vicesindaco Pietro Basile
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Amministrazioni ed Enti

Il Piano Urbanistico Generale di Canosa, approvato all'unanimità dal Consiglio comunale

Secondo l'Ufficio tecnico del Comune di Canosa, i punti salienti del Pug

É tempo di Pug! Il Piano Urbanistico Generale di Canosa, approvato all'unanimità il 18 marzo scorso, da oggi, 18 aprile ha una reale efficacia: "ai sensi della legge urbanistica regionale n. 20 del 2001, infatti, il Pug acquista efficacia il giorno successivo alla pubblicazione sul Burp (nella fattispecie il n. 53/2014, ndr) avvenuta il 17 aprile – spiega il vicesindaco Pietro Basile, assessore all'Urbanistica e Lavori Pubblici -. "Durante l'iter partito nel 2007 e concluso con la Conferenza di Servizi dello scorso settembre, il Piano adottato (dicembre 2011), osservato (aprile 2012) ed inviato alla Regione (dicembre 2012) è decisamente cambiato. E d'altro canto le tali e tante prescrizioni regionali hanno investito così tanti aspetti che un netto distinguo fra il prima ed il dopo va fatto! A chi sbandiera presunte paternità rispondiamo che sarebbe stato facile per questa Amministrazione accogliere senza 'batter ciglio' le prescrizioni regionali. Certo le conseguenze le avrebbe pagato la Città, i canosini di oggi e di domani. Con decisione e responsabilità, l'Amministrazione La Salvia si è posta l'imperativo categorico: dare conferme e certezze, sfruttando la "diversità", che a ben vedere, è sinonimo di arricchimento!".

Secondo l'Ufficio tecnico del Comune di Canosa, i punti salienti del Pug da oggi vigente che la Regione aveva chiesto di rivedere sono:
  • Sovradimensionamento della nuova edilizia residenziale e produttiva
"La Regione, Settore Urbanistica e Paesaggio – dichiara Giuseppe Limongelli, dirigente del settore Urbanistica del Comune di Canosa -, rilevava un trend negativo nella crescita demografica, non accettando che oltre all'edificazione - confermata rispetto al PRG ma mai realizzata dal 2005 - potessero essere realizzati ulteriori 550.000 metri cubi (1370 alloggi da 120 mq). In Conferenza di Servizi, l'Amministrazione La Salvia ha operato sui due fronti, urbanistico e paesaggistico, confermando i diritti edificatori del Piano Regolatore Generale e del Piano di Fabbricazione e del risultato siamo soddisfatti! Le zone di espansione, nel Pug Contesti Urbani di Nuovo Impianto, sono state confermate, ma con procedure attuative più snelle. I 550 mila metri cubi in esubero sono stati ridotti a 32.800 (81 alloggi): un dovere nei riguardi della Città che l'Amministrazione comunale ha voluto affrontare accettando le sfide del futuro, senza consumo di suolo produttivo, puntando sulla qualità del costruito, sul nuovo, senza trascurare potenzialità e ricadute economiche degli interventi 'più minuti' di ristrutturazione dell'esistente, anche con l'applicazione del Protocollo ITACA, approvato con D.C.C. n. 10/2014.
Per le aree produttive, veniva richiesto un taglio netto delle superfici mettendo in discussione 210 ettari a fronte dei 110 ritenuti necessari.
L'Amministrazione La Salvia ha evidenziato che già con la definizione della "Variante Tufarelle" si era operata una riduzione, mettendo al riparo le zone produttive già pianificate (Loconia; Madonna di Costantinopoli; Colavecchia e san Giorgio). L'unica riduzione effettuata riguarda parte della ex Zona D1 - di fronte a Loconia - e tanto per evitare che i proprietari siano costretti a pagare tasse su suoli edificabili solo sulla carta".
  • Cavità sotterranee
"La Regione – prosegue Limongelli - riteneva insufficientemente la tutela prevista nel Pug e chiedeva una norma di tutela paesaggistica in ambito urbano. Tale norma, per l'Amministrazione La Salvia, avrebbe avuto risvolti lesivi sia per le volumetrie realizzabili che per le procedure autorizzatorie. Tanto più che le cavità sono già tutelate dal "Piano di Assetto Idrogeologico" dell'Autorità di Bacino della Puglia. Il ripensamento delle prescrizioni regionale su questo punto, è un elemento di grande soddisfazione per questa Amministrazione che ha operato nell'ottica della semplificazione, sin dal suo insediamento con l'attivazione di un tavolo tecnico sfociato nella legge regionale n. 19/2013 di delega di competenze del Comune".
  • Zone archeologiche
"La Regione – aggiunge il dirigente all'Urbanistica - richiedeva il parere sul Pug della Soprintendenza ai Beni Archeologici, oltre ad una maggiore tutela per le aree archeologiche e per le aree perimetrali di cuscinetto.
Innanzitutto è stato evidenziato che durante il procedimento di approvazione, Direzione Regionale e Soprintendenze sono state invitate, più volte, ad esprimersi sul Piano, ma sono risultate inspiegabilmente assenti. La Regione ha, infine, condiviso la scelta di tutela del Pug, in quanto oggettiva ed attenta a non costituire pregiudizi allo jus aedificandi, fonte per l'Ente di infiniti contenziosi che condannerebbero all'immobilismo".
  • Zone Agricole
"La Regione riscontrava un inspiegabile abbassamento del valore paesaggistico nelle zone agricole ed una riduzione di tutela che richiedeva di ristabilire – conclude Limongelli -. L'Amministrazione ha anche in questo caso lavorato su un doppio registro: accrescere vincoli e raddoppiare in numero autorizzazioni necessarie, avrebbe posto vincoli, spesso insormontabili, non tanto per la edificazione quanto per le attività agricole (espianti, conversioni colturali) in un territorio per il quale l'agricoltura rappresenta il comparto trainante l'economia".

"Il Pug ha, in questa fase di co-pianificazione, assunto un aspetto ed una forma più consoni alle reali esigenze della città
– dichiara il sindaco Ernesto La Salvia -, ben diversi dalle prerogative iniziali, garantendo diritti acquisiti ed operando con imparzialità rispetto alle prescrizioni regionali. Un ringraziamento va a tutti coloro che a vario titolo hanno lavorato alla redazione del Pug e un augurio alla Città per il futuro. Un invito va, infine, ai tecnici ed agli operatori del settore, perché contribuiscano sul campo a dare una svolta all'immobilismo che per lungo tempo, complice anche la crisi economica, ha bloccato la Città".
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