Eventi e cultura
Festa dei Giornalisti e degli Operatori della Comunicazione Sociale
Ad Andria nella Cappella dell’Oratorio Salesiano
BAT - sabato 21 gennaio 2017
22.51
Il 24 gennaio, memoria di San Francesco di Sales (1567-1622), come è ormai consuetudine, le Diocesi di Trani Barletta Bisceglie e di Andria, celebrano insieme la Festa dei Giornalisti e degli Operatori della Comunicazione Sociale. Quest'anno, la Celebrazione Eucaristica si terrà alle ore 11.00 di martedì 24 gennaio nella Diocesi di Andria, presso la Cappella dell'Oratorio Salesiano,in corso Cavour nr.71. L'appuntamento annuale, accanto ad altri momenti, offre l'occasione per sviluppare, in un contesto di preghiera, qualche considerazione sul ruolo dei giornalisti all'interno del variegato mondo della comunicazione. E la riflessione muove proprio dall'esperienza di Francesco di Sales maturata prima nell'attività di studioso e poi nel ministero episcopale come vescovo di Ginevra. Egli si dedicò al giornalismo e alla stampa nel periodo a cavallo tra il millecinquecento e il milleseicento avvalendosi di una cospicua corrispondenza epistolare con i fedeli della sua diocesi, corrispondenza che veniva altresì stampata e diffusa nel territorio a lui affidato. Caratteristica dei suoi scritti è proprio la chiarezza, che facilita la comprensione da parte di ogni ceto sociale, e la determinazione a proporre la verità con forza e con grande coraggio. E proprio queste devono essere le caratteristiche di ogni buon giornalista unite a doti di serietà, competenza, professionalità e senso di responsabilità.
La comunicazione sociale è divenuta oggi una componente essenziale della nuova evangelizzazione: l'attenzione alla dimensione comunicativa, infatti, consente di cogliere il linguaggio dell'attuale cultura mediatica, cibernetica e tecnologica, quindi il linguaggio più vicino, più diffuso e più considerato dall'uomo contemporaneo. Si può dire che quella comunicativa è una scelta strategica: è proprio nei media che cresce e matura una nuova cultura. Per questo l'informazione deve caratterizzarsi per la ricerca di buone notizie e per lo sforzo di trovare anche nelle vicende più spiacevoli un impulso alla speranza. Così la Chiesa ricorda ai giornalisti che nella loro professione non mettono a disposizione solo una penna ma anche la loro intelligenza, il loro modo di intendere e interpretare la realtà, insieme con i loro pensieri e le loro emozioni, che si fondono con il tempo dedicato allo studio e all'indagine critica e con la passione educativa che il loro compito richiede, il tutto a vantaggio di una informazione corretta, rispettosa, veritiera e non manipolata.
La comunicazione sociale è divenuta oggi una componente essenziale della nuova evangelizzazione: l'attenzione alla dimensione comunicativa, infatti, consente di cogliere il linguaggio dell'attuale cultura mediatica, cibernetica e tecnologica, quindi il linguaggio più vicino, più diffuso e più considerato dall'uomo contemporaneo. Si può dire che quella comunicativa è una scelta strategica: è proprio nei media che cresce e matura una nuova cultura. Per questo l'informazione deve caratterizzarsi per la ricerca di buone notizie e per lo sforzo di trovare anche nelle vicende più spiacevoli un impulso alla speranza. Così la Chiesa ricorda ai giornalisti che nella loro professione non mettono a disposizione solo una penna ma anche la loro intelligenza, il loro modo di intendere e interpretare la realtà, insieme con i loro pensieri e le loro emozioni, che si fondono con il tempo dedicato allo studio e all'indagine critica e con la passione educativa che il loro compito richiede, il tutto a vantaggio di una informazione corretta, rispettosa, veritiera e non manipolata.