Vita di città
Francesco e Giovanni sono già in paradiso a vegliare su tutti noi
L'ultimo saluto ai due giovani canosini tragicamente deceduti nell'incidente stradale
Canosa - martedì 21 gennaio 2025
23.22
Il volo di palloncini bianchi e delle lettere cubitali G e F, inziali dei nomi, il rombo dei motori e lunghi applausi hanno accompagnato l'uscita dei feretri di Giovanni Fiore(25 anni) e Francesco Minervini (21 anni), al termine del rito funebre che ha avuto luogo presso la Chiesa di Gesù Liberatore a Canosa di Puglia, nel tardo pomeriggio odierno. La messa esequiale per i due giovani, tragicamente deceduti nell'incidente stradale di domenica scorsa è stata concelebrata da Don Michele Pace, Don Felice Bacco e Don Nicola Caputo, alla presenza delle autorità tra le quali: il sindaco Vito Malcangio; il presidente del consiglio comunale, Michele Vitrani; l'assessore alla cultura, Cristina Saccinto, insieme a decine di centauri in moto all'esterno, e della comunità che si è stretta attorno alle famiglie, rendendosi partecipe all'immane dolore e sgomento.
"Questa paura e questa tristezza si devono trasformare subito in vita. Abbiamo tutti il dovere di ripartire da qui con una consapevolezza nuova: abbiamo bisogno di rivedere i nostri stili di vita, rimettendo al centro la cura delle relazioni. Facciamolo tornando alla cura delle parole, che siano parole che accarezzano, che guariscano, che costruiscono, e non parole che feriscono e demoliscono. Facciamolo, tornando a sentirci più comunità, più fratelli uniti gli uni agli altri, responsabili di tutti e di ciascuno." Ha, tra l'altro, evocato nell'omelia don Michele Pace : "Siamo qui per cercare un senso o forse per dare un senso a tutto questo! Abbiate cura delle scelte che fate, perché ogni singola scelta, anche la più banale può essere determinante per il vostro presente e per il vostro futuro!" Mentre, rivolgendosi agli adulti, il parroco ha concluso "il nostro compito educativo, anche se talvolta faticoso e apparentemente infruttuoso, ma resta sempre qualcosa di prezioso".
Non da meno l'intervento del primo cittadino Vito Malcangio che interpretando il cordoglio e la commozione di tutta la cittadinanza e del consiglio comunale ha espresso vicinanza e conforto alle famiglie e agli amici di Giovanni Fiore e Francesco Minervini, prematuramente venuti a mancare, un'altra coppia di giovani, nel pieno delle loro energie e con tanti sogni infranti in pochi istanti. "Il destino vi ha portato via da qui, lontano da noi, lassù oltre le nuvole, oltre il cielo ...ma mai nessuno potrà portarvi via dai nostri cuori." Come scritto in uno dei tanti striscioni affissi all'esterno della chiesa gremita e straripante di gente di fronte alle bare di Giovanni e Francesco, adornate di fiori bianchi, ghirlande a forma di cuori, con i caschi e le tute dei due centauri, uniti dalla passione per la moto e la vita, spezzata precocemente e drammaticamente. "Francesco e Giovanni sono già in paradiso a vegliare su tutti noi".
Riproduzione@riservata
"Questa paura e questa tristezza si devono trasformare subito in vita. Abbiamo tutti il dovere di ripartire da qui con una consapevolezza nuova: abbiamo bisogno di rivedere i nostri stili di vita, rimettendo al centro la cura delle relazioni. Facciamolo tornando alla cura delle parole, che siano parole che accarezzano, che guariscano, che costruiscono, e non parole che feriscono e demoliscono. Facciamolo, tornando a sentirci più comunità, più fratelli uniti gli uni agli altri, responsabili di tutti e di ciascuno." Ha, tra l'altro, evocato nell'omelia don Michele Pace : "Siamo qui per cercare un senso o forse per dare un senso a tutto questo! Abbiate cura delle scelte che fate, perché ogni singola scelta, anche la più banale può essere determinante per il vostro presente e per il vostro futuro!" Mentre, rivolgendosi agli adulti, il parroco ha concluso "il nostro compito educativo, anche se talvolta faticoso e apparentemente infruttuoso, ma resta sempre qualcosa di prezioso".
Non da meno l'intervento del primo cittadino Vito Malcangio che interpretando il cordoglio e la commozione di tutta la cittadinanza e del consiglio comunale ha espresso vicinanza e conforto alle famiglie e agli amici di Giovanni Fiore e Francesco Minervini, prematuramente venuti a mancare, un'altra coppia di giovani, nel pieno delle loro energie e con tanti sogni infranti in pochi istanti. "Il destino vi ha portato via da qui, lontano da noi, lassù oltre le nuvole, oltre il cielo ...ma mai nessuno potrà portarvi via dai nostri cuori." Come scritto in uno dei tanti striscioni affissi all'esterno della chiesa gremita e straripante di gente di fronte alle bare di Giovanni e Francesco, adornate di fiori bianchi, ghirlande a forma di cuori, con i caschi e le tute dei due centauri, uniti dalla passione per la moto e la vita, spezzata precocemente e drammaticamente. "Francesco e Giovanni sono già in paradiso a vegliare su tutti noi".
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