Cronaca
Furbetti del cartellino: 12 arresti
Eseguiti dalla Guardia di Finanza di Molfetta presso il Presidio Ospedaliero “Don Tonino Bello”
Puglia - lunedì 8 luglio 2019
14.24
All'esito di una complessa indagine denominata "Quinto Piano", protrattasi per oltre due anni, i finanzieri della Tenenza di Molfetta, coordinati dal Sost. Proc. della Repubblica di Trani dott. Silvia Curione, hanno fatto emergere circa 300 episodi di assenteismo ad opera di Dirigenti Medici, infermieri professionali ed impiegati del ruolo tecnico ed amministrativo del Presidio Ospedaliero "Don Tonino Bello". Su richiesta della Procura della Repubblica di Trani, sono state eseguite 13 ordinanze di cui 12 di custodia cautelare degli arresti domiciliari e 1 obbligo di dimora nel Comune di residenza, emesse dal G.I.P. del citato Tribunale, Dott.ssa Maria Grazia Caserta. Inoltre, saranno interrogati ulteriori indagati, per i quali è stata richiesta la misura interdittiva della sospensione dal servizio. Proseguono, invece, le indagini per definire altre posizioni. Cinque medici, una Capo sala, una infermiera professionale, diciassette impiegati amministrativi, cinque impiegati tecnici manutentori e uno esterno alla ASL, rispondono a vario titolo di truffa aggravata ai danni di Ente Pubblico, Falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale, Abuso d'ufficio e Peculato. I provvedimenti sono stati notificati a Molfetta, Giovinazzo, Bisceglie, Barletta e Foggia. Le condotte fraudolente rilevate hanno riguardato sistematiche assenze dal luogo di lavoro in orario di ufficio, spesso formalmente autorizzate da permessi sindacali o da Legge 104/92, per svolgere attività presso altre strutture o per motivi privati, anche utilizzando le autovetture di servizio. In taluni casi è stata constatata la collaborazione di un soggetto esterno all'Azienda Sanitaria Locale, il quale si presentava per "smarcare" ai rilevatori la presenza. Si assentavano anche alcuni impiegati dell'Ufficio rilevazioni presenze e assenze preposti al controllo del corretto rispetto dell'orario di lavoro di tutti gli altri dipendenti che, approfittando della possibilità di accedere al sistema informatico, modificavano manualmente e fraudolentemente orari di lavoro.
Il Direttore Generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce interviene sui casi di assenteismo all'Ospedale di Molfetta: "Abbiamo appreso dagli organi di stampa che questa mattina 30 persone che svolgono la propria attività lavorativa presso l'Ospedale di Molfetta sono indagate dalla Procura di Trani per i reati di truffa aggravata, falsità ideologica, abuso d'ufficio e peculato. Tra queste 30 persone, 12 sono state già arrestate. La Direzione Generale ha offerto, e continuerà ad offrire, massima collaborazione alle Autorità Giudiziarie competenti, e assicura la massima celerità nell'apertura dei procedimenti disciplinari previsti per legge e nella sospensione cautelare dal servizio prevista dalla legge a carico di tutti coloro che hanno abusato della loro qualità di dipendenti pubblici. In questi casi la legge (art. 55 quater del d.lgs 165/2001 e s.m.i) oltre alla sospensione cautelare dal servizio prevede anche il licenziamento disciplinare per tutti coloro che hanno falsato l'attestazione della presenza in servizio, e della violazione risponde anche chi abbia agevolato con la propria condotta attiva o omissiva la predetta condotta fraudolenta. L'ASL di Bari licenzierà senza indugio i dipendenti interessati dalla vicenda di che trattasi se i fatti contestati dalla procura di Trani dovessero essere confermati nelle modalità previste dalla legge".
Il Direttore Generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce interviene sui casi di assenteismo all'Ospedale di Molfetta: "Abbiamo appreso dagli organi di stampa che questa mattina 30 persone che svolgono la propria attività lavorativa presso l'Ospedale di Molfetta sono indagate dalla Procura di Trani per i reati di truffa aggravata, falsità ideologica, abuso d'ufficio e peculato. Tra queste 30 persone, 12 sono state già arrestate. La Direzione Generale ha offerto, e continuerà ad offrire, massima collaborazione alle Autorità Giudiziarie competenti, e assicura la massima celerità nell'apertura dei procedimenti disciplinari previsti per legge e nella sospensione cautelare dal servizio prevista dalla legge a carico di tutti coloro che hanno abusato della loro qualità di dipendenti pubblici. In questi casi la legge (art. 55 quater del d.lgs 165/2001 e s.m.i) oltre alla sospensione cautelare dal servizio prevede anche il licenziamento disciplinare per tutti coloro che hanno falsato l'attestazione della presenza in servizio, e della violazione risponde anche chi abbia agevolato con la propria condotta attiva o omissiva la predetta condotta fraudolenta. L'ASL di Bari licenzierà senza indugio i dipendenti interessati dalla vicenda di che trattasi se i fatti contestati dalla procura di Trani dovessero essere confermati nelle modalità previste dalla legge".