Cronaca
I Carabinieri arrestano finto “maresciallo-avvocato”
Stava truffando un'anziana sola in casa
BAT - martedì 4 luglio 2017
16.08
A Minervino Murge(BT) i Carabinieri hanno tratto in arresto un 24enne, napoletano, incensurato, mentre si stava facendo consegnare la somma di 400 euro da un'anziana fingendosi "Maresciallo dell'Arma" con degli espedienti comunicativi per raggirarla. Infatti, carpendo la buona fede della signora, dopo aver detto alla stessa, sola in casa, che suo figlio aveva provocato un incidente stradale grave e per risolvere il tutto occorrevano 1.000 euro in contanti, per pagare l'avvocato a "titolo di cauzione" ed evitare così l'arresto. I Carabinieri, intervenuti tempestivamente dopo aver raccolte decine di segnalazioni, hanno colto l'uomo in flagranza di reato mentre si stava facendo consegnare la somma di denaro dall'anziana. A insospettire i militari erano state le segnalazioni di alcuni cittadini sulla presenza nel centro storico di Minervino Murge(BT), di un giovane con accento campano, ben vestito. L'uomo era lo stesso che contattava gli anziani al telefono spacciandosi per "carabiniere", per poi fingersi "avvocato" e andare a ritirare il denaro. La truffa prevista dal codice penale è un reato di danno ed è offensivo che molte volte non viene denunciata per paura o vergogna ma le vittime devono collaborare con le forze di polizia per cercare di arginare questa escalation di eventi delinquenziali sempre più frequenti.Recenti fonti statistiche riportano che le truffe ai danni degli anziani, bersaglio facile per i malintenzionati soprattutto, quando vivono da soli in casa, è un fenomeno in crescita in Italia. In Italia, si è passati da 300 mila casi circa nel 2012 ad oltre 430 mila casi nel 2015 ed il 15% del totale delle truffe è rivolto agli anziani. Dati allarmanti che preoccupano la popolazione nella vita quotidiana, spesso indifesa a dover fronteggiare le azioni di persone singole o in gruppo, ben organizzate per entrare in azione attraverso una serie di artifizi e raggiri, effettuati con destrezza e garbo in casa, per strada, in macchina, sui mezzi pubblici e via internet.
Tra le truffe più comuni: quella delle 'banconote' da controllare che poi vengono scambiate con altre false da persone che si fingono appartenenti alle forze dell'ordine o ad uffici finanziari(agenzia delle entrate, banche, poste); la 'consegna del pacco' con della merce ordinata da figli o parenti ed al ritiro agli anziani viene chiesto di pagare una somma di danaro, che ovviamente finisce nelle tasche dei truffatori. La vincita di un 'premio ad una lotteria' con la vittima che riceve una lettera e la richiesta di soldi da inviare tramite vaglia postale, per sostenere le spese necessarie alla spedizione e al ritiro. La truffa più diffusa è quella comunemente definita dello 'specchietto', mentre si è in macchina, quando qualcuno provoca un forte rumore, fingendo di essere danneggiato e la pretesa di essere rimborsato al momento senza segnalare il sinistro all'assicurazione. Poi c'è chi rimane traumatizzato allorquando in due o tre entrano in casa spacciandosi per forze di polizia(carabinieri, guardia di finanza) annunciando un incidente stradale capitato ad un parente caro con la richiesta di documenti, distraendo la vittima per portare via denaro e gioielli di famiglia. E poi, quella dei falsi dipendenti dell'Enel, del telefono o del gas che individuano un anziano solo, introducendosi nella casa con finte qualifiche professionali e nel contempo chiedono di vedere il contatore e l'esibizione del contratto di fornitura per passare poi all'attacco, a caccia del denaro da sottrarre, adducendo la nullità del contratto o inesistenti prestazioni a domicilio. I truffatori sono presenti nelle vicinanze degli sportelli bancomat e al momento del prelievo bisogna prestare la massima attenzione che nessuno sia in grado di vedere il codice personale e, appena in possesso delle banconote non farsi distrarre da eventuali richieste fatte con gentilezza e disponibilità ad accompagnare a casa. In ogni caso, è bene non tenere il numero di bancomat scritto sulla scheda per non dimenticarlo e nemmeno all'interno del portafoglio. I truffatori si comportano sempre in modo molto gentile e spesso le vittime cadono nella trappola perchè temono di risultare maleducate. La paura di offendere spesso per gli anziani diventa un fattore di rischio: in questi casi è opportuno rispondere con un tono deciso comunicando l'arrivo a breve di un familiare. In emergenza,tra i consigli utili quello di chiamare subito le forze di polizia alle utenze 112(Carabinieri), 113(Polizia di Stato) o 117(Guardia di Finanza) se ci si sente minacciati, senza temere o vergognarsi.
Tra le truffe più comuni: quella delle 'banconote' da controllare che poi vengono scambiate con altre false da persone che si fingono appartenenti alle forze dell'ordine o ad uffici finanziari(agenzia delle entrate, banche, poste); la 'consegna del pacco' con della merce ordinata da figli o parenti ed al ritiro agli anziani viene chiesto di pagare una somma di danaro, che ovviamente finisce nelle tasche dei truffatori. La vincita di un 'premio ad una lotteria' con la vittima che riceve una lettera e la richiesta di soldi da inviare tramite vaglia postale, per sostenere le spese necessarie alla spedizione e al ritiro. La truffa più diffusa è quella comunemente definita dello 'specchietto', mentre si è in macchina, quando qualcuno provoca un forte rumore, fingendo di essere danneggiato e la pretesa di essere rimborsato al momento senza segnalare il sinistro all'assicurazione. Poi c'è chi rimane traumatizzato allorquando in due o tre entrano in casa spacciandosi per forze di polizia(carabinieri, guardia di finanza) annunciando un incidente stradale capitato ad un parente caro con la richiesta di documenti, distraendo la vittima per portare via denaro e gioielli di famiglia. E poi, quella dei falsi dipendenti dell'Enel, del telefono o del gas che individuano un anziano solo, introducendosi nella casa con finte qualifiche professionali e nel contempo chiedono di vedere il contatore e l'esibizione del contratto di fornitura per passare poi all'attacco, a caccia del denaro da sottrarre, adducendo la nullità del contratto o inesistenti prestazioni a domicilio. I truffatori sono presenti nelle vicinanze degli sportelli bancomat e al momento del prelievo bisogna prestare la massima attenzione che nessuno sia in grado di vedere il codice personale e, appena in possesso delle banconote non farsi distrarre da eventuali richieste fatte con gentilezza e disponibilità ad accompagnare a casa. In ogni caso, è bene non tenere il numero di bancomat scritto sulla scheda per non dimenticarlo e nemmeno all'interno del portafoglio. I truffatori si comportano sempre in modo molto gentile e spesso le vittime cadono nella trappola perchè temono di risultare maleducate. La paura di offendere spesso per gli anziani diventa un fattore di rischio: in questi casi è opportuno rispondere con un tono deciso comunicando l'arrivo a breve di un familiare. In emergenza,tra i consigli utili quello di chiamare subito le forze di polizia alle utenze 112(Carabinieri), 113(Polizia di Stato) o 117(Guardia di Finanza) se ci si sente minacciati, senza temere o vergognarsi.