Eventi e cultura
I Cavalieri Templari a Canosa: sulle tracce del cammino
Reso noto il programma di una giornata di studio
Canosa - mercoledì 12 aprile 2023
22.53
Il 14 aprile 2023 si terrà una giornata di studio a Canosa di Puglia, in cammino lungo l'asse fondamentale dell'intero sistema viario dei pellegrinaggi nel Medioevo. A promuoverla ed organizzarla l'IISS L.Einaudi di Canosa di Puglia, presieduto dalla dirigente scolastica Brigida Caporale, l'Archeoclub d'Italia APS Sede di Canosa di Puglia, la Parrocchia di San Sabino, la Confederazione Internazionale Templare San Bernardo di Chiaravalle Poveri Cavalieri di Cristo, l' Accademia delle Culture e delle Scienze Internazionali, l'Associazione Privata di Fedeli San Bernardo di Chiaravalle e il ristorante Nanà di Canosa.
Il cammino tra fede, storia e arte sulle tracce dei Templari nel borgo antico di Canosa di Puglia, inizierà con la visita alla Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, guidati dall'ingegnere Tommaso Caporale che parlerà degli studi di ricerca svolti dal maestro Giuseppe Di Nunno presso l'Archivio Storico Comunale e presso l'Archivio Prevostale della Cattedrale di San Sabino con il contributo scientifico dell'Architetto Michele Menduni da Firenze e di altri studiosi circa la presenza templare nella valle ofantina. La chiesetta già risalente al 1382, presenta sulla facciata esterna, pietre in riuso che portano inciso la Triplice Cinta. Accanto al simbolo dell'Alquerque, che assume connotazioni sacre quando associato alla Triplice Cinta, come comunicato dallo studioso Umberto Cordier, autore della "Guida ai luoghi misteriosi d'Italia".
Si prosegue verso la Cattedrale di San Sabino e la Tomba di Boemondo, uno dei protagonisti della 1^ Crociata, per incontrare il relatore Mons. Felice Bacco, Parroco della Cattedrale di San Sabino, che interverrà sulle impronte e le tracce dei pellegrini della via Francigena presenti sull'antico portale marmoreo della Cattedrale. A conclusione la visita al Museo Archeologico Nazionale di Palazzo Sinesi con il relatore Francesco Specchio. Al termine delle visite il "pranzo dei Cavalieri" presso il ristorante Nanà di Canosa di Puglia, connubio fra storia, territorio e convivialità culturale sull'enogastronomia. Saranno presenti gli studenti lungo tutto il percorso, per favorire tra l'altro lo sviluppo di una loro maggiore consapevolezza stimolando, altresì, il loro pensiero critico e la conoscenza del proprio patrimonio storico- identitario.
Riproduzione@riservata
Il cammino tra fede, storia e arte sulle tracce dei Templari nel borgo antico di Canosa di Puglia, inizierà con la visita alla Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, guidati dall'ingegnere Tommaso Caporale che parlerà degli studi di ricerca svolti dal maestro Giuseppe Di Nunno presso l'Archivio Storico Comunale e presso l'Archivio Prevostale della Cattedrale di San Sabino con il contributo scientifico dell'Architetto Michele Menduni da Firenze e di altri studiosi circa la presenza templare nella valle ofantina. La chiesetta già risalente al 1382, presenta sulla facciata esterna, pietre in riuso che portano inciso la Triplice Cinta. Accanto al simbolo dell'Alquerque, che assume connotazioni sacre quando associato alla Triplice Cinta, come comunicato dallo studioso Umberto Cordier, autore della "Guida ai luoghi misteriosi d'Italia".
Si prosegue verso la Cattedrale di San Sabino e la Tomba di Boemondo, uno dei protagonisti della 1^ Crociata, per incontrare il relatore Mons. Felice Bacco, Parroco della Cattedrale di San Sabino, che interverrà sulle impronte e le tracce dei pellegrini della via Francigena presenti sull'antico portale marmoreo della Cattedrale. A conclusione la visita al Museo Archeologico Nazionale di Palazzo Sinesi con il relatore Francesco Specchio. Al termine delle visite il "pranzo dei Cavalieri" presso il ristorante Nanà di Canosa di Puglia, connubio fra storia, territorio e convivialità culturale sull'enogastronomia. Saranno presenti gli studenti lungo tutto il percorso, per favorire tra l'altro lo sviluppo di una loro maggiore consapevolezza stimolando, altresì, il loro pensiero critico e la conoscenza del proprio patrimonio storico- identitario.
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