Territorio
I dazi Usa per le esportazioni agroalimentari "Made in Italy"
Muraglia:"E' necessario che siano attivate al più presto forme di sostegno ai settori più duramente colpiti"
Puglia - venerdì 4 ottobre 2019
9.16
Colpite da dazi Usa del 25% le esportazioni agroalimentari Made in Italy con la presenza nella black list di prodotti pugliesi come formaggi di latte vaccino e di pecora, agrumi come mandarini, limoni e clementine, olive in acqua e succhi, mentre sono salvi gli elementi base della dieta mediterranea come olio extravergine di oliva, conserve di pomodoro, pasta e vino. E' quanto riferisce Coldiretti Puglia sulla base della nuova black list del Dipartimento del Commercio statunitense (USTR) in pubblicazione sul Registro Federale che entrerà in vigore il 18 Ottobre. "Le esportazioni di prodotti agroalimentari dalla Puglia agli Stati Uniti sono aumentate di quasi il 2% nei primi 6 mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, un valore minacciato dalla guerra dei dazi con gli Usa. Ora è necessario che siano attivate al più presto forme di sostegno ai settori più duramente colpiti e non coinvolti nel settore aerospaziale al centro della disputa sugli aiuti a Airbus e Boeing che ha originato la guerra commerciale", insiste il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Significativa – continua la Coldiretti - l'assenza del vino che è il prodotto Made in Italy più esportato in Usa, mentre non sfugge la presenza nella black list del nettare di bacco francese ripetutamente minacciato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e anche l'olio di oliva spagnolo. Una manovra che di fatto è un esplicito tentativo di dividere l'Unione Europea. "E' fuori dalla black list anche l'olio extravergine, il terzo prodotto pugliese più esportato – precisa il presidente Muraglia – e rappresenta il 9% dell'export di olio dall'Italia. La Puglia produce oltre il 50% dell'olio extravergine di oliva italiano, con un grande sforzo da parte di olivicoltori e frantoiani di arrivare sui mercati nazionali ed esteri con un prodotto di alta qualità e una rinnovata immagine e visibilità, rispondendo alla crescente domanda mondiale su cui incide la maggiore consapevolezza degli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva, provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che anche negli USA è attento alla qualità della propria alimentazione", commenta il presidente Muraglia.
La decisione del Wto ha autorizzato dazi Usa nei confronti dei Paesi Europei per un ammontare di 7 miliardi di dollari nell'ambito della disputa nel settore aereonautico che coinvolge l'americana Boeing e l'europea Airbus. Un importo che – conclude la Coldiretti - è pari a 1/3 dei 21 miliardi minacciati inizialmente dagli Stati Uniti ma che avrebbe comunque un peso politico ed economico rilevante nelle relazioni tra Ue e Usa.
Significativa – continua la Coldiretti - l'assenza del vino che è il prodotto Made in Italy più esportato in Usa, mentre non sfugge la presenza nella black list del nettare di bacco francese ripetutamente minacciato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e anche l'olio di oliva spagnolo. Una manovra che di fatto è un esplicito tentativo di dividere l'Unione Europea. "E' fuori dalla black list anche l'olio extravergine, il terzo prodotto pugliese più esportato – precisa il presidente Muraglia – e rappresenta il 9% dell'export di olio dall'Italia. La Puglia produce oltre il 50% dell'olio extravergine di oliva italiano, con un grande sforzo da parte di olivicoltori e frantoiani di arrivare sui mercati nazionali ed esteri con un prodotto di alta qualità e una rinnovata immagine e visibilità, rispondendo alla crescente domanda mondiale su cui incide la maggiore consapevolezza degli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva, provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che anche negli USA è attento alla qualità della propria alimentazione", commenta il presidente Muraglia.
La decisione del Wto ha autorizzato dazi Usa nei confronti dei Paesi Europei per un ammontare di 7 miliardi di dollari nell'ambito della disputa nel settore aereonautico che coinvolge l'americana Boeing e l'europea Airbus. Un importo che – conclude la Coldiretti - è pari a 1/3 dei 21 miliardi minacciati inizialmente dagli Stati Uniti ma che avrebbe comunque un peso politico ed economico rilevante nelle relazioni tra Ue e Usa.