Eventi e cultura
Echi di storia: Translatio Corporis Sancti Sabini
Il gruppo di Canosa al Gran Corteo Medievale dei Contradaioli
Puglia - martedì 17 ottobre 2017
23.08
A Ceglie del Campo, quartiere di Bari, nell'ambito dei solenni festeggiamenti in onore di Maria SS. di Buterrito, dal nome della contrada in cui fu scoperta l'immagine della madonna, dipinta dai monaci basiliani sulla parete di una grotta, si è svolto il Gran Corteo Medievale dei Contradaioli. Un evento storico di forte richiamo e di grande coinvolgimento che quest'anno ha visto la partecipazione: dei figuranti di San Nicola di Bari, dei Pistonieri Santa Maria del Rovo di Cava dei Tirreni, del Gruppo Sbandieratori Rione San Basilio di Oria ed il gruppo storico "Translatio Corporis Sancti Sabini" di Canosa. Secondo la leggenda, l'immagine della Madonna di Buterrito fu ritrovata in una grotta da alcuni ragazzi che giocavano nelle vicinanze. La grotta del ritrovamento venne trasformata successivamente in ossario. L'attuale edificio religioso, costruito nel 1912, è a navata unica con volta a botte, facciata a capanna e sul lato sinistro dell'edificio si erge il campanile a pianta quadrata. In loco è presente anche una statua processionale della Vergine, costituita da un manichino addobbato, del secolo XIX. La Parrocchia di Santa Maria del Campo e della Pietà è retta dal canosino don Sabino Di Molfetta.Il centro storico del rione era e lo è tradizionalmente ancora oggi suddiviso in sei contrade: Aia di Cristo, Buterrito, La Fitta, Sant'Angelo, Piscine e Porta Nuova.
Sentito entusiasmo per la partecipazione al Gran Corteo Medievale dei Contradaioli, dimostrato dai componenti del gruppo "Translatio Corporis Sancti Sabini" di Canosa" su imput di Mons.Felice Bacco che hanno dato il proprio contributo e la fattiva collaborazione, a cominciare dalla professoressa Elena Di Ruvo, ideatrice e realizzatrice dei costumi storici indossati per l'occasione dai figuranti, tutti volontari, tra i quali : Rosanna Todisco, Maria Ardillo, Domizia Morra, Maria Brillante, Giada Pastore, Michela Pansini, Nella Pansini, Tonia Massa, Sabrina Saracino, Matteò Barnabà, Vito Diaferio, Serlenga Mario e Damiano Pischetola. Parte integrante del gruppo storico canosino, alla prima uscita esterna dopo la festa patronale di San Sabino, le professoresse Filomena Carella e Rosaria Natale, i discenti del Liceo "Enrico Fermi" delle classi quinte, sezioni D e C, coordinati dalla professoressa Nunzia Lansisera, che hanno sfilato impeccabilmente al passo degli altri figuranti più esperti. La rappresentazione del Gran Corteo Medievale dei Contradaioli. è un mezzo culturale di comunicazione e aggregazione, è stata anche un occasione di confronto e dialogo, di condivisione di conoscenze ed esperienze a beneficio di tutti i partecipanti e del pubblico, che ha inoltre dato la possibilità di studiare meglio la storia imparata dai libri, ora a portata di mano via internet e di osservarla da più punti di vista, per apprenderla in un modo non convenzionale, ma coinvolgente ed emotivamente carico di significati e di valori da proiettarli nel futuro.
Sentito entusiasmo per la partecipazione al Gran Corteo Medievale dei Contradaioli, dimostrato dai componenti del gruppo "Translatio Corporis Sancti Sabini" di Canosa" su imput di Mons.Felice Bacco che hanno dato il proprio contributo e la fattiva collaborazione, a cominciare dalla professoressa Elena Di Ruvo, ideatrice e realizzatrice dei costumi storici indossati per l'occasione dai figuranti, tutti volontari, tra i quali : Rosanna Todisco, Maria Ardillo, Domizia Morra, Maria Brillante, Giada Pastore, Michela Pansini, Nella Pansini, Tonia Massa, Sabrina Saracino, Matteò Barnabà, Vito Diaferio, Serlenga Mario e Damiano Pischetola. Parte integrante del gruppo storico canosino, alla prima uscita esterna dopo la festa patronale di San Sabino, le professoresse Filomena Carella e Rosaria Natale, i discenti del Liceo "Enrico Fermi" delle classi quinte, sezioni D e C, coordinati dalla professoressa Nunzia Lansisera, che hanno sfilato impeccabilmente al passo degli altri figuranti più esperti. La rappresentazione del Gran Corteo Medievale dei Contradaioli. è un mezzo culturale di comunicazione e aggregazione, è stata anche un occasione di confronto e dialogo, di condivisione di conoscenze ed esperienze a beneficio di tutti i partecipanti e del pubblico, che ha inoltre dato la possibilità di studiare meglio la storia imparata dai libri, ora a portata di mano via internet e di osservarla da più punti di vista, per apprenderla in un modo non convenzionale, ma coinvolgente ed emotivamente carico di significati e di valori da proiettarli nel futuro.