Territorio
Entro sei mesi, la proposta di legge per la governance dei rifiuti in Puglia
Enti locali, partenariato economico-sociale e associazioni ambientaliste lavoreranno assieme
Puglia - mercoledì 16 ottobre 2013
10.30
Una commissione di cui faranno parte anche gli enti locali, il partenariato economico-sociale e le associazioni ambientaliste metterà a punto entro sei mesi una proposta di legge finalizzata alla definizione delle modalità di governance del sistema dei rifiuti in Puglia. Questo l'ordine del giorno proposto dal Presidente della Giunta regionale Nichi Vendola e approvato ieri all'unanimità dal Consiglio regionale. Il capogruppo di Sel Michele Losappio e il consigliere Franco Pastore (Misto-PSI) hanno aderito all'invito dello stesso presidente Vendola e hanno ritirato così i due emendamenti presentati al Piano rifiuti che presupponevano l'istituzione di un unico ATO (Ambito territoriale ottimale) al posto dei 6 attuali.
In questa maniera l'assemblea legislativa ha proceduto all'approvazione del Piano regionale dei rifiuti, con 32 voti favorevoli e 17 contrari, oltre che all'approvazione di tre ordini del giorno, due dei quali mirati per le discariche "Martucci" di Conversano e "Grottelline" di Spinazzola. Il primo (approvato all'unanimità) fa riferimento alle linee di indirizzo per l'avvio di risanamento ambientale dell'area con la previsione dello stralcio dell'impianto nel caso di danno ambientale (emendamento presentato da Fabiano Amati, PD) e con l'utilizzo di altri impianti in esercizio nell'intero territorio regionale, "qualora ed auspicabilmente una diversa organizzazione amministrativa degli ATO (unico) renda possibile il loro utilizzo". Anche l'odg su "Grottelline" è stato approvato all'unanimità ed è relativo alle linee di indirizzo per l'utilizzo dell'impianto. Anche qui emendamento di Amati (e di Ruggiero Mennea, PD) che subordina l'autorizzazione al completamento e collegamento delle opere di mitigazione, salvo che - anche in questo caso - uno ATO unico per tutta la regione non renda possibile l'utilizzo di "altri impianti, con medesime finalità, siti ed in esercizio nell'intero territorio regionale".
Infine unanimità per un ultimo odg di carattere più generale in cui il Consiglio regionale impegna il governo a ridurre la complessiva quota di rifiuti urbani smaltiti nelle discariche nonché a definire criteri localizzativi delle discariche, garantendo che al termine di quelle in esercizio, siano scelti nuovi siti diversi da quelli attuali. Il tutto previa idonea valutazione tecnico-economica-ambientale da svolgere di concerto con le istituzioni interessate, escludendo in sede di prima applicazione i siti oggetto di procedimenti autorizzativi in corso.
In questa maniera l'assemblea legislativa ha proceduto all'approvazione del Piano regionale dei rifiuti, con 32 voti favorevoli e 17 contrari, oltre che all'approvazione di tre ordini del giorno, due dei quali mirati per le discariche "Martucci" di Conversano e "Grottelline" di Spinazzola. Il primo (approvato all'unanimità) fa riferimento alle linee di indirizzo per l'avvio di risanamento ambientale dell'area con la previsione dello stralcio dell'impianto nel caso di danno ambientale (emendamento presentato da Fabiano Amati, PD) e con l'utilizzo di altri impianti in esercizio nell'intero territorio regionale, "qualora ed auspicabilmente una diversa organizzazione amministrativa degli ATO (unico) renda possibile il loro utilizzo". Anche l'odg su "Grottelline" è stato approvato all'unanimità ed è relativo alle linee di indirizzo per l'utilizzo dell'impianto. Anche qui emendamento di Amati (e di Ruggiero Mennea, PD) che subordina l'autorizzazione al completamento e collegamento delle opere di mitigazione, salvo che - anche in questo caso - uno ATO unico per tutta la regione non renda possibile l'utilizzo di "altri impianti, con medesime finalità, siti ed in esercizio nell'intero territorio regionale".
Infine unanimità per un ultimo odg di carattere più generale in cui il Consiglio regionale impegna il governo a ridurre la complessiva quota di rifiuti urbani smaltiti nelle discariche nonché a definire criteri localizzativi delle discariche, garantendo che al termine di quelle in esercizio, siano scelti nuovi siti diversi da quelli attuali. Il tutto previa idonea valutazione tecnico-economica-ambientale da svolgere di concerto con le istituzioni interessate, escludendo in sede di prima applicazione i siti oggetto di procedimenti autorizzativi in corso.