Eventi e cultura
Educare a una cultura della non discriminazione
Si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia
Italia - martedì 17 maggio 2022
12.53
Dal 2004, il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia, la transfobia (o IDAHOBIT, acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia). E' una ricorrenza promossa dal Comitato Internazionale per la Giornata contro l'Omofobia. la Transfobia è riconosciuta dall'Unione Europea e dalle Nazioni Unite. Per l'occasione il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Questa Giornata internazionale chiede l'attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio. Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze. Il rispetto dei diritti di ogni persona, l'uguaglianza fra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili. Solidarietà e responsabilità sono alla base della nostra comune convivenza. Solo la comprensione reciproca può portare alla piena accettazione di tutto ciò che è "altro" da sé e al riconoscimento di ciascuna individualità. Il messaggio di questa giornata è l'invito a rinnovare l'impegno al rispetto dell'altro e delle sue scelte: elementi alla base del vivere collettivo».
L'obiettivo della giornata è quello, tra gli altri, di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omofobia, della bifobia e della transfobia. Mentre l'assessora al Welfare della Regione Puglia ha scritto in una nota: "La data di oggi, in cui celebriamo la giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, non deve essere solo simbolica: ci deve ricordare quanto ancora dobbiamo fare contro ogni discriminazione e per promuovere l'accoglienza, l'inclusione sociale e l'empowerment delle persone LGBTI. In questa direzione vanno sia le azioni contenute nell'Agenda di genere, che quelle del Piano Regionale delle Politiche sociali. L'obiettivo è realizzare attività per prevenire episodi di odio o di discriminazione, agendo sul cambiamento culturale. In particolare, in via sperimentale, è prevista l' implementazione di tre Centri Arcobaleno a copertura dell'intero territorio regionale, in grado di garantire attività di informazione e comunicazione sui servizi offerti; l'orientamento al lavoro con corsi di formazione, consulenza e orientamento per l'inserimento lavorativo; l'orientamento all'autonomia abitativa e progetti per realizzare forme di cohousing sociale; interventi in materia socio-assistenziale, consulenza e sostegno in favore delle persone LGBTI e delle loro famiglie, nonché percorsi di formazione rivolti agli operatori del settore; la promozione di eventi socio-culturali che diffondano la cultura della non violenza e attività di formazione per il personale scolastico in materia di contrasto agli stereotipi di genere e di prevenzione del bullismo motivato dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere. Dobbiamo lavorare per una società aperta, partendo dalle giovani generazioni, continuando il percorso già intrapreso in questi anni: siamo consapevoli che c'è ancora tanto da fare e come istituzioni a tutti i livelli stiamo lavorando".
L'obiettivo della giornata è quello, tra gli altri, di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omofobia, della bifobia e della transfobia. Mentre l'assessora al Welfare della Regione Puglia ha scritto in una nota: "La data di oggi, in cui celebriamo la giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, non deve essere solo simbolica: ci deve ricordare quanto ancora dobbiamo fare contro ogni discriminazione e per promuovere l'accoglienza, l'inclusione sociale e l'empowerment delle persone LGBTI. In questa direzione vanno sia le azioni contenute nell'Agenda di genere, che quelle del Piano Regionale delle Politiche sociali. L'obiettivo è realizzare attività per prevenire episodi di odio o di discriminazione, agendo sul cambiamento culturale. In particolare, in via sperimentale, è prevista l' implementazione di tre Centri Arcobaleno a copertura dell'intero territorio regionale, in grado di garantire attività di informazione e comunicazione sui servizi offerti; l'orientamento al lavoro con corsi di formazione, consulenza e orientamento per l'inserimento lavorativo; l'orientamento all'autonomia abitativa e progetti per realizzare forme di cohousing sociale; interventi in materia socio-assistenziale, consulenza e sostegno in favore delle persone LGBTI e delle loro famiglie, nonché percorsi di formazione rivolti agli operatori del settore; la promozione di eventi socio-culturali che diffondano la cultura della non violenza e attività di formazione per il personale scolastico in materia di contrasto agli stereotipi di genere e di prevenzione del bullismo motivato dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere. Dobbiamo lavorare per una società aperta, partendo dalle giovani generazioni, continuando il percorso già intrapreso in questi anni: siamo consapevoli che c'è ancora tanto da fare e come istituzioni a tutti i livelli stiamo lavorando".