Politica
I bambini hanno diritto ad una mamma e un papà
Presa di posizione di Caroppo per il Family Day
Puglia - martedì 26 gennaio 2016
20.42
Si terrà il 30 gennaio al Circo Massimo di Roma, a partire dalle ore 12,00 il Family Day 2016, che vedrà scendere in piazza i sostenitori della famiglia tradizionale anche per protestare al ddl Cirinnà sulle unioni civili. "Sabato sarò al FamilyDay e porterò con me in pullman da Lecce tanti amici: lo scellerato DDL Cirinnà va abbandonato, il governo pensi piuttosto alle famiglie. Invito tutti i pugliesi a parteciparvi. Emiliano? E' un "centravanti" lgbt: la promozione del gender nelle scuole con la rete Ready parla chiaro, spiace che qualche consigliere di maggioranza faccia finta di non vedere". E' quanto dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in Regione, Andrea Caroppo. "Ci sarò – prosegue - per ribadire il diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà: il ddl Cirinnà, infatti, non introduce una disciplina delle unioni civili ma il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l'adozione, principalmente quella dei bambini nati da utero in affitto, una pratica definita abominevole anche da femministe e comuniste storiche. Ma anche se l'adozione venisse stralciata, poiché per le coppie dello stesso sesso è prevista una disciplina identica a quella del matrimonio, in modo rapido prima o poi si arriverebbe comunque all'adozione (e dunque all'utero in affitto). Quel testo perciò non può essere in alcun modo emendato, va abbandonato. Lo ha ribadito Papa Francesco e fatto trapelare anche il Presidente della Repubblica, richiamando al rispetto della Costituzione: una cosa è la famiglia fondata sul matrimonio, altra sono tutte le altre unioni. Ci sarò perché quel ddl con i diritti non c'entra nulla. Il nostro ordinamento già li riconosce ai componenti di ogni coppia e un testo unico con una disciplina compiuta delle unioni civili giace in Parlamento abbandonato". "Questo significa che ciò che interessa a PD e M5S non sono 'i diritti ', ma i bambini. E non possiamo permettere – conclude Caroppo - a un governo sordo e autoritario come quello Renzi di passare sopra ai diritti dei bambini!"