Associazioni
E’ un gioco da ragazzi
Festeggiamenti per il XXV della Convenzione sui diritti del fanciullo
BAT - venerdì 10 giugno 2016
18.18
Un pomeriggio di giochi, danze, canti, letture, recitazioni, con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza, per ribadire i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. A Barletta l'11 giugno in Piazza Pietro Paolo Menna, lungomare di ponente, a partire dalle ore 17.30, il secondo appuntamento con i festeggiamenti dell'Associazione "E' un gioco da ragazzi" per il XXV Anniversario della ratifica italiana della Convenzione sui diritti del fanciullo(27 maggio 1991 - 27 maggio 2016). In ossequio ad un principio fondamentale della Convenzione, - il diritto al Gioco -, saranno effettuate diverse attività ispirate ai diritti naturali dei bambini, come teorizzati dal pedagogista Gianfranco Zavalloni: il diritto all'ozio, a sporcarsi, agli odori, alla strada, all'uso delle mani, alle sfumature, al dialogo. Attività associate al gioco: dai giochi dimenticati e inventati, allo sport e alle rappresentazioni teatrali, alle letture, danze, canti, etc. in spazi pubblici. Quindi si cercherà di dare un'anima ai luoghi, coinvolgendo attivamente i bambini e i ragazzi, promuovendo in loro l'idea che si tratta di un bene che appartiene a tutti, che va vissuto come proprio, seppur nel rispetto di ciò che è di un altro, ma che aggiunge tanto valore al piccolo privato di ciascuno.
L'obiettivo generale è quello di coinvolgere tutti alla partecipazione e alla conoscenza dei principi fondamentali sull'infanzia e sull'adolescenza, sviluppando il concetto di "Città Amica" delle bambine e dei bambini che deve essere applicabile al governo di tutte le comunità – grandi o piccole, urbane o rurali – nelle quali sono presenti i bambini. L'obiettivo specifico è quello di offrire la possibilità ai più giovani di usare gli spazi pubblici, già pensati e realizzati, affinché non risultino dimenticati e trascurati e perciò "brutti". Quello che si vuole fare è rimettere in discussione il modello civico, evitando di agire per consuetudine, ma raccogliendo al contrario la ricchezza educativa che l'infanzia e l'adolescenza offrono e ponendo al centro della riflessione il minore.
L'obiettivo generale è quello di coinvolgere tutti alla partecipazione e alla conoscenza dei principi fondamentali sull'infanzia e sull'adolescenza, sviluppando il concetto di "Città Amica" delle bambine e dei bambini che deve essere applicabile al governo di tutte le comunità – grandi o piccole, urbane o rurali – nelle quali sono presenti i bambini. L'obiettivo specifico è quello di offrire la possibilità ai più giovani di usare gli spazi pubblici, già pensati e realizzati, affinché non risultino dimenticati e trascurati e perciò "brutti". Quello che si vuole fare è rimettere in discussione il modello civico, evitando di agire per consuetudine, ma raccogliendo al contrario la ricchezza educativa che l'infanzia e l'adolescenza offrono e ponendo al centro della riflessione il minore.