Eventi e cultura
Gli spazi urbani per le esigenze dei ragazzi
Le idee propositive della festa di Barletta
BAT - domenica 12 giugno 2016
7.37
Non solo una festa per bambini, ma anche un intervento concreto per migliorare la città. E' quanto hanno realizzato ieri, in Piazza Pietro Paolo Mennea a Barletta, l'UISP comitato BAT, il comitato operativo "E' un Gioco da Ragazzi" in collaborazione con Coldiretti e con il patrocinio di UNICEF Bari e del Comune di Barletta nell'ambito delle manifestazioni per il XXV Anniversario della ratifica italiana della Convenzione sui diritti del fanciullo(27 maggio 1991 - 27 maggio 2016). """Coldiretti è da sempre sensibile a tutto ciò che riguarda l'ambiente: a partire dalla coltivazione di prodotti agricoli fino al consumatore finale – ha dichiarato Vincenzo Merra, responsabile Coldiretti per Canosa e Barletta – e il nostro supporto a questa manifestazione altro non è che un'espressione di tale interesse. E' quello che facciamo con i mercati di 'Campagna Amica', che promuovono i prodotti made in Italia a Km 0, solo che oggi ci rivolgiamo anche alla sensibilizzazione dei più piccoli". In piazza Pietro Paolo Mennea,l'associazione Coldiretti ha simbolicamente piantumato 8 alberi, forniti da un vivaio associato di Terlizzi e scelti con il Corpo Forestale, esaminando terreno, clima e ambiente. """Per ogni bambino che nasce si dovrebbe piantumare un albero – spiega Marilena Laluce, neuropsicomotricista dell'età evolutiva, psicomotricista relazionale, cousellor a indirizzo analitico transazionale, mediatrice familiare – è l'obiettivo dell'Associazione 'E' un gioco da ragazzi '. E' appunto sperimentare nuovi modi di relazionarci con ciò che offre la città, ponendo al centro i diritti dei bambini. Perciò oggi festeggiamo il diritto al gioco libero, ma costituiremo un osservatorio apposito a Barletta e, nel territorio limitrofo, controlleremo che le amministrazioni comunali si adeguino a queste esigenze."""
Insieme alla dottoressa Marilena Laluce, i redattori del progetto gli architetti Ester Altomare e Silvano Rizzi, ideatori della piazza che ha ospitato la manifestazione, oltre che il regista Daniele Cascella e la psicologa e psicoterapeuta Rossella Lisanti. """Il mio lavoro è animare i libri, formidabili strumenti di emancipazione dei popoli e di crescita personale fin dalla primissima infanzia – ha affermato Nives Patrizia Catalano, progettista in ambito educativo accreditata in "Europrogettazione in Biblioteca – e per questo non posso che contribuire a un'iniziativa così lodevole per l'affermazione dei diritti dei minori""". Dopo un convegno, tenutosi lo scorso 27 maggio ed una festa, di ieri pomeriggio, si è passati ai fatti, con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza, per adeguare gli spazi urbani alle esigenze dei ragazzi, offrire ai più giovani la possibilità di usare gli spazi pubblici e promuovere nei più piccoli l'idea che i beni comuni vanno vissuti come propri, seppur nel rispetto di ciò che è di un altro, sviluppando al contempo il concetto di "Città Amica" dei bambini, applicabile al governo di tutte le comunità.
Insieme alla dottoressa Marilena Laluce, i redattori del progetto gli architetti Ester Altomare e Silvano Rizzi, ideatori della piazza che ha ospitato la manifestazione, oltre che il regista Daniele Cascella e la psicologa e psicoterapeuta Rossella Lisanti. """Il mio lavoro è animare i libri, formidabili strumenti di emancipazione dei popoli e di crescita personale fin dalla primissima infanzia – ha affermato Nives Patrizia Catalano, progettista in ambito educativo accreditata in "Europrogettazione in Biblioteca – e per questo non posso che contribuire a un'iniziativa così lodevole per l'affermazione dei diritti dei minori""". Dopo un convegno, tenutosi lo scorso 27 maggio ed una festa, di ieri pomeriggio, si è passati ai fatti, con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza, per adeguare gli spazi urbani alle esigenze dei ragazzi, offrire ai più giovani la possibilità di usare gli spazi pubblici e promuovere nei più piccoli l'idea che i beni comuni vanno vissuti come propri, seppur nel rispetto di ciò che è di un altro, sviluppando al contempo il concetto di "Città Amica" dei bambini, applicabile al governo di tutte le comunità.