Cronaca
I Carabinieri arrestano 3 truffatori di anziani
Sono intervenuti in tempo bloccando i malfattori e tranquillizzando le vittime
BAT - lunedì 2 dicembre 2024
8.35
I militari del Comando Provinciale BAT, dopo aver eseguito accurate indagini, sono riusciti a individuare e a trarre in arresto tre uomini, presunti autori di truffe ad anziani.
Si tratta di due episodi distinti, accaduti uno a Bisceglie e uno a Minervino Murge, nei quali è stato utilizzato lo stesso Modus Operandi: la vittima anziana riceve una telefonata da un presunto maresciallo dei carabinieri, il quale le riferisce che un suo parente figlio /nipote era stato fermato e trattenuto presso una caserma per motivi giudiziari. Per la sua liberazione le viene richiesto un compenso per le spese legali. Le vittime, prese dall'ansia e dalla preoccupazione, si adoperano per racimolare quanto più denaro e gioielli possibile. Nel frattempo, un complice del finto maresciallo raggiunge l'abitazione dell'anziana facendosi consegnare il bottino. Grazie all'attività posta in essere dai militari dell'Arma e alla campagna di sensibilizzazione promossa dalle Istituzioni nel corso degli ultimi anni, nei due episodi in questione, le vittime, insospettite, non sono cadute nella trappola e hanno contattato i veri Carabinieri permettendo così di fermare i presunti truffatori.
Nello specifico, per Bisceglie, il fatto si è verificato nella tarda mattinata di martedì. Gli arrestati sono due uomini di origini campane, rispettivamente classe 2004 e 2000, che sono stati bloccati a bordo della loro auto mentre si stavano recando presso l'abitazione di un'anziana donna di 90 anni, già contattata telefonicamente da un soggetto che si era qualificato come il nipote e le aveva chiesto di consegnare del denaro per la sua liberazione, essendo trattenuto presso la caserma di Barletta a causa del mancato pagamento di una fattura. Analoghe modalità sono state utilizzate a Minervino Murge da un uomo di origini campane, classe '84, che ha tentato di raggirare una donna di 70 anni fingendosi carabiniere e persuadendola a consegnare gioielli quali risarcimento danni per un incidente stradale causato dal marito. In questo caso la condotta è stata ancor più insidiosa perché il responsabile della truffa, evidentemente con la complicità di altri soggetti, aveva detto alla donna di contattare dalla sua utenza fissa il 112 e, dopo che la vittima aveva chiamato il numero di emergenza, aveva risposto lo stesso truffatore, così rendendo ancor più credibile l'artificio.
I carabinieri, in entrambi gli episodi, sono intervenuti in tempo bloccando i malfattori e tranquillizzando le vittime.
Tutti e tre gli uomini sono stati arrestati in flagranza di reato e condotti presso la casa circondariale di Trani.
Va precisato che la posizione delle persone arrestate è al vaglio dell'Autorità Giudiziaria e che gli stessi non potranno essere considerati colpevoli sino all'eventuale pronunzia di una sentenza di condanna.
Si tratta di due episodi distinti, accaduti uno a Bisceglie e uno a Minervino Murge, nei quali è stato utilizzato lo stesso Modus Operandi: la vittima anziana riceve una telefonata da un presunto maresciallo dei carabinieri, il quale le riferisce che un suo parente figlio /nipote era stato fermato e trattenuto presso una caserma per motivi giudiziari. Per la sua liberazione le viene richiesto un compenso per le spese legali. Le vittime, prese dall'ansia e dalla preoccupazione, si adoperano per racimolare quanto più denaro e gioielli possibile. Nel frattempo, un complice del finto maresciallo raggiunge l'abitazione dell'anziana facendosi consegnare il bottino. Grazie all'attività posta in essere dai militari dell'Arma e alla campagna di sensibilizzazione promossa dalle Istituzioni nel corso degli ultimi anni, nei due episodi in questione, le vittime, insospettite, non sono cadute nella trappola e hanno contattato i veri Carabinieri permettendo così di fermare i presunti truffatori.
Nello specifico, per Bisceglie, il fatto si è verificato nella tarda mattinata di martedì. Gli arrestati sono due uomini di origini campane, rispettivamente classe 2004 e 2000, che sono stati bloccati a bordo della loro auto mentre si stavano recando presso l'abitazione di un'anziana donna di 90 anni, già contattata telefonicamente da un soggetto che si era qualificato come il nipote e le aveva chiesto di consegnare del denaro per la sua liberazione, essendo trattenuto presso la caserma di Barletta a causa del mancato pagamento di una fattura. Analoghe modalità sono state utilizzate a Minervino Murge da un uomo di origini campane, classe '84, che ha tentato di raggirare una donna di 70 anni fingendosi carabiniere e persuadendola a consegnare gioielli quali risarcimento danni per un incidente stradale causato dal marito. In questo caso la condotta è stata ancor più insidiosa perché il responsabile della truffa, evidentemente con la complicità di altri soggetti, aveva detto alla donna di contattare dalla sua utenza fissa il 112 e, dopo che la vittima aveva chiamato il numero di emergenza, aveva risposto lo stesso truffatore, così rendendo ancor più credibile l'artificio.
I carabinieri, in entrambi gli episodi, sono intervenuti in tempo bloccando i malfattori e tranquillizzando le vittime.
Tutti e tre gli uomini sono stati arrestati in flagranza di reato e condotti presso la casa circondariale di Trani.
Va precisato che la posizione delle persone arrestate è al vaglio dell'Autorità Giudiziaria e che gli stessi non potranno essere considerati colpevoli sino all'eventuale pronunzia di una sentenza di condanna.