Eventi e cultura
Il Maestro Eduardo, Canosa di Puglia e il Teatro Lembo
“Povera figlia, era stanca dal viaggio; uuh… noi venivamo da Canosa di Puglia”;. La vera sfida, far vivere davvero il teatro
Canosa - mercoledì 9 novembre 2011
11.11
Il Maestro Eduardo, Canosa di Puglia e il Teatro Lembo
"Povera figlia, era stanca dal viaggio; uuh… noi venivamo da Canosa di Puglia";
questa frase la dice il grande Maestro Eduardo De Filippo nella parte di Gennaro De Sia, capocomico di una scalcagnata compagnia teatrale nella commedia "Uomo e Galantuomo" del 1922.
Chissà cosa spinse il grande Eduardo a inserire il nome di Canosa nel copione nella sua commedia; per "Don Gennaro" in quel momento arrivare da Canosa di Puglia sembrava motivo di gran vanto…
Noi canosini residenti fuori abbiamo potuto vedere le foto ed i video del nuovo Teatro Lembo; è in effetti molto bello ed elegante: il parquet, le poltrone rosse lo rendono particolarmente caldo ed accogliente; per non parlare dell'unicum dell'area archeologica.
Adesso però viene la parte più importante e difficile, la vera sfida; far vivere davvero il teatro: far sì che il palcoscenico venga calcato e che la gente torni ad affollare il teatro; che ci sia un cartellone talmente interessante da far sì che la gente la sera preferisca andare al Teatro Lembo piuttosto che vedersi una puntata del Grande Fratello.
Offrire cioè un programma culturale che sia effettivamente all'altezza del teatro Lembo: si va al teatro perché ci si vuol divertire o perché si vuol pensare e riflettere sui perché dell'animo umano; c'è sempre qualcosa di magico ogni qual volta il sipario di un teatro si alza.
Francesco Morra
"Povera figlia, era stanca dal viaggio; uuh… noi venivamo da Canosa di Puglia";
questa frase la dice il grande Maestro Eduardo De Filippo nella parte di Gennaro De Sia, capocomico di una scalcagnata compagnia teatrale nella commedia "Uomo e Galantuomo" del 1922.
Chissà cosa spinse il grande Eduardo a inserire il nome di Canosa nel copione nella sua commedia; per "Don Gennaro" in quel momento arrivare da Canosa di Puglia sembrava motivo di gran vanto…
Noi canosini residenti fuori abbiamo potuto vedere le foto ed i video del nuovo Teatro Lembo; è in effetti molto bello ed elegante: il parquet, le poltrone rosse lo rendono particolarmente caldo ed accogliente; per non parlare dell'unicum dell'area archeologica.
Adesso però viene la parte più importante e difficile, la vera sfida; far vivere davvero il teatro: far sì che il palcoscenico venga calcato e che la gente torni ad affollare il teatro; che ci sia un cartellone talmente interessante da far sì che la gente la sera preferisca andare al Teatro Lembo piuttosto che vedersi una puntata del Grande Fratello.
Offrire cioè un programma culturale che sia effettivamente all'altezza del teatro Lembo: si va al teatro perché ci si vuol divertire o perché si vuol pensare e riflettere sui perché dell'animo umano; c'è sempre qualcosa di magico ogni qual volta il sipario di un teatro si alza.
Francesco Morra