Eventi e cultura
Il Mediterraneo tra Oriente e Occidente
Inclusione, accoglienza e confronto dei popoli
Canosa - giovedì 18 maggio 2017
23.10
Alle ore 19.00 di giovedì 25 maggio 2017, si terrà la manifestazione finale "Il Mediterraneo tra Oriente e Occidente" dell'Istituto Comprensivo "Bovio-Mazzini" di Canosa di Puglia(BT), che vedrà il coinvolgimento di 300 figuranti tra alunni, docenti, genitori e personale ATA in costume, tutti dipinti a mano dopo una rigorosa ricerca storica e un lavoro laboratoriale cooperativo e collaborativo a livello trasversale. L'evento rappresenta il momento finale della tematica dell'inclusione, dell'accoglienza e del confronto dei popoli che è stato il filo conduttore dell'iter progettuale del Piano di Miglioramento a.s.2016/17 e del PTOF 2016-2019 e che si realizzerà sul territorio, quale palcoscenico del teatro itinerante, nella prospettiva di realizzazione e di miglioramento continuo della Scuola con e per il territorio. L'evento si svolge come Teatro itinerante che parte da via Kennedy, dinanzi alla Farmacia Di Nunno, con la performance del gruppo degli sbandieratori e scende fino a piazza Ferrara, dove si terranno dei balletti e le recitazioni soprattutto del quadro cinese per proseguire poi, fino a piazza Vittorio Veneto, dove ci saranno diverse performance rappresentanti le varie civiltà che si affacciano sul Mediterraneo. La manifestazione si configura come un excursus storico,un viaggio nel tempo,che va da Federico II a Marco Polo:due antesignani della civiltà,due costruttori di confronto tra i popoli del Mediterraneo.
Il Mediterraneo, teatro del viaggio di Ulisse che spinto dall'anelito della conoscenza,è andato oltre le Colonne d'Ercole limite del mondo conoscibile, poiché,come recita il canto XXVI dell'Inferno di Dante Alighieri, "fatti non foste a viver come bruti,ma per seguir virtute e conoscenza" e Ulisse navigando nel Mediterraneo osserva:"vidi la Spagna fin nel Marocco …". Il Mediterraneo rappresenta la culla della nostra cultura e della nostra storia, ma anche lo spazio di contatto e scambio tra nord e sud del mondo per recuperare la dimensione della solidarietà e l'attitudine all'accoglienza. Il Mediterraneo quale crocevia di popoli e culture, il Mare Nostrum è diventato lo scrigno che ha accolto religioni e culture diverse di popoli stanziatisi nel corso di secoli e millenni lungo le sue sponde settentrionali, orientali e meridionali e che hanno contribuito alla nascita di una civiltà dalla ricchezza unica, che ha dato vita a numerose innovazioni tecnologiche, allo sviluppo della scrittura, dell'arte e del pensiero filosofico, all'attitudine per la conservazione della propria memoria storica che è presupposto fondamentale per la riflessione su sé stessi e per la crescita intellettuale e civile delle nazioni. Oggi,accoglie tanti migranti che sfidando il mare con bambini e neonati, lasciando alle spalle qualsiasi speranza di un futuro nella terra natale, perdendo ogni identità per abbandonarsi alle onde di questo Mediterraneo. Uno dei massimi storici del Novecento, Fernand Braudel, definiva il Mediterraneo come il «cuore del Vecchio Mondo», e sosteneva che «il Mediterraneo non si è mai rinchiuso nella propria storia, ma ne ha rapidamente superato i confini», tanto che «la caratteristica più evidente del destino del Mare Internum è l'essere inserito nel più vasto insieme di terre emerse del mondo», nell'insieme del «gigantesco continente unitario» euro-afro-asiatico: «un pianeta per sé stesso, dove tutto ha circolato precocemente», e ancora i «tre continenti saldati insieme» nei quali gli uomini hanno trovato «il grande scenario della loro storia universale» e dove «si sono compiuti gli scambi decisivi».
L'evento vuole evidenziare che la chiave per abbattere questo muro di indifferenza e creare ponti di pace e di dialogo è la cultura, intesa come diffusione della consapevolezza che la nostra identità non si è formata attraverso l'esclusione del diverso ma, al contrario, è il retaggio di secoli di integrazione. In una realtà che si avvia a divenire sempre più multietnica e iperconnessa,nella società liquida,la scuola si pone come comunità performante per educare ,in modo autentico,alla cultura dell'accoglienza,contrastando le intolleranze, per costruire un futuro più equo, più solidale, più inclusivo, in cui la cultura sia la base sulla quale ricostruire un ideale comune di pace e cooperazione e in cui il Mediterraneo torni a essere il crocevia di scambi e relazioni paritarie, dove ogni porto che vi si affaccia sia, come ha scritto Umberto Saba, «una porta aperta ai sogni».L'auspicio deve essere quello di un «Mediterraneo delle culture» che affratella,unisce e non divide, con l'obiettivo di realizzare una ideale 'comunità culturale' basata sul dialogo, sulla condivisione delle conoscenze e delle opportunità e sulla ricerca del bene comune. Si ringraziano i veri protagonisti della manifestazione, gli alunni dell'Infanzia, della Primaria e della Secondaria di I grado che si sono preparati da mesi,ogni pomeriggio seguiti magistralmente dalla professoressa Filomena Stellino,con la sua grande capacità creativa ed organizzativa. Si ringraziano altresì,i genitori tutti che hanno affiancando i propri figli,con tanta pazienza, in questo lungo percorso di preparazione, realizzando personalmente tanti costumi in un vero laboratorio di sartoria. Si ringrazia anche la professoressa Maria Irene Imbrici, che nonostante sia in pensione,ha dimostrato il suo forte senso di appartenenza e di dedizione alla scuola,realizzando molti costumi dipinti a mano insieme alla professoressa Anna Mastrapasqua ed entrambe,con grande disponibilità e professionalità,hanno dedicato intere giornate alla realizzazione dei draghi del quadro cinese. E' stata una collaborazione sinergica di molti docenti, un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento diretto delle professoresse Chiara Di Nicoli,Anna Tamburrino,Caterina Pinnelli e dell'insegnante Gesù, nel laboratorio storico-artistico,della prof.ssa Napoletano,dell'Ins. Milena Metta,a livello espressivo ed organizzativo e di tutti i docenti dello staff dirigenziale,a cominciare dalla professoressa Grazia Palmieri e dalla capacità organizzativa dell'insegnante Maddalena Giaschi. Prezioso contributo da parte dei docenti Francesco Sisti e Altomare Acquaviva che hanno partecipato alla realizzazione del laboratorio strumentale e coreutico. L'Istituto Comprensivo "Bovio-Mazzini" di Canosa di Puglia(BT), sotto la guida della dirigente scolastica Grazia Di Nunno ha promosso un significativo percorso didattico di buone prassi a livello socio-culturale.
Il Mediterraneo, teatro del viaggio di Ulisse che spinto dall'anelito della conoscenza,è andato oltre le Colonne d'Ercole limite del mondo conoscibile, poiché,come recita il canto XXVI dell'Inferno di Dante Alighieri, "fatti non foste a viver come bruti,ma per seguir virtute e conoscenza" e Ulisse navigando nel Mediterraneo osserva:"vidi la Spagna fin nel Marocco …". Il Mediterraneo rappresenta la culla della nostra cultura e della nostra storia, ma anche lo spazio di contatto e scambio tra nord e sud del mondo per recuperare la dimensione della solidarietà e l'attitudine all'accoglienza. Il Mediterraneo quale crocevia di popoli e culture, il Mare Nostrum è diventato lo scrigno che ha accolto religioni e culture diverse di popoli stanziatisi nel corso di secoli e millenni lungo le sue sponde settentrionali, orientali e meridionali e che hanno contribuito alla nascita di una civiltà dalla ricchezza unica, che ha dato vita a numerose innovazioni tecnologiche, allo sviluppo della scrittura, dell'arte e del pensiero filosofico, all'attitudine per la conservazione della propria memoria storica che è presupposto fondamentale per la riflessione su sé stessi e per la crescita intellettuale e civile delle nazioni. Oggi,accoglie tanti migranti che sfidando il mare con bambini e neonati, lasciando alle spalle qualsiasi speranza di un futuro nella terra natale, perdendo ogni identità per abbandonarsi alle onde di questo Mediterraneo. Uno dei massimi storici del Novecento, Fernand Braudel, definiva il Mediterraneo come il «cuore del Vecchio Mondo», e sosteneva che «il Mediterraneo non si è mai rinchiuso nella propria storia, ma ne ha rapidamente superato i confini», tanto che «la caratteristica più evidente del destino del Mare Internum è l'essere inserito nel più vasto insieme di terre emerse del mondo», nell'insieme del «gigantesco continente unitario» euro-afro-asiatico: «un pianeta per sé stesso, dove tutto ha circolato precocemente», e ancora i «tre continenti saldati insieme» nei quali gli uomini hanno trovato «il grande scenario della loro storia universale» e dove «si sono compiuti gli scambi decisivi».
L'evento vuole evidenziare che la chiave per abbattere questo muro di indifferenza e creare ponti di pace e di dialogo è la cultura, intesa come diffusione della consapevolezza che la nostra identità non si è formata attraverso l'esclusione del diverso ma, al contrario, è il retaggio di secoli di integrazione. In una realtà che si avvia a divenire sempre più multietnica e iperconnessa,nella società liquida,la scuola si pone come comunità performante per educare ,in modo autentico,alla cultura dell'accoglienza,contrastando le intolleranze, per costruire un futuro più equo, più solidale, più inclusivo, in cui la cultura sia la base sulla quale ricostruire un ideale comune di pace e cooperazione e in cui il Mediterraneo torni a essere il crocevia di scambi e relazioni paritarie, dove ogni porto che vi si affaccia sia, come ha scritto Umberto Saba, «una porta aperta ai sogni».L'auspicio deve essere quello di un «Mediterraneo delle culture» che affratella,unisce e non divide, con l'obiettivo di realizzare una ideale 'comunità culturale' basata sul dialogo, sulla condivisione delle conoscenze e delle opportunità e sulla ricerca del bene comune. Si ringraziano i veri protagonisti della manifestazione, gli alunni dell'Infanzia, della Primaria e della Secondaria di I grado che si sono preparati da mesi,ogni pomeriggio seguiti magistralmente dalla professoressa Filomena Stellino,con la sua grande capacità creativa ed organizzativa. Si ringraziano altresì,i genitori tutti che hanno affiancando i propri figli,con tanta pazienza, in questo lungo percorso di preparazione, realizzando personalmente tanti costumi in un vero laboratorio di sartoria. Si ringrazia anche la professoressa Maria Irene Imbrici, che nonostante sia in pensione,ha dimostrato il suo forte senso di appartenenza e di dedizione alla scuola,realizzando molti costumi dipinti a mano insieme alla professoressa Anna Mastrapasqua ed entrambe,con grande disponibilità e professionalità,hanno dedicato intere giornate alla realizzazione dei draghi del quadro cinese. E' stata una collaborazione sinergica di molti docenti, un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento diretto delle professoresse Chiara Di Nicoli,Anna Tamburrino,Caterina Pinnelli e dell'insegnante Gesù, nel laboratorio storico-artistico,della prof.ssa Napoletano,dell'Ins. Milena Metta,a livello espressivo ed organizzativo e di tutti i docenti dello staff dirigenziale,a cominciare dalla professoressa Grazia Palmieri e dalla capacità organizzativa dell'insegnante Maddalena Giaschi. Prezioso contributo da parte dei docenti Francesco Sisti e Altomare Acquaviva che hanno partecipato alla realizzazione del laboratorio strumentale e coreutico. L'Istituto Comprensivo "Bovio-Mazzini" di Canosa di Puglia(BT), sotto la guida della dirigente scolastica Grazia Di Nunno ha promosso un significativo percorso didattico di buone prassi a livello socio-culturale.