Scuola e Lavoro
Emergenza scuola: in Puglia 3500 assunzioni in stand-by nel personale Ata
La denuncia della Flc Cgil, “da tempo organici sotto numero”. Responsabilità da dividere tra Miur e Ministero delle Finanze
Puglia - lunedì 26 agosto 2013
11.41
Puglia, 3500 assunzioni in stand-by nel personale Ata, circa 850 docenti in meno rispetto a quanto necessario. Sono questi i numeri negativi del sistema scolastico pugliese, stando alla denuncia della Flc Cigl, che ha chiesto in una nota ufficiale indirizzata al Direttore dell'ufficio scolastico regionale Puglia che "l'adeguamento dell'organico di diritto alla situazione di fatto preveda un aumento rispetto allo scorso anno, in coerenza con le esigenze primarie segnalate dalle scuole già nel corso di quest'anno (vigilanza, sicurezza, accoglienza, assistenza nei laboratori) posto che da molto tempo ormai alle scuole non viene assegnato l'organico che, in sostanza, spetterebbe loro anche secondo le norme contrattuali".
Claudio Menga, segretario Flc Cgil Puglia, pone in evidenza nel testo della missiva la situazione di deficit delle scuole della nostra regione: "Se in Puglia le 633 immissioni in ruolo dei docenti rappresentano poca cosa a fronte degli oltre 1500 posti inizialmente disponibili, per il personale amministrativo (Ata) la situazione è ben più grave: qui tutto è in alto mare perché mancano all'appello le 3.500 assunzioni pur annunciate dal ministero livello nazionale". Dati che viaggiano sull'onda lunga delle proteste messe in atto nei mesi scorsi tra Bari, Foggia e Lecce da parte dei lavoratori orbitanti intorno al sistema dell'istruzione. In ballo ci sono 198 posti disponibili per le immissioni in ruolo di amministrativi e 77 posti a disposizione per le immissioni in ruolo di personale tecnico amministrativo.
Responsabilità da attribuire tanto al fronte organizzativo che a quello finanziario, prosegue Menga: "La responsabilità, oltre che del Miur, è anche del ministero delle Finanze, ancora ingabbiato negli effetti nefasti di un provvedimento doppiamente immorale- la famigerata spending review - che, varata nel luglio del 2012 dal governo Monti, per forza di legge, da un lato demansionò, anche sotto il profilo contrattuale, 3.500 docenti e insegnanti tecnico-pratici in assistenti amministrativi o assistenti tecnici, dall'altro sconvolse i contingenti per le assunzioni di personale Ata".
Claudio Menga, segretario Flc Cgil Puglia, pone in evidenza nel testo della missiva la situazione di deficit delle scuole della nostra regione: "Se in Puglia le 633 immissioni in ruolo dei docenti rappresentano poca cosa a fronte degli oltre 1500 posti inizialmente disponibili, per il personale amministrativo (Ata) la situazione è ben più grave: qui tutto è in alto mare perché mancano all'appello le 3.500 assunzioni pur annunciate dal ministero livello nazionale". Dati che viaggiano sull'onda lunga delle proteste messe in atto nei mesi scorsi tra Bari, Foggia e Lecce da parte dei lavoratori orbitanti intorno al sistema dell'istruzione. In ballo ci sono 198 posti disponibili per le immissioni in ruolo di amministrativi e 77 posti a disposizione per le immissioni in ruolo di personale tecnico amministrativo.
Responsabilità da attribuire tanto al fronte organizzativo che a quello finanziario, prosegue Menga: "La responsabilità, oltre che del Miur, è anche del ministero delle Finanze, ancora ingabbiato negli effetti nefasti di un provvedimento doppiamente immorale- la famigerata spending review - che, varata nel luglio del 2012 dal governo Monti, per forza di legge, da un lato demansionò, anche sotto il profilo contrattuale, 3.500 docenti e insegnanti tecnico-pratici in assistenti amministrativi o assistenti tecnici, dall'altro sconvolse i contingenti per le assunzioni di personale Ata".