Politica
Il centrodestra ed il rebus del candidato al collegio per l'uninominale alla Camera
Riunioni e prossime decisioni potrebbero stabilire nuovi delicati equilibri politici
Canosa - mercoledì 10 gennaio 2018
17.19
L'impossibilità di Nicola Giorgino di candidarsi alle politiche del prossimo 4 marzo, ha creato una situazione di stallo per quanto riguarda la designazione dei possibili candidati all'interno dello schieramento del centro destra.
Paradossalmente, il problema che è sorto all'interno del centro destra andriese, il più forte numericamente tra le quattro città del collegio uninominale alla Camera, oltre ad Andria, Canosa di Puglia, Trani e Barletta, non è più tanto sapere se il M5S candiderà Giuseppe D'Ambrosio (Si se supererà il vaglio della piattaforma Roussou) o quasi sicuramente la vice presidente del Pd regionale, la barlettana Assuntela Messina, quanto chi candidare tra i propri esponenti.
Vediamo di fare un po' di chiarezza. Il seggio in questo collegio parlamentare spetterebbe a Forza Italia che, a quanto pare, non avrebbe intenzione di cederlo agli altri partners della coalizione. Dopo Nicola Giorgino, il più importante del partito di Silvio Berlusconi sul territorio è il capogruppo consiliare alla regione Nicola Marmo che, a quanto si mormora, non avrebbe ancora sciolto la riserva se candidarsi nell'uninominale, ma eventualmente, solo se lo chiederà il partito come riempilista, al pari dei suoi colleghi del parlamentino regionale, nel più vasto collegio del proporzionale oppure al Senato.
Orbene, se dovesse permanere il "niet" di Nicola Marmo, una ipotesi potrebbe essere quella del Presidente del Consiglio comunale, quella Pasqua Laura Di Pilato per la quale molti dei consiglieri del centro destra hanno chiesto di fare un passo indietro da tale carica, per la nota vicenda della conduzione del consiglio comunale. Non è più un mistero per nessuno che tra il Sindaco Giorgino (e non solo lui) e la Presidente Di Pilato non intercorrano più buoni rapporti.
Ecco allora la possibile soluzione: pur di non vedere la Di Pilato possibile concorrente, barattare questo collegio con un altro e sostenere le ambizioni romane del canosino Francesco Ventola, consigliere regionale di Direzione Italia. La vicenda sarebbe già sul tavolo di Luigi Vitali ed il Commissario regionale di Forza Italia ha il suo gran bel da fare per cercare di trovare una soluzione a questa delicata vicenda. Infatti, se Forza Italia non dovesse avere un proprio candidato andriese potrebbe favorire il candidato M5S, l'andriese D'Ambrosio, considerato che Barletta sosterrebbe apertamente la prof.ssa Messina anche come candidata di campanile, sempre che Michele Emiliano continui a dissuadere Filippo Caracciolo dallo scendere in campo. Va altresì aggiunto che questo collegio ha come parlamentare uscente Benedetto Fucci, uomo di Raffaele Fitto e comunque, bisognerà sempre confrontarsi con Direzione Italia (che ormai fa parte con Quagliarello di IDEA, a pieno titolo della quarta gamba del centrodestra), facendo un passaggio politico, sia pure di confronto.
Al momento i vertici provinciali e comunali di Forza Italia, confidando nelle buone proiezioni che sancirebbero un successo per il ri-unito centro destra italiano, sulla vicenda Marmo o Di Pilato tacciono, glissando l'argomento, pur sapendo che in questa competizione importante apporto sarà dato dalle quote rosa.
La palla potrebbe spostarsi quindi da Vitali ad Arcore, dove a quanto sembra Berlusconi è intenzionato a prendere visione collegio per collegio dei candidati da presentare.
Paradossalmente, il problema che è sorto all'interno del centro destra andriese, il più forte numericamente tra le quattro città del collegio uninominale alla Camera, oltre ad Andria, Canosa di Puglia, Trani e Barletta, non è più tanto sapere se il M5S candiderà Giuseppe D'Ambrosio (Si se supererà il vaglio della piattaforma Roussou) o quasi sicuramente la vice presidente del Pd regionale, la barlettana Assuntela Messina, quanto chi candidare tra i propri esponenti.
Vediamo di fare un po' di chiarezza. Il seggio in questo collegio parlamentare spetterebbe a Forza Italia che, a quanto pare, non avrebbe intenzione di cederlo agli altri partners della coalizione. Dopo Nicola Giorgino, il più importante del partito di Silvio Berlusconi sul territorio è il capogruppo consiliare alla regione Nicola Marmo che, a quanto si mormora, non avrebbe ancora sciolto la riserva se candidarsi nell'uninominale, ma eventualmente, solo se lo chiederà il partito come riempilista, al pari dei suoi colleghi del parlamentino regionale, nel più vasto collegio del proporzionale oppure al Senato.
Orbene, se dovesse permanere il "niet" di Nicola Marmo, una ipotesi potrebbe essere quella del Presidente del Consiglio comunale, quella Pasqua Laura Di Pilato per la quale molti dei consiglieri del centro destra hanno chiesto di fare un passo indietro da tale carica, per la nota vicenda della conduzione del consiglio comunale. Non è più un mistero per nessuno che tra il Sindaco Giorgino (e non solo lui) e la Presidente Di Pilato non intercorrano più buoni rapporti.
Ecco allora la possibile soluzione: pur di non vedere la Di Pilato possibile concorrente, barattare questo collegio con un altro e sostenere le ambizioni romane del canosino Francesco Ventola, consigliere regionale di Direzione Italia. La vicenda sarebbe già sul tavolo di Luigi Vitali ed il Commissario regionale di Forza Italia ha il suo gran bel da fare per cercare di trovare una soluzione a questa delicata vicenda. Infatti, se Forza Italia non dovesse avere un proprio candidato andriese potrebbe favorire il candidato M5S, l'andriese D'Ambrosio, considerato che Barletta sosterrebbe apertamente la prof.ssa Messina anche come candidata di campanile, sempre che Michele Emiliano continui a dissuadere Filippo Caracciolo dallo scendere in campo. Va altresì aggiunto che questo collegio ha come parlamentare uscente Benedetto Fucci, uomo di Raffaele Fitto e comunque, bisognerà sempre confrontarsi con Direzione Italia (che ormai fa parte con Quagliarello di IDEA, a pieno titolo della quarta gamba del centrodestra), facendo un passaggio politico, sia pure di confronto.
Al momento i vertici provinciali e comunali di Forza Italia, confidando nelle buone proiezioni che sancirebbero un successo per il ri-unito centro destra italiano, sulla vicenda Marmo o Di Pilato tacciono, glissando l'argomento, pur sapendo che in questa competizione importante apporto sarà dato dalle quote rosa.
La palla potrebbe spostarsi quindi da Vitali ad Arcore, dove a quanto sembra Berlusconi è intenzionato a prendere visione collegio per collegio dei candidati da presentare.