Nunzio Sorrenti
Nunzio Sorrenti
Eventi e cultura

Giornate Europee del Patrimonio

In scena «Niobe e l’ira di Latona» tratto da Ovidio

Come da tradizione che va consolidandosi, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio (GEP), manifestazione promossa nel 1991 dal Consiglio d'Europa e dalla Commissione Europea con l'intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee. Condividendo il tema dell'Expo 2015, il Mibact ha scelto come filo conduttore il tema «La Cultura è il cuore dell'Europa. Ritualità e storia dell'alimentazione attraverso l'arte italiana». All'iniziativa aderisce la Soprintendenza Archeologia della Puglia e il Polo Museale della Puglia che ha organizzato per le giornate del 19 e 20 settembre aperture straordinarie ed eventi presso le proprie sedi. Tra queste ci sarà anche Palazzo Sinesi, a Canosa di Puglia(BT) aperto sabato 19 ed anche domenica 20 settembre , dalle ore 20,00 alle 23,00. All'interno dell'edificio ottocentesco, attuale sede staccata della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia e Polo Museale della Puglia, è possibile osservare la collezione di vasi funerari ellenistici scoperti nel 1912, all'interno dell'Ipogeo Varrese (IV sec. a.C.), situato ai margini della città.

Per l'occasione, a cura del Collettivo Teatrale " ChivivefarumorE", andrà in scena l'atto unico «Niobe e l'ira di Latona» tratto da Ovidio, "Metamorfosi", Libro VI, con libero adattamento di Dario Di Nunno. In scena Rosanna Todisco (Niobe), Ezio Ranaldi (Anfione- Re di Tebe), Sabrina Tatò (Dea delle tecnologie madre di Apollo e Artemide), Mariafonte Fucci (Artemide), Antonio Pastore (Apollo), Palma Todisco (Tebana), Nunzia Damiano (Tebana), Nunzio Sorrenti (Aedo- voce narrante); la regia è di Nunzio Sorrenti. La rappresentazione teatrale si svolgerà in tre quadri nelle stanze di Palazzo Sinesi. Gli attori, in abiti scenici, accoglieranno il pubblico e lo condurranno nelle varie stanze dell'edificio per assistere alla rappresentazione partendo dalla stanza dove vi è un vaso la cui immagine rappresenta Niobe e l'ira di Latona, la quale infligge una punizione esemplare per essersi comportata in maniera insolente nei confronti della Dea. La scena finale risulta molto suggestiva con la trasformazione di Niobe in un blocco di marmo coperta con un velo da due tebane. I tre quadri saranno narrati da Aedo al fine di rendere più fruibile il racconto e la stessa messa in scena. Per le tutte le stanze del palazzo verrà diffusa una colonna sonora che andrà a sottolineare i momenti salienti della rappresentazione teatrale. La tragedia ha esordito lo scorso anno, nella versione integrale, riscuotendo un enorme consenso di pubblico e di critica.
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