
Vita di città
Il futuro dell’ospedale di Canosa
Il sindaco La Salvia ha incontrato gli studenti
Canosa - mercoledì 9 marzo 2016
22.19
"Il futuro del ospedale di Canosa, alla luce dell'appena approvato Piano di riordino sanitario della Regione Puglia". È stato questo il tema dell'incontro che sì è svolto stamattina, alle ore 11.30, presso l'auditorium del Centro Servizi Culturali di Canosa, fra il sindaco, Ernesto La Salvia, ed i rappresentanti di classe e d'Istituto delle Scuole superiori della città. Il confronto era stato richiesto dal primo cittadino in conseguenza della manifestazione di alcuni giorni fa, che aveva visto la partecipazione degli studenti canosini in difesa del locale nosocomio e che aveva suscitato alcune polemiche. "Si è trattato di un necessario momento di confronto fra l'Amministrazione comunale ed una importante componente dell'opinione pubblica locale: gli studenti, non sempre correttamente informati circa ciò che sta succedendo intorno alla sanità pugliese", ha detto il sindaco La Salvia. C'è stata grande partecipazione da parte degli alunni, particolarmente sensibili all'argomento, tanto che, che ad un certo punto, l'incontro si è rivelato un vero e proprio dibattito fra Ernesto La Salvia e gli studenti canosini. Un dialogo serrato che ha visto il sindaco-medico (responsabile del Pronto soccorso di Canosa, ndr), spiegare ai ragazzi le caratteristiche dell'offerta sanitaria locale, della quale non sono stati taciuti gli aspetti positivi così come le defaillance: a tal proposito gli studenti sono stati invitati dal sindaco a presentare proposte alternative, da proporre attraverso l'istituzione locale ai responsabili della Regione.
"Ad oggi – ha ribadito in sintesi il primo cittadino -, il nosocomio "Caduti in Guerra" vivrà una vita intermedia che lo condurrà a diventare un ospedale post acuzie. I reparti in esso contenuti, in carico all'ospedale di Andria, saranno trasferiti solo quando il Bonomo potrà accoglierli. Contestualmente, la Regione vede allocati 3 nuovi reparti: il centro per i risvegli, una lungodegenza e una riabilitazione cardiologica. Al momento non ci viene detto nulla sul presidio di emergenza urgenza: se e quando sarà trasformato il Pronto soccorso, lo sapremo nei prossimi giorni, quando il quadro sarà chiaro, contestualmente alla descrizione delle reti ospedaliere (tra le quali c'è anche la rete per l'emergenza-urgenza). L'ospedale acquisisce una destinazione e personalità diversa dal passato, ma comunque capace di garantire servizi, parte di un ciclo di cure, e perché no, occupazione ed indotto".
"L'incontro con i ragazzi delle scuole, è stato un interessante ed inevitabile momento di confronto – ha dichiarato Sabino Facciolongo, assessore alla Pubblica Istruzione -, nato dalla consapevolezza del ruolo educativo dell'Istituzione scolastica, in cui messaggi e impulsi provenienti dalla "società civile" non solo non possono essere ignorati ma possono e devono essere colti come occasione di crescita collettiva. Ed in una tale prospettiva la componente più giovane e dinamica della città non poteva essere ignorata, proprio a partire dal legittimo desiderio di questa, di partecipare alle vicende del territorio".
"È necessario, tuttavia, che la partecipazione sia consapevole ed informata – ha sottolineato l'assessore -. Con l'incontro di oggi si è cercato di sopperire ad una carenza informativa che potrebbe lasciare spazio ad equivoci, in ogni caso dannosi. In sostanza: si è fatto "scuola" nel senso migliore del termine".
"Mi aspetto che possano provenire dai nostri ragazzi proposte valide e di più ampio respiro – ha concluso il primo cittadino - : mi aspetto da loro osservazioni più ampie sulla sanità pugliese, con particolari attenzioni non solo ai posti letto, ma anche ad una visione tridimensionale della filiera della salute pubblico-privata, che contenga indicazioni su costi -benefici della salute, numero di addetti e qualità delle prestazioni sanitarie. Per questo, sono disposto a fornire loro la documentazione di cui il Comune è in possesso".
"Ad oggi – ha ribadito in sintesi il primo cittadino -, il nosocomio "Caduti in Guerra" vivrà una vita intermedia che lo condurrà a diventare un ospedale post acuzie. I reparti in esso contenuti, in carico all'ospedale di Andria, saranno trasferiti solo quando il Bonomo potrà accoglierli. Contestualmente, la Regione vede allocati 3 nuovi reparti: il centro per i risvegli, una lungodegenza e una riabilitazione cardiologica. Al momento non ci viene detto nulla sul presidio di emergenza urgenza: se e quando sarà trasformato il Pronto soccorso, lo sapremo nei prossimi giorni, quando il quadro sarà chiaro, contestualmente alla descrizione delle reti ospedaliere (tra le quali c'è anche la rete per l'emergenza-urgenza). L'ospedale acquisisce una destinazione e personalità diversa dal passato, ma comunque capace di garantire servizi, parte di un ciclo di cure, e perché no, occupazione ed indotto".
"L'incontro con i ragazzi delle scuole, è stato un interessante ed inevitabile momento di confronto – ha dichiarato Sabino Facciolongo, assessore alla Pubblica Istruzione -, nato dalla consapevolezza del ruolo educativo dell'Istituzione scolastica, in cui messaggi e impulsi provenienti dalla "società civile" non solo non possono essere ignorati ma possono e devono essere colti come occasione di crescita collettiva. Ed in una tale prospettiva la componente più giovane e dinamica della città non poteva essere ignorata, proprio a partire dal legittimo desiderio di questa, di partecipare alle vicende del territorio".
"È necessario, tuttavia, che la partecipazione sia consapevole ed informata – ha sottolineato l'assessore -. Con l'incontro di oggi si è cercato di sopperire ad una carenza informativa che potrebbe lasciare spazio ad equivoci, in ogni caso dannosi. In sostanza: si è fatto "scuola" nel senso migliore del termine".
"Mi aspetto che possano provenire dai nostri ragazzi proposte valide e di più ampio respiro – ha concluso il primo cittadino - : mi aspetto da loro osservazioni più ampie sulla sanità pugliese, con particolari attenzioni non solo ai posti letto, ma anche ad una visione tridimensionale della filiera della salute pubblico-privata, che contenga indicazioni su costi -benefici della salute, numero di addetti e qualità delle prestazioni sanitarie. Per questo, sono disposto a fornire loro la documentazione di cui il Comune è in possesso".