Amministrazioni ed Enti
Giornata contro gli sprechi alimentari
Mennea: “Legge ormai operativa in Puglia, in arrivo una piattaforma telematica”
Puglia - mercoledì 5 febbraio 2020
17.28
Il 5 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro lo spreco alimentare. La FAO definisce lo spreco alimentare come qualsiasi sostanza sana e commestibile che invece di essere destinata al consumo umano viene sprecata, persa, degradata o consumata da parassiti in ogni fase della filiera agroalimentare. Si tratta di prodotti perfettamente utilizzabili, ma non più vendibili, in quanto perdono le caratteristiche di "merce", ma non di "alimento", e che sono destinati a essere eliminati e smaltiti, in assenza di un possibile uso alternativo. "In questa giornata deve aumentare la sensibilità di ciascuno di noi rispetto al tema del recupero degli sprechi alimentari, che accomuna tutti. Per questo, va affrontato come in una comunità solidale, che con un gesto simbolico ed efficace può contribuire a risolvere un problema di sopravvivenza per centinaia di milioni di persone. Per questo, oggi, bisogna mettere al centro della discussione quotidiana tra cittadini, nelle scuole e nelle istituzioni, questa tematica che può dare anche una risposta concreta alla povertà". Lo dichiara il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, promotore della legge regionale 13/2017 sul "Recupero e riutilizzo di eccedenze, sprechi alimentari e prodotti farmaceutici", in occasione della Giornata nazionale contro gli sprechi alimentari che ricorre oggi 5 febbraio. Un'iniziativa di sensibilizzazione per contrastare un problema che, in Italia, riguarda circa 5 milioni di persone, con circa 500 mila famiglie in Puglia.
"La legge che ho contribuito a far nascere – spiega Mennea - può sicuramente essere uno strumento efficace per ridurre le distanze tra chi produce eccedenze alimentari e chi ha bisogno, ed è già un sistema moderno e virtuoso, che stiamo diffondendo in tutta la regione Puglia e sarà incrementato con ulteriori risorse finanziarie, in modo da creare in ogni città, e direi in ogni quartiere, dei micro sistemi di trasferimento delle eccedenze.L'ultima novità riguarda, però, la creazione – sottolinea - di una piattaforma telematica regionale, alla quale potranno accedere tutti coloro che sono coinvolti nella catena di trasferimento delle eccedenze alimentari. Ovvero semplici cittadini, produttori di eccedenze, associazioni e Comuni, con il coordinamento della Regione Puglia che dovrà monitorare i dati che saranno elaborati da questa piattaforma, in modo da capire quanto cibo riusciamo a recuperare e quante persone riusciamo ad aiutare. Questo consentirà di accelerare il processo di integrazione tra il trasferimento e la re-distribuzione delle eccedenze. Non sprecando cibo – conclude Ruggiero Mennea - si dà inoltre un contributo all'ambiente, perché quel cibo commestibile non diventa rifiuto. E, con un gesto solo, potremmo salvare persone e ambiente."
"La legge che ho contribuito a far nascere – spiega Mennea - può sicuramente essere uno strumento efficace per ridurre le distanze tra chi produce eccedenze alimentari e chi ha bisogno, ed è già un sistema moderno e virtuoso, che stiamo diffondendo in tutta la regione Puglia e sarà incrementato con ulteriori risorse finanziarie, in modo da creare in ogni città, e direi in ogni quartiere, dei micro sistemi di trasferimento delle eccedenze.L'ultima novità riguarda, però, la creazione – sottolinea - di una piattaforma telematica regionale, alla quale potranno accedere tutti coloro che sono coinvolti nella catena di trasferimento delle eccedenze alimentari. Ovvero semplici cittadini, produttori di eccedenze, associazioni e Comuni, con il coordinamento della Regione Puglia che dovrà monitorare i dati che saranno elaborati da questa piattaforma, in modo da capire quanto cibo riusciamo a recuperare e quante persone riusciamo ad aiutare. Questo consentirà di accelerare il processo di integrazione tra il trasferimento e la re-distribuzione delle eccedenze. Non sprecando cibo – conclude Ruggiero Mennea - si dà inoltre un contributo all'ambiente, perché quel cibo commestibile non diventa rifiuto. E, con un gesto solo, potremmo salvare persone e ambiente."