Territorio
I consumatori preferiscono l’acquisto diretto dal contadino
Per la garanzia della salubrità e della trasparenza di quanto portano a tavola
Puglia - domenica 5 maggio 2024
14.19
Oltre sei consumatori su dieci (64%) hanno fatto almeno un acquisto nel 2024 in un mercato contadino, con i farmers' market diventati ormai un appuntamento fisso per la spesa dei cittadini accanto a supermercati e negozi di vicinato. È quanto emerga da una analisi Coldiretti/Noto Sondaggi diffusa in merito ai dati Istat sul commercio al dettaglio, che evidenziano una crescita dei beni alimentari del 3,9% in valore e dello 0,4% in volume.
A spingere gli acquisti dal produttore è soprattutto la garanzia della salubrità e della trasparenza di quanto portano a tavola. Il 73% degli intervistati ritiene, infatti, che comperare direttamente dall'agricoltore sia la via più sicura tra tutte le forme di distribuzione, dal supermercato al web. Al secondo posto si piazzano i mercati contadini rionali, che garantiscono la sicurezza del cibo per il 69% degli intervistati e precedono i negozi di vicinato (56%) e i supermercati e ipermercati (48%). Fanalino di coda, il web, con appena il 19% degli italiani che si fida del cibo acquistato su internet. Proprio per assicurare una piena trasparenza su quanto i cittadini mettono nel piatto, Coldiretti con la mobilitazione "No fake in Italy", partita dal Brennero, ha lanciato una raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare per estendere l'obbligo dell'indicazione dell'origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell'Ue. Una mobilitazione che potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l'hashtag #nofakeinitaly.
L'affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia, con la rete delle aziende agricole di Campagna Amica, ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina con uno scenario internazionale sempre più critico a causa dei conflitti in Medio Oriente - i mercati contadini offrono un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.
Il successo dei farmers market è frutto della legge italiana di Orientamento in agricoltura del 2001 che premia la multifunzionalità dell'agricoltura e che Coldiretti ha fortemente voluto e sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale, una svolta epocale con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall'agricoltura non c'è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona.
A spingere gli acquisti dal produttore è soprattutto la garanzia della salubrità e della trasparenza di quanto portano a tavola. Il 73% degli intervistati ritiene, infatti, che comperare direttamente dall'agricoltore sia la via più sicura tra tutte le forme di distribuzione, dal supermercato al web. Al secondo posto si piazzano i mercati contadini rionali, che garantiscono la sicurezza del cibo per il 69% degli intervistati e precedono i negozi di vicinato (56%) e i supermercati e ipermercati (48%). Fanalino di coda, il web, con appena il 19% degli italiani che si fida del cibo acquistato su internet. Proprio per assicurare una piena trasparenza su quanto i cittadini mettono nel piatto, Coldiretti con la mobilitazione "No fake in Italy", partita dal Brennero, ha lanciato una raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare per estendere l'obbligo dell'indicazione dell'origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell'Ue. Una mobilitazione che potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l'hashtag #nofakeinitaly.
L'affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia, con la rete delle aziende agricole di Campagna Amica, ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina con uno scenario internazionale sempre più critico a causa dei conflitti in Medio Oriente - i mercati contadini offrono un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.
Il successo dei farmers market è frutto della legge italiana di Orientamento in agricoltura del 2001 che premia la multifunzionalità dell'agricoltura e che Coldiretti ha fortemente voluto e sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale, una svolta epocale con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall'agricoltura non c'è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona.