Amministrazioni ed Enti
Il ministro Fitto ha incontrato Olivér Varhélyi, Commissario europeo per il Vicinato
Discusso sulle tematiche migratorie
Italia - giovedì 17 novembre 2022
17.13
Il Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR, onorevole Raffaele Fitto, ha incontrato oggi a Roma il Commissario europeo per il Vicinato e l'Allargamento Olivér Varhélyi. Il colloquio si è incentrato sul tema dell'allargamento con particolare riferimento ai Paesi dei Balcani Occidentali anche in vista del Vertice UE-Balcani occidentali in programma a Tirana il 6 dicembre prossimo. Fitto e Varhelyi hanno poi discusso delle tematiche migratorie insistendo sull'importanza della dimensione esterna dell'azione europea in questo settore e ribadendo l'importanza della collaborazione con i Paesi di origine e transito dei migranti. Nel corso del colloquio sono stati anche affrontati i temi del PNRR e della politica di coesione.
"L'autonomia differenziata è stata prevista dall'articolo 116 della Costituzione, anche nel tentativo di responsabilizzare sulla spesa e sui servizi le Regioni, e pertanto non può che essere realizzata all'interno di un preciso e puntuale percorso costituzionale, per questo sono prive di fondamento tutte le tesi che ipotizzano un iter che si ponga fuori dalla Costituzione tenuto conto che la stessa fa espresso riferimento al rispetto dei principi di riequilibrio territoriale previsti dall'articolo 119 della Costituzione. Così come sono prive di fondamento tutte quelle tesi che mirano a "spaventare" gli italiani paventando Regioni di serie A - dove ci saranno migliori servizi e più risorse a disposizione - e Regioni di serie B dove i cittadini saranno solo penalizzati. Intanto, perché la considerazione più facile e spontanea è: perché oggi, senza autonomia differenziata, non è così. Tutte le Regioni hanno gli stessi servizi e risorse a disposizione? E' evidente che le Regioni che sono più in difficoltà, quelle del Sud, non saranno lasciate indietro, ma dovranno essere messe nelle condizioni di raggiungere gli stessi livelli delle regioni del Nord. Per questo, evitando allarmismi e polemiche strumentali, il Governo non intende promuovere alcuna riforma senza averne valutato tutte le implicazioni e gli effetti che ne derivano. Il criterio cui il Governo intende ispirarsi per realizzare l'autonomia differenziata è quello di garantire, pur nel rafforzamento delle competenze e delle funzioni delle Regioni, i medesimi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull'intero territorio nazionale, eliminando le sperequazioni e mettendo in campo tutte le misure e le iniziative anche di carattere finanziario necessarie." Lo dichiara il ministro agli Affari Europei, Pnrr, Politiche di Coesione e Sud, onorevole Raffaele Fitto
"L'autonomia differenziata è stata prevista dall'articolo 116 della Costituzione, anche nel tentativo di responsabilizzare sulla spesa e sui servizi le Regioni, e pertanto non può che essere realizzata all'interno di un preciso e puntuale percorso costituzionale, per questo sono prive di fondamento tutte le tesi che ipotizzano un iter che si ponga fuori dalla Costituzione tenuto conto che la stessa fa espresso riferimento al rispetto dei principi di riequilibrio territoriale previsti dall'articolo 119 della Costituzione. Così come sono prive di fondamento tutte quelle tesi che mirano a "spaventare" gli italiani paventando Regioni di serie A - dove ci saranno migliori servizi e più risorse a disposizione - e Regioni di serie B dove i cittadini saranno solo penalizzati. Intanto, perché la considerazione più facile e spontanea è: perché oggi, senza autonomia differenziata, non è così. Tutte le Regioni hanno gli stessi servizi e risorse a disposizione? E' evidente che le Regioni che sono più in difficoltà, quelle del Sud, non saranno lasciate indietro, ma dovranno essere messe nelle condizioni di raggiungere gli stessi livelli delle regioni del Nord. Per questo, evitando allarmismi e polemiche strumentali, il Governo non intende promuovere alcuna riforma senza averne valutato tutte le implicazioni e gli effetti che ne derivano. Il criterio cui il Governo intende ispirarsi per realizzare l'autonomia differenziata è quello di garantire, pur nel rafforzamento delle competenze e delle funzioni delle Regioni, i medesimi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull'intero territorio nazionale, eliminando le sperequazioni e mettendo in campo tutte le misure e le iniziative anche di carattere finanziario necessarie." Lo dichiara il ministro agli Affari Europei, Pnrr, Politiche di Coesione e Sud, onorevole Raffaele Fitto