Eventi e cultura
Il pianto della Madonna nei riti del sud Italia
Consensi unanimi e lunghi applausi per il suggestivo concerto. Un susseguirsi di emozioni e performance artistiche
Canosa - martedì 26 marzo 2013
10.01
Consensi unanimi e lunghi applausi per il suggestivo concerto svoltosi domenica scorsa nella chiesa della parrocchia Beata Vergine del Carmelo di Canosa a Puglia(BT) che ha visto protagonisti indiscussi la musica ed il canto interpretati con grande forza e passione dal Coro Filarmonico "Enzo de Muro Lomanto" e dall'Orchestra "Nino Rota" sotto la magistrale direzione del M° Vitaliano Iannuzzi.
Il Coro Filarmonico "Enzo de Muro Lomanto" e l'Orchestra "Nino Rota", voci e strumenti in un dialogo di affinità musicale, in un mix struggente di melodie intonate e suoni all'unisono legati al tema conduttore del concerto "Il pianto della Madonna nei riti del sud Italia".
Il concerto seguito da un folto e attento pubblico è stato apprezzato per l'oculata scelta del repertorio proposto, variegato ed articolato, di immediato impatto emotivo, improntato al forte connubio tra musica e storia, tra verità e dolore, tra fede e devozione popolare molto intensa.
Per la prima volta in pubblico c'è stato il confronto tra la musica dello "Stabat Mater Dolorosa" di Antonio Lotti (Venezia 1667-1740) e l'Inno della Desolata di Domenico Iannuzzi (1862 – 1929), che hanno entrambi in comune il testo poetico di Jacopone da Todi(1233-1306).
Nel corso della serata sono stati eseguiti tra gli altri brani di: F.Haendel("Largo" per sola orchestra), J.S. Bach("Aria sulla quarta corda" per sola orchestra), A.Caccini ("Ave Maria" elaborazione corale ed orchestrale del M°Vitaliano Iannuzzi),
T. Albinoni("Adagio" per sola orchestra), G.Puccini(Crisantemi), V.Iannuzzi ("Padre Nostro" per coro ed orchestra).
Un susseguirsi di emozioni e performance artistiche come quella di Sabina De Corato, soprano di comprovata esperienza per la sua energica e duttile vocalità che ha riscosso ovazioni a scena aperta.
Nel suo intervento di rito il parroco Don Peppino Balice ha salutato i presenti, tra i quali il presidente della provincia Barletta Andria Trani Francesco Ventola, il presidente dell'Università della Terza Età di Canosa Donato Metta e Annamaria Fiore presidente della locale Pro Loco UNPLI, tutti i componenti dell'Orchestra da camera intitolata al compositore Nino Rota e del Coro Filarmonico che si è esibito a pochi passi dalla casa natale del celebre tenore canosino Enzo de Muro Lomanto.
In tredici anni di proficua attività la formazione corale canosina, composta da "dilettanti" del canto, ha tenuto diversi concerti significativi come quello del 2011 al Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma, nell'ambito delle manifestazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, organizzato e promosso dal Ministero per i Beni e Attività Culturali in collaborazione del Tavolo Nazionale per la Promozione della Musica Popolare ed Amatoriale per la rassegna "Comuni in Musica", importante vetrina tesa a valorizzare e divulgare la conoscenza del patrimonio musicale italiano.
Tutti entusiasti e commossi al termine del concerto che ha offerto momenti di riflessione e di partecipazione condivisa, di arricchimento e crescita culturale attraverso la musica quale mezzo di comunicazione per eccellenza tendente ad unire la comunità, soprattutto in questo periodo di criticità sociale.
Bartolo Carbone
Il Coro Filarmonico "Enzo de Muro Lomanto" e l'Orchestra "Nino Rota", voci e strumenti in un dialogo di affinità musicale, in un mix struggente di melodie intonate e suoni all'unisono legati al tema conduttore del concerto "Il pianto della Madonna nei riti del sud Italia".
Il concerto seguito da un folto e attento pubblico è stato apprezzato per l'oculata scelta del repertorio proposto, variegato ed articolato, di immediato impatto emotivo, improntato al forte connubio tra musica e storia, tra verità e dolore, tra fede e devozione popolare molto intensa.
Per la prima volta in pubblico c'è stato il confronto tra la musica dello "Stabat Mater Dolorosa" di Antonio Lotti (Venezia 1667-1740) e l'Inno della Desolata di Domenico Iannuzzi (1862 – 1929), che hanno entrambi in comune il testo poetico di Jacopone da Todi(1233-1306).
Nel corso della serata sono stati eseguiti tra gli altri brani di: F.Haendel("Largo" per sola orchestra), J.S. Bach("Aria sulla quarta corda" per sola orchestra), A.Caccini ("Ave Maria" elaborazione corale ed orchestrale del M°Vitaliano Iannuzzi),
T. Albinoni("Adagio" per sola orchestra), G.Puccini(Crisantemi), V.Iannuzzi ("Padre Nostro" per coro ed orchestra).
Un susseguirsi di emozioni e performance artistiche come quella di Sabina De Corato, soprano di comprovata esperienza per la sua energica e duttile vocalità che ha riscosso ovazioni a scena aperta.
Nel suo intervento di rito il parroco Don Peppino Balice ha salutato i presenti, tra i quali il presidente della provincia Barletta Andria Trani Francesco Ventola, il presidente dell'Università della Terza Età di Canosa Donato Metta e Annamaria Fiore presidente della locale Pro Loco UNPLI, tutti i componenti dell'Orchestra da camera intitolata al compositore Nino Rota e del Coro Filarmonico che si è esibito a pochi passi dalla casa natale del celebre tenore canosino Enzo de Muro Lomanto.
In tredici anni di proficua attività la formazione corale canosina, composta da "dilettanti" del canto, ha tenuto diversi concerti significativi come quello del 2011 al Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma, nell'ambito delle manifestazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, organizzato e promosso dal Ministero per i Beni e Attività Culturali in collaborazione del Tavolo Nazionale per la Promozione della Musica Popolare ed Amatoriale per la rassegna "Comuni in Musica", importante vetrina tesa a valorizzare e divulgare la conoscenza del patrimonio musicale italiano.
Tutti entusiasti e commossi al termine del concerto che ha offerto momenti di riflessione e di partecipazione condivisa, di arricchimento e crescita culturale attraverso la musica quale mezzo di comunicazione per eccellenza tendente ad unire la comunità, soprattutto in questo periodo di criticità sociale.
Bartolo Carbone