25 Aprile 2020 Canosa sindaco Roberto Morra
25 Aprile 2020 Canosa sindaco Roberto Morra
Vita di città

Il 75° anniversario della Liberazione d'Italia

Il messaggio del sindaco Morra sul 25 Aprile

"Oggi celebriamo il 75° anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascismo." Esordisce cosi il sindaco di Canosa Di Puglia, Roberto Morra nel messaggio rilasciato in occasione del 25 Aprile che quest'anno si è celebrato con le sole deposizioni delle corone d'alloro a causa dell'emergenza sanitaria Covid-19 coronavirus. "Il 25 Aprile del 1945", continua il sindaco - """il Comitato di Liberazione Nazionale dell'Alta Italia ordinò l'insurrezione generale di tutti i gruppi combattenti. L'occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo, perché quel giorno del 1945 coincise con l'inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della repubblica di Salò, dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere le città. La decisione di scegliere il 25 Aprile come "festa della Liberazione" (o come "anniversario della Liberazione d'Italia") fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l'ultimo del Regno d'Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere "festa nazionale". Abbiamo deciso di deporre comunque le corone d'alloro presso il cippo commemorativo delle vittime civili, in via Salita ai Mulini, e nella Villa Comunale "Aldo Moro", presso il Monumento ai Caduti, per celebrare il sacrificio si quanti si opposero alla dittatura fascista con tutto ciò che ne conseguì: privazione dei diritti civili, leggi razziali, orrori della guerra, sofferenza. Questo 75° anniversario ricorre in un momento particolare della nostra vita, in una nazione che sta soffrendo le conseguenze della pandemia da Coronavirus, per cui siamo costretti a celebrare questa giornata in modo diverso e senza la consueta parata delle Associazioni combattentistiche e d'Arma che tradizionalmente circondano con i loro stendardi il Monumento ai Caduti e che come tutti gli anni saluto affettuosamente, anche se a distanza. Abbiamo voluto ricordare questo sacrificio in questi giorni difficili per tutti noi, nei quali combattiamo un nemico subdolo ed invisibile che ci ha privato di tante certezze e di tanta parte delle nostre libertà, perché il sacrificio di tanti nostri concittadini, che in quegli anni bui persero tutto, anche la vita, resti vivo nel ricordo di tutti noi. Oggi più che mai, in un momento di grande difficoltà, abbiamo il dovere di tenere viva la memoria di quegli eventi perché da lì presero corpo la migliori energie di noi italiani uniti in un unico grande sforzo per superare con grande fatica quegli orrori e ottenere le preziose conquiste della libertà e della democrazia."""

"""Questi giorni difficili ci impongono di restare uniti come popolo e come Nazione evitando di cadere nella retorica della divisione e dell'uno contro l'altro. Abbiamo il dovere dell'unità, dovere tramandatoci dai nostri padri e dai nostri nonni che combatterono per assicurarci un futuro migliore. In questi giorni difficili abbiamo il dovere di di dimostrare che il sacrificio di tanti italiani, che oggi ricordiamo e celebriamo, non fu un sacrificio vano ma pose le basi dell'agire comune contro le difficoltà che in questo momento l'Italia, unita, è chiamata a superare. Abbiamo il dovere dell'unità, soprattutto in questi giorni in cui siamo chiamati a scelte che ci porteranno a superare questo periodo difficile per tutti. Abbiamo il dovere dell'unità per poter fare scelte che aiutino tutti gli italiani ad uscire dalla grave crisi, che è si sanitaria, ma anche economica, con provvedimenti che siano certi e realizzabili.
Oggi, - conclude il sindaco Roberto Morra - nel giorno in cui ricordiamo quanti persero la vita, vittime civili e militari, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ricordiamo anche quanti hanno perso la vita a causa di questa pandemia. Alle loro famiglie, che non hanno potuto accompagnarli nel loro ultimo viaggio va il nostro cordoglio e la nostra vicinanza, è questo un altro aspetto doloroso di questa epidemia: il non poter essere vicini ai nostri cari che soffrono. L'Italia ha già dimostrato di avere le forze per superare le difficili prove cui è stata sottoposta e anche questa volta si rialzerà, anche questa volta ci rialzeremo.Concittadini, viva l'Italia! Viva la democrazia!"""
Sabino D'Aulisa
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