Amministrazioni ed Enti
Fondamentale il ruolo delle imprese artigiane
L'assessore Capone alla "Giornata dell'Artigianato"
Puglia - venerdì 16 settembre 2016
23.11
"Le piccole imprese in Puglia non sono mai state così attive come oggi. Insieme con le medie imprese stanno avviando investimenti per quasi 500 milioni con il Titolo II e Titolo II Turismo, due incentivi regionali della nuova programmazione. È un risultato che non avremmo mai immaginato. Non solo è particolarmente elevato il valore della domanda, ma le imprese piccolissime, piccole e medie affiancano per valore della domanda di investimento con questo solo incentivo le grandi industrie e le multinazionali. Non era mai avvenuto". L'ha dichiarato l'assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone partecipando alla Giornata dell'Artigianato organizzata da Confartigianato alla Fiera del Levante a Bari. Fino al settembre di quest'anno a Puglia Sviluppo, la società regionale organismo intermedio per la gestione dei bandi, sono arrivate domande per investimenti che superano i 473 milioni di euro. Significa che le pmi con il solo Titolo II e Titolo II Turismo hanno raggiunto per valore della domande di investimento le grandi industrie e le multinazionali, che progettano investimenti per 475,5 milioni. La domanda supera a settembre 2016, il 64% del valore degli investimenti ammessi per i due incentivi nel precedente ciclo di programmazione. Un record che non ha precedenti. A confermarlo anche la media mensile degli arrivi delle istanze: 140 al mese nel corso dell'ultimo anno contro i 57 al mese della programmazione precedente. Vuol dire che gli incentivi già rodati nella vecchia programmazione con la nuova sono decollati. Risultati ottimi anche nella vecchia programmazione: 4.013 le iniziative agevolate con Titolo II e Titolo II turismo di altrettante imprese e più di 738 milioni gli investimenti che hanno consentito un'occupazione a regime per più di 35mila lavoratori.
"In questo scenario – ha sottolineato l'assessore Capone – fondamentale è stato il ruolo delle imprese artigiane. Nella vecchia programmazione (ciclo 207-2013) le domande approvate per il Titolo II sono state 1.817 per un valore di oltre 248 milioni di euro, in pratica il 48 per cento delle domande presentate da tutte le imprese che si sono candidate al Titolo II appartengono agli artigiani che raggiungono con i loro investimenti più del 45% dell'intero valore degli investimenti realizzati con questo incentivo". Gli artigiani appaiono attivi anche nella nuova programmazione per la quale hanno già presentato 677 domande su 2025 (il 33% delle domande totali sul nuovo Titolo II) per più di 84 milioni di euro, il 22,2% di tutti gli investimenti sul nuovo Titolo II. La maggior parte delle domande riguarda le attività manifatturiere (301 richieste per più di 40 milioni di investimenti), seguite dalla costruzioni (99 domande per oltre 13 milioni di investimenti) e dalla riparazione di auto e moto che, insieme con le attività che producono e contemporaneamente vendono, raggiungono 56 domande per più di 8,7 milioni di investimenti. "Un certo fermento abbiamo riscontrato anche nella formazione di nuove imprese." - In conclusione l'assessore Capone - "Con l'incentivo Nidi, hanno investito 414 imprese artigiane su 967 totali (quasi il 43% del totale).Ma su quali settori puntano gli artigiani che aprono nuove attività? Qui la voce più corposa delle domande ammesse riguarda l'estetica e il benessere (109 domande su 967, l'11,3%), seguita dalla ricettività (108 domande) e dalla ristorazione (102 richieste), al quarto posto l'agroalimentare (77 domande)".
"In questo scenario – ha sottolineato l'assessore Capone – fondamentale è stato il ruolo delle imprese artigiane. Nella vecchia programmazione (ciclo 207-2013) le domande approvate per il Titolo II sono state 1.817 per un valore di oltre 248 milioni di euro, in pratica il 48 per cento delle domande presentate da tutte le imprese che si sono candidate al Titolo II appartengono agli artigiani che raggiungono con i loro investimenti più del 45% dell'intero valore degli investimenti realizzati con questo incentivo". Gli artigiani appaiono attivi anche nella nuova programmazione per la quale hanno già presentato 677 domande su 2025 (il 33% delle domande totali sul nuovo Titolo II) per più di 84 milioni di euro, il 22,2% di tutti gli investimenti sul nuovo Titolo II. La maggior parte delle domande riguarda le attività manifatturiere (301 richieste per più di 40 milioni di investimenti), seguite dalla costruzioni (99 domande per oltre 13 milioni di investimenti) e dalla riparazione di auto e moto che, insieme con le attività che producono e contemporaneamente vendono, raggiungono 56 domande per più di 8,7 milioni di investimenti. "Un certo fermento abbiamo riscontrato anche nella formazione di nuove imprese." - In conclusione l'assessore Capone - "Con l'incentivo Nidi, hanno investito 414 imprese artigiane su 967 totali (quasi il 43% del totale).Ma su quali settori puntano gli artigiani che aprono nuove attività? Qui la voce più corposa delle domande ammesse riguarda l'estetica e il benessere (109 domande su 967, l'11,3%), seguita dalla ricettività (108 domande) e dalla ristorazione (102 richieste), al quarto posto l'agroalimentare (77 domande)".