Amministrazioni ed Enti
Il futuro della Asl Bat fa rima con sicurezza
Da venerdì scorso al via il sistema di sicurezza integrato
BAT - domenica 18 maggio 2014
10.33
Tante volte si sente parlare di Asl solo in occasioni poco piacevoli; non è però la prima volta che l'Asl della provincia di Barletta-Andria-Trani si distingue per iniziative positive. A pochi giorni dalla "rivoluzione" che ha riguardato le cucine dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta, arriva il nuovo sistema di sicurezza integrato. A presentare l'iniziativa è stato il direttore generale della Asl Bat, Giovanni Gorgoni, nel tentativo di portare l'Azienda Sanitaria Locale all'avanguardia nel progetto: «La sicurezza ha un costo, ma costa ancora di più l'evento da mancata sicurezza. Siamo già un riferimento per le buone pratiche di rischio clinico. Al forum di Arezzo, ben dodici buone pratiche presentate dalla Puglia provengono dalla nostra Asl. Cerchiamo di battere strade nuove in nome della sicurezza».
L'iniziativa nasce per colmare alcune evidenti lacune che l'azienda continuava a palesare in materia di sicurezza. Ogni dipendente dovrà seguire un corso obbligatorio di sedici ore in tema di sicurezza, abbattendo la logica del "non è compito mio" a favore di un sistema di sicurezza integrato, che riguardi più persone, più reparti. A tutti sarà distribuito il "Manuale della sicurezza per i lavoratori della Asl Bt", opuscolo autoprodotto dalla stessa Asl che passa in rassegna tutte le norme per la sicurezza degli ambienti di lavoro.
Secondo una statistica citata dal dottor Donato Sivo, responsabile del Sistema di Gestione Integrata della Salute e della Sicurezza dei lavoratori, gran parte degli infortuni sul lavoro si verificano in presidi ospedalieri, e questo non garantirebbe adeguato supporto anche ai pazienti. Un ambiente mal funzionante e non in sicurezza acuisce le difficoltà del lavoratore: abbattendo tali problematiche e puntando alla costruzione di una struttura più stabile e sicura, tutta l'azienda ne beneficerebbe. L'obiettivo principale è quello di migliorare la sicurezza nelle strutture della Asl, ed è per questo che l'azienda punta a raggiungere importanti picchi di avanguardia.
L'iniziativa nasce per colmare alcune evidenti lacune che l'azienda continuava a palesare in materia di sicurezza. Ogni dipendente dovrà seguire un corso obbligatorio di sedici ore in tema di sicurezza, abbattendo la logica del "non è compito mio" a favore di un sistema di sicurezza integrato, che riguardi più persone, più reparti. A tutti sarà distribuito il "Manuale della sicurezza per i lavoratori della Asl Bt", opuscolo autoprodotto dalla stessa Asl che passa in rassegna tutte le norme per la sicurezza degli ambienti di lavoro.
Secondo una statistica citata dal dottor Donato Sivo, responsabile del Sistema di Gestione Integrata della Salute e della Sicurezza dei lavoratori, gran parte degli infortuni sul lavoro si verificano in presidi ospedalieri, e questo non garantirebbe adeguato supporto anche ai pazienti. Un ambiente mal funzionante e non in sicurezza acuisce le difficoltà del lavoratore: abbattendo tali problematiche e puntando alla costruzione di una struttura più stabile e sicura, tutta l'azienda ne beneficerebbe. L'obiettivo principale è quello di migliorare la sicurezza nelle strutture della Asl, ed è per questo che l'azienda punta a raggiungere importanti picchi di avanguardia.