Cronaca
Gdf blocca quattro tombaroli in contrada Toppicelli
In arresto i tombaroli. Scavo archeologico clandestino
BAT - venerdì 18 gennaio 2013
17.00
Militari del Gruppo Guardia di Finanza di Barletta, a seguito di una capillare attività di monitoraggio del territorio, hanno sorpreso quattro soggetti mentre eseguivano uno scavo archeologico clandestino in contrada Toppicelli.
L'immediato intervento dei finanziari ha consentito di evitare che i tombaroli riuscissero ad ultimare lo scavo per il ritrovamento del Dromops risalente al V-IV secolo Avanti Cristo. La Sovrintendenza per i beni archeologici della Puglia , interessata per il proseguimento dello scavo, ha successivamente accertato che la tomba era già stata oggetto di depredamento in tempi passati.
Tuttavia in ragione del fatto che l'area interessata non è ricompresa tra quelle censite nelle mappe di interesse archeologiche , la sovrintendenza proseguirà le operazioni di ricerca estendondole a tutto il terreno circostante lo scavo clandestino , al fine di verificare l'esistenza di una necropoli e preservarne così il patrimonio custodito nel sottosuolo canosino.
I quattro soggetti sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per violazione del reato prevsito dall'art. 175 del codice dei beni culturali e del paesaggio.
Bari li 18 Gennaio 2013
L'immediato intervento dei finanziari ha consentito di evitare che i tombaroli riuscissero ad ultimare lo scavo per il ritrovamento del Dromops risalente al V-IV secolo Avanti Cristo. La Sovrintendenza per i beni archeologici della Puglia , interessata per il proseguimento dello scavo, ha successivamente accertato che la tomba era già stata oggetto di depredamento in tempi passati.
Tuttavia in ragione del fatto che l'area interessata non è ricompresa tra quelle censite nelle mappe di interesse archeologiche , la sovrintendenza proseguirà le operazioni di ricerca estendondole a tutto il terreno circostante lo scavo clandestino , al fine di verificare l'esistenza di una necropoli e preservarne così il patrimonio custodito nel sottosuolo canosino.
I quattro soggetti sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per violazione del reato prevsito dall'art. 175 del codice dei beni culturali e del paesaggio.
Bari li 18 Gennaio 2013