Politica
E il canosino paga, triste giornata quella del 16 dicembre
Lunghe fila di onesti cittadini obbligati a fare il loro dovere
Canosa - mercoledì 16 dicembre 2015
18.39
E' stata una giornata triste quella vissuta oggi da molti canosini, data di scadenza per pagare le tasse. Lunghe fila di onesti cittadini obbligati a fare il loro dovere. Di questi tempi, però, come canosini, il dover pagare di più di molti altri contribuenti, rode non poco, non si può non essere incavolati, per non essere volgari!
Grazie all'amministrazione comunale, l'elevata tassazione cui tutti siamo sottoposti, a Canosa pesa di più di tanti altri comuni. Che la crisi attanagli famiglie, artigiani, commercianti e così via, poco importa; i conti dell'amministrazione devono quadrare. Quindi, giù con la mannaia su immobili, altri fabbricati, terreni agricoli suscettibili di altra destinazione - solo sulla carta ed alla faccia di sentenze di supporto -, oneri di urbanizzazioni, diritti di segreteria eccetera; è lungo l'elenco delle voci con le quali l'amministrazione La Salvia tartassa i concittadini. Chi ha di più deve dare di più, hanno risposto spesso i nuovi Robin Hood per giustificare certe "scelte". Siamo alla guerra tra i poveri. Secondo noi, chi (?) ha di più, deve dare il giusto ed il possibile: per fare un esempio banale, non è che si può chiedere a qualche consigliere comunale benestante - tra imprenditori e medici - di pagare oltre il necessario, c'è un limite al giusto ed al possibile! Per giustificare certe scelte, si diceva, perché di scelte si tratta, decisioni assunte volontariamente.
Ma il sindaco La Salvia poteva fare meglio? Cosa lo avrebbe "costretto" ad aumentare la tassazione in maniera sconsiderata? Secondo noi la mancanza di esperienza, l'inadeguatezza a svolgere quel ruolo con l'aggravante del tempo parziale con cui lui ed alcuni assessori possono dedicarsi ad amministrare una città che ha bisogno di dedizione ed abnegazione completa, di un impegno h24.
Ma c'è dell'altro. La caccia alle streghe e l'assillo di cancellare il passato è stato ed è ancora il vero cruccio di La Salvia & C., non la preoccupazione piena per il futuro dei canosini. Si è cercato la pagliuzza altrui senza rendersi conto delle travi proprie. Con l'amministrazione Ventola - lo posso certificare perché ne ho fatto parte per lungo tempo ed anche da assessore al bilancio - la tassazione è stata sempre ai livelli minimi possibili; ora è esattamente il contrario. Perciò ogni iniziativa del passato deve essere affossata o, al meno peggio, stravolta/ritardata per appropriarsene. Poi i conti non tornano, le procedure diventano ancora più complicate di quanto già non lo siano, progetti e prospettive diventano rispettivamente sempre più rari e lontane.
La colpa è senz'altro dell'amministrazione La Salvia ma anche di noi canosini che abbiamo ritenuto di poter provare il "nuovo" - io stessa ne ho fatto ammenda - e di quei canosini che non hanno votato, che hanno fatto in modo che una piccola parte dei canosini decidesse il destino di tutti.
L'attuale amministrazione lo sa e fa finta di non saperlo. Sanno che la maggior parte dei canosini da tempo non li vogliono più vedere alla guida della citta. Attaccati a sedie e poltrone continuano a sorridere: i cittadini tristi oggi, delusi ed incavolati da più tempo, si incavolano ancora di più.
Rosanna Todisco
Coordinatrice Movimento politico CondividiAmo