Amministrazioni ed Enti
Evitare nuovi tagli ai patronati
Una nota del consigliere regionale Abaterusso
Italia - martedì 15 dicembre 2015
22.02
Non è accettabile che i Patronati, da sempre considerati fiore all'occhiello del nostro sistema sociale, siano trasformati in Enti i cui servizi possano diminuire a causa dei tagli imposti dal Governo nella Legge di stabilità.Siamo di fronte a una misura inaccettabile che se attuata rischia di mettere in serio pericolo l'assistenza gratuita ai cittadini italiani e stranieri su numerose tipologie di servizi che riguardano l'intero arco della vita: dalle questioni previdenziali ai sussidi di disoccupazione; dai permessi e congedi di maternità e paternità alle malattie professionali passando per l'immigrazione.
Sarebbe un danno incredibile, l'ultimo di una lunga serie, dato che da anni ormai questi Enti sono costretti a dover subire tagli che diventano via via sempre più insopportabili e che rischiano di mettere al palo un intero sistema o di diminuirne la presenza sul territorio. E a pagare questa volta non sarebbero soltanto i cittadini, costretti a rivolgersi a intermediari a pagamento, ma anche la Pubblica Amministrazione che si troverebbe a dover gestire migliaia di nuovi uffici con un inevitabile aumento di personale.
Sarebbe questo il modo migliore per trasformare il diritto universale alla tutela in un'opportunità preclusa ai pochi che ne hanno le possibilità economiche.Una domanda poi sorge spontanea: che fine faranno gli attuali dipendenti dei Patronati che rischiano di perdere il loro posto di lavoro? Parliamo di migliaia e migliaia di persone che non avrebbero più certezza del futuro. In un periodo di crisi come quella che stiamo attraversando tutto ciò non è tollerabile.
Mi auguro pertanto che il Governo ci ripensi, che faccia un passo indietro e che studi piuttosto nuove misure di investimento per continuare tutelare questi Enti e tutti quei lavoratori che ogni giorno operano affinché siano garantiti i diritti ai cittadini.
Ernesto Abaterusso
Sarebbe un danno incredibile, l'ultimo di una lunga serie, dato che da anni ormai questi Enti sono costretti a dover subire tagli che diventano via via sempre più insopportabili e che rischiano di mettere al palo un intero sistema o di diminuirne la presenza sul territorio. E a pagare questa volta non sarebbero soltanto i cittadini, costretti a rivolgersi a intermediari a pagamento, ma anche la Pubblica Amministrazione che si troverebbe a dover gestire migliaia di nuovi uffici con un inevitabile aumento di personale.
Sarebbe questo il modo migliore per trasformare il diritto universale alla tutela in un'opportunità preclusa ai pochi che ne hanno le possibilità economiche.Una domanda poi sorge spontanea: che fine faranno gli attuali dipendenti dei Patronati che rischiano di perdere il loro posto di lavoro? Parliamo di migliaia e migliaia di persone che non avrebbero più certezza del futuro. In un periodo di crisi come quella che stiamo attraversando tutto ciò non è tollerabile.
Mi auguro pertanto che il Governo ci ripensi, che faccia un passo indietro e che studi piuttosto nuove misure di investimento per continuare tutelare questi Enti e tutti quei lavoratori che ogni giorno operano affinché siano garantiti i diritti ai cittadini.
Ernesto Abaterusso