Amministrazioni ed Enti
Il Consiglio comunale approva l’adeguamento dei costi concessori
A Canosa l'aggiornamento non avveniva dal 2006. "I costi concessori sono stati aumentati di circa il 50%"
Canosa - giovedì 11 luglio 2013
12.01
Il Consiglio comunale ha approvato, nella seduta del 2 luglio scorso, l'aggiornamento del contributo sul costo di costruzione, la rideterminazione del contributo sul costo delle urbanizzazioni primarie e secondarie (DPR 380/2001 e s.m.i, e LR 6/79 e s.m.i) e la rimodulazione dei diritti di segreteria in materia edilizia/urbanistica, nonché la previsione d'istituzione delle spese di istruttoria per autorizzazioni e pareri in materia di tutela del paesaggio (di cui all'art. 36 della L.R. 19/2010).
Il costo di costruzione e gli oneri di urbanizzazione sono, per chi non si occupa di edilizia, dei costi concessori che i costruttori pagano al Comune nel momento in cui viene richiesto un titolo edilizio o un permesso per costruire. La legge prevede che bisogna aggiornate le tariffe agli indici Istat ogni cinque anni per quanto concerne gli oneri di urbanizzazione ed ogni anno per il costo di costruzione. A Canosa l'aggiornamento sia del contributo sul costo di costruzione che sul costo delle urbanizzazioni primarie e secondarie, non avveniva dal 2006 (delibera di Giunta comunale n. 304 del 17.8.2006). "Più volte la Corte dei Conti ha ribadito che il mancato aggiornamento del contributo di costruzione costituisce danno patrimoniale per l'Ente. Ed è per questo che siamo stati costretti ad adeguare le tariffe agli indici Istat, dato che erano stati mal valutati nel 2006 e che, essendo troppo bassi, non erano rispondenti a quello che la norma prevede", ha spiegato il vicesindaco Pietro Basile, assessore all'Urbanistica. "I costi concessori sono stati aumentati di circa il 50%", ha precisato Giuseppe Limongelli, dirigente dell'Ufficio Urbanistica del Comune.
"La maggioranza, nel corso del Consiglio, è stata attaccata dall'opposizione, in nome della non necessità dell'intervento - ha sottolineato il sindaco Ernesto La Salvia - , poiché, è stato sostenuto, nessuna sentenza della Corte dei Conti ha ancora condannato i 184 inquisiti della Provincia di Lecce, che per anni hanno trascurato di adeguare gli oneri di urbanizzazione, provocando in pratica un evidente danno alle casse dell'Erario. Ma ciò che scandalizza è che solo oggi per la prima volta chi ha interesse a ottenere il certificato paesaggistico pagherà quanto dovuto: il costo fin'ora è stato sostenuto, contrariamente a quanto previsto dalla Legge, dalla collettività. È anche per questa ragione che si è creato un gap tra quanto speso per i servizi offerti dal Comune e le entrate "eluse" benché previste dalla Legge".
"Se la parola "etica" ha ancora un valore - ha aggiunto il primo cittadino di Canosa - , non è giusto non far pagare "chi può" e "deve", facendo gravare tali spese sulla collettività. È la concretizzazione questa di una politica miope ed attenta esclusivamente all'interesse di pochi. Siamo orgogliosi, quindi, di aver scelto una strada in salita e forse poco condivisa, ma che fa certamente l'interesse di tutti gli abitanti di Canosa. Non solo oggi, ma anche nel futuro".
ufficio stampa
Francesca Lombardi
Il costo di costruzione e gli oneri di urbanizzazione sono, per chi non si occupa di edilizia, dei costi concessori che i costruttori pagano al Comune nel momento in cui viene richiesto un titolo edilizio o un permesso per costruire. La legge prevede che bisogna aggiornate le tariffe agli indici Istat ogni cinque anni per quanto concerne gli oneri di urbanizzazione ed ogni anno per il costo di costruzione. A Canosa l'aggiornamento sia del contributo sul costo di costruzione che sul costo delle urbanizzazioni primarie e secondarie, non avveniva dal 2006 (delibera di Giunta comunale n. 304 del 17.8.2006). "Più volte la Corte dei Conti ha ribadito che il mancato aggiornamento del contributo di costruzione costituisce danno patrimoniale per l'Ente. Ed è per questo che siamo stati costretti ad adeguare le tariffe agli indici Istat, dato che erano stati mal valutati nel 2006 e che, essendo troppo bassi, non erano rispondenti a quello che la norma prevede", ha spiegato il vicesindaco Pietro Basile, assessore all'Urbanistica. "I costi concessori sono stati aumentati di circa il 50%", ha precisato Giuseppe Limongelli, dirigente dell'Ufficio Urbanistica del Comune.
"La maggioranza, nel corso del Consiglio, è stata attaccata dall'opposizione, in nome della non necessità dell'intervento - ha sottolineato il sindaco Ernesto La Salvia - , poiché, è stato sostenuto, nessuna sentenza della Corte dei Conti ha ancora condannato i 184 inquisiti della Provincia di Lecce, che per anni hanno trascurato di adeguare gli oneri di urbanizzazione, provocando in pratica un evidente danno alle casse dell'Erario. Ma ciò che scandalizza è che solo oggi per la prima volta chi ha interesse a ottenere il certificato paesaggistico pagherà quanto dovuto: il costo fin'ora è stato sostenuto, contrariamente a quanto previsto dalla Legge, dalla collettività. È anche per questa ragione che si è creato un gap tra quanto speso per i servizi offerti dal Comune e le entrate "eluse" benché previste dalla Legge".
"Se la parola "etica" ha ancora un valore - ha aggiunto il primo cittadino di Canosa - , non è giusto non far pagare "chi può" e "deve", facendo gravare tali spese sulla collettività. È la concretizzazione questa di una politica miope ed attenta esclusivamente all'interesse di pochi. Siamo orgogliosi, quindi, di aver scelto una strada in salita e forse poco condivisa, ma che fa certamente l'interesse di tutti gli abitanti di Canosa. Non solo oggi, ma anche nel futuro".
ufficio stampa
Francesca Lombardi