Eventi e cultura
Il falco in volo tra storia, arte e letteratura
Da Federico II di Svevia ai giorni nostri
Canosa - domenica 24 agosto 2014
20.07
Dalla storia all'arte alla letteratura, il falco è considerato il predatore di uccelli per eccellenza, il portatore di messaggi degli antenati, il rapace carismatico dalla potente vista, capace di guardare avanti e indietro. Con la sua maestosità e robustezza il falco riesce a vincere la forza del vento, grazie alle sue ali lunghe, possenti e affusolate che lo fanno muovere velocemente e furtivamente per raggiungere la preda. Grande alleato dell'uomo nell'arte della falconeria, la più nobile tra le venationes, soprattutto nel Medioevo, quando il falco si rese protagonista degli svaghi nelle lussuose corti italiane. L'imperatore Federico II di Svevia, Re di Sicilia, attratto dalle doti di questo rapace, scrisse un trattato "De arte venandi cum avibus", sull'arte di cacciare con l'ausilio dei rapaci, in cui diede voce alla sua passione puntando sull'importanza di conoscere la natura ed i suoi figli prima di dar inizio alle proprie ambizioni venatorie. Con il suo personalissimo modo di approcciarsi ai rapaci, alle prede ed al territorio in cui ha esercitato l'arte venatoria ha conosciuto e ammirato la natura per dominarla da falconiere e nel contempo da scienziato e da imperatore.
Dal Medioevo ai giorni nostri, all'ultimo romanzo "Il Falco Nero. Federico II il destino di un imperatore"dello scrittore Mauro Marcialis per la Rizzoli, dedicato al sovrano dei mari italiani e delle nevi germaniche, un mito destinato a percorrere per secoli le pagine della Storia. """A quattordici anni, però, è ancora un ragazzino, e non desidera altro che la libertà. Eppure deve dire addio agli amici di sempre per dedicarsi ai suoi doveri di imperatore. Sarà una separazione temporanea, si dicono in una limpida alba davanti al mare di Palermo. Nulla può dividerli. Ma Federico presto è costretto a partire per il Nord. Passa lunghi anni nel cuore del suo regno e, quando può finalmente tornare nell'amata Sicilia, tutto è cambiato. È ormai un uomo, la politica dell'impero è troppo ostile agli infedeli perché i suoi amici saraceni possano riaccoglierlo a braccia aperte, e la bellissima Esmeray, che non ha mai dimenticato, da tempo sembra scomparsa nel nulla. Tra congiure silenti e guerre di religione, segreti che non possono più rimanere nascosti e lettere che emergono da un passato lontano, Federico cercherà di riannodare i fili spezzati, e di ritrovare la donna che ama da sempre e che amerà per sempre."""
L'autore Mauro Marcialis, romano di nascita che attualmente vive a Reggio Emilia, affronta da par suo la sfida per colmare un vuoto nella biografia di uno dei personaggi più discussi del medioevo, descrivendolo nei suoi aspetti più personali ed intimi. Mauro Marcialis,"scrittore borderline", una delle voci più interessanti del panorama letterario italiano di questi ultimi anni è al terzo romanzo storico: il primo nel 2010 su "Spartaco Il Gladiatore" (per Mondadori) con la prefazione di Valerio Massimo Manfredi presentato anche a Canosa di Puglia in occasione dell'happening estivo "Tu in Daunios" le Notti dell'Archeologia; nel 2012, il secondo dal titolo "Il sigillo dei Borgia", per Rizzoli, dove intreccia una trama ricca di colpi scena e personaggi illustri senza scrupoli, sempre coinvolti in inganni, soprusi e tradimenti, sprezzanti del pericolo e abili manovratori.
Dall'ars venandi alla narrativa storica fino ad arrivare al variegato mondo dell'arte con l'opera "Mirabile", olio su tela 100x100, di Tiziana Sala presente in questi giorni e fino al 30 agosto alla collettiva d'arte contemporanea e multimediale intitolata "Contro Global - La Puglia chiama il mondo - incontri tra unicità", visitabile nella Sala dei Templari a Molfetta (BA). Il falco pellegrino, dal nome scientifico "peregrinus" riferibile al cappuccio nero indossato dai pellegrini, amato da Federico II, è raffigurato nella veste di custode che veglia e fortifica con il suo movimento circolare la rappresentazione artistica della fortezza dei misteri che riunisce più elementi stilistici ed architettonici: il Castel Monte di Andria "Patrimonio dell'UNESCO e dell'Umanità", il sito più visitato in Puglia il giorno di Ferragosto, oltre mille visitatori provenienti da più parti del mondo. Il dipinto in onore del grande Imperatore, Federico II di Hohenstaufen chiamato dai suoi contemporanei "Stupor Mundi", appellativo che deriva dalla sua inestinguibile curiosità intellettuale e dall'eclettismo culturale verso gli approfondimenti filosofici, astrologici, matematici e nel campo della medicina e delle scienze naturali. L'unione di più arti, amplifica il campo percettivo e l'espressione artistica ne sintetizza le qualità del territorio, ricco di forza e cultura, compito che appartiene ai figli di questa terra pugliese.
L'artista barese Tiziana Sala, in questi anni ha partecipato ad importanti convegni e mostre d'arte che hanno richiamato moltissimi spettatori riscuotendo consensi unanimi sia di critica che di pubblico, vincendo tra gli altri il concorso "Stupor Mundi" in occasione della IVa Edizione del Premio Internazionale Federico II e i Poeti tra le Stelle, svoltasi a Castel del Monte di Andria (BT), sotto l'egida della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO. La sua creatività artistica permette un viaggio affascinante nel tempo, in una regione, come la Puglia, dalla natura avvolgente ricca di antiche tradizioni, generate dall'intreccio di arte, storia e cultura. Le sue bellezze naturali e paesaggistiche, storiche e artistiche, le hanno permesso di collocarsi tra le principali mete del turismo internazionale sempre più esigente e desideroso di offerte culturali di rilievo per spiccare il volo alla stregua di un falco.
Bartolo Carbone
Dal Medioevo ai giorni nostri, all'ultimo romanzo "Il Falco Nero. Federico II il destino di un imperatore"dello scrittore Mauro Marcialis per la Rizzoli, dedicato al sovrano dei mari italiani e delle nevi germaniche, un mito destinato a percorrere per secoli le pagine della Storia. """A quattordici anni, però, è ancora un ragazzino, e non desidera altro che la libertà. Eppure deve dire addio agli amici di sempre per dedicarsi ai suoi doveri di imperatore. Sarà una separazione temporanea, si dicono in una limpida alba davanti al mare di Palermo. Nulla può dividerli. Ma Federico presto è costretto a partire per il Nord. Passa lunghi anni nel cuore del suo regno e, quando può finalmente tornare nell'amata Sicilia, tutto è cambiato. È ormai un uomo, la politica dell'impero è troppo ostile agli infedeli perché i suoi amici saraceni possano riaccoglierlo a braccia aperte, e la bellissima Esmeray, che non ha mai dimenticato, da tempo sembra scomparsa nel nulla. Tra congiure silenti e guerre di religione, segreti che non possono più rimanere nascosti e lettere che emergono da un passato lontano, Federico cercherà di riannodare i fili spezzati, e di ritrovare la donna che ama da sempre e che amerà per sempre."""
L'autore Mauro Marcialis, romano di nascita che attualmente vive a Reggio Emilia, affronta da par suo la sfida per colmare un vuoto nella biografia di uno dei personaggi più discussi del medioevo, descrivendolo nei suoi aspetti più personali ed intimi. Mauro Marcialis,"scrittore borderline", una delle voci più interessanti del panorama letterario italiano di questi ultimi anni è al terzo romanzo storico: il primo nel 2010 su "Spartaco Il Gladiatore" (per Mondadori) con la prefazione di Valerio Massimo Manfredi presentato anche a Canosa di Puglia in occasione dell'happening estivo "Tu in Daunios" le Notti dell'Archeologia; nel 2012, il secondo dal titolo "Il sigillo dei Borgia", per Rizzoli, dove intreccia una trama ricca di colpi scena e personaggi illustri senza scrupoli, sempre coinvolti in inganni, soprusi e tradimenti, sprezzanti del pericolo e abili manovratori.
Dall'ars venandi alla narrativa storica fino ad arrivare al variegato mondo dell'arte con l'opera "Mirabile", olio su tela 100x100, di Tiziana Sala presente in questi giorni e fino al 30 agosto alla collettiva d'arte contemporanea e multimediale intitolata "Contro Global - La Puglia chiama il mondo - incontri tra unicità", visitabile nella Sala dei Templari a Molfetta (BA). Il falco pellegrino, dal nome scientifico "peregrinus" riferibile al cappuccio nero indossato dai pellegrini, amato da Federico II, è raffigurato nella veste di custode che veglia e fortifica con il suo movimento circolare la rappresentazione artistica della fortezza dei misteri che riunisce più elementi stilistici ed architettonici: il Castel Monte di Andria "Patrimonio dell'UNESCO e dell'Umanità", il sito più visitato in Puglia il giorno di Ferragosto, oltre mille visitatori provenienti da più parti del mondo. Il dipinto in onore del grande Imperatore, Federico II di Hohenstaufen chiamato dai suoi contemporanei "Stupor Mundi", appellativo che deriva dalla sua inestinguibile curiosità intellettuale e dall'eclettismo culturale verso gli approfondimenti filosofici, astrologici, matematici e nel campo della medicina e delle scienze naturali. L'unione di più arti, amplifica il campo percettivo e l'espressione artistica ne sintetizza le qualità del territorio, ricco di forza e cultura, compito che appartiene ai figli di questa terra pugliese.
L'artista barese Tiziana Sala, in questi anni ha partecipato ad importanti convegni e mostre d'arte che hanno richiamato moltissimi spettatori riscuotendo consensi unanimi sia di critica che di pubblico, vincendo tra gli altri il concorso "Stupor Mundi" in occasione della IVa Edizione del Premio Internazionale Federico II e i Poeti tra le Stelle, svoltasi a Castel del Monte di Andria (BT), sotto l'egida della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO. La sua creatività artistica permette un viaggio affascinante nel tempo, in una regione, come la Puglia, dalla natura avvolgente ricca di antiche tradizioni, generate dall'intreccio di arte, storia e cultura. Le sue bellezze naturali e paesaggistiche, storiche e artistiche, le hanno permesso di collocarsi tra le principali mete del turismo internazionale sempre più esigente e desideroso di offerte culturali di rilievo per spiccare il volo alla stregua di un falco.
Bartolo Carbone