Politica
Il Presidente Ventola interviene su riordino delle province
Partecipazione in qualità di Vicepresidente dell’Upi Puglia. Siamo davanti ad un Decreto che aggira letteralmente la Costituzione
Canosa - venerdì 27 luglio 2012
10.06
Il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola, ha partecipato questa mattina a Bari, in qualità di Vicepresidente dell'Upi Puglia (assieme al Direttore Generale dell'Upi Puglia Michele D'Innella) alla Cabina di Regia convocata dall'Assessore all'Area Organizzazione e Riforma dell'Amministrazione della Regione Puglia, Marida Dentamaro.
All'ordine del giorno, le recenti disposizioni normative per il riordino delle Province.
«Ho avuto il piacere di rappresentare l'Upi Puglia in questa importantissima Cabina di Regia - ha affermato al termine dell'incontro il Presidente Ventola -. Ho presentato all'Assessore Dentamaro una richiesta formale affinchè venga quanto prima insediato il Consiglio delle Autonomie Locali, istituito con Legge Regionale n. 30 del 7 agosto 2006 ma mai insediatosi».
Come noto, nel decreto sul riordino delle Province, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 20 luglio, un ruolo di primaria importanza è rivestito proprio dai Consigli per le Autonomie Locali delle Regioni italiani: saranno proprio i Cal, infatti, a trasmettere le proposte finali al Governo, che provvederà all'effettiva riduzione delle Province promuovendo un nuovo atto legislativo che completerà la procedura.
«Il fatto che in Puglia il Cal non si sia mai insediato - ha proseguito Ventola - complica ulteriormente la situazione, che di suo è già parecchio ingarbugliata. Per questo, occorre come prima cosa che la Regione insedi al più presto il Consiglio delle Autonomie Locali».
Nel corso del suo intervento, inoltre, il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani e Vicepresidente dell'Upi Puglia ha esortato formalmente la Regione a presentare quanto prima un ricorso alla Corte Costituzionale contro il Decreto di riorganizzazione delle Province. «Siamo davanti ad un Decreto che aggira letteralmente la Costituzione, motivo per cui ritengo che il ricorso alla Corte Costituzionale sia quantomeno un atto dovuto ed inevitabile - ha spiegato Ventola -. Nell'odierna Cabina di Regia, ho inoltre fatto notare come il Decreto parli di riordino delle Province, non di soppressione. E comunque, prima di assumere qualunque tipo di decisione, andrebbero coinvolte ed ascoltate le comunità, i cittadini ed i relativi Consigli comunali. Basta con le decisioni prese dall'alto!».
Il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani ha poi concluso rilanciando una proposta ampiamente dibattuta negli ultimi tempi. «Si parla tanto di costi della politica ed enti da abolire - ha concluso Ventola -. Ma perché prima di tagliare le Province, sottraendo servizi ai cittadini, non si comincia col tagliare quei tanti enti intermedi inutili che proliferano nel nostro Paese? I componenti dei rispettivi Consigli di Amministrazione, tutti rigorosamente nominati e calati dall'alto, guadagnano fior di quattrini di soldi pubblici ed i cittadini non hanno neanche il piacere di conoscerli, né tantomeno di eleggerli. Potremmo cominciare a dare l'esempio dalla Puglia, che di questi enti è letteralmente stracolma, trasferendo le relative competenze a Province o Comuni».
All'ordine del giorno, le recenti disposizioni normative per il riordino delle Province.
«Ho avuto il piacere di rappresentare l'Upi Puglia in questa importantissima Cabina di Regia - ha affermato al termine dell'incontro il Presidente Ventola -. Ho presentato all'Assessore Dentamaro una richiesta formale affinchè venga quanto prima insediato il Consiglio delle Autonomie Locali, istituito con Legge Regionale n. 30 del 7 agosto 2006 ma mai insediatosi».
Come noto, nel decreto sul riordino delle Province, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 20 luglio, un ruolo di primaria importanza è rivestito proprio dai Consigli per le Autonomie Locali delle Regioni italiani: saranno proprio i Cal, infatti, a trasmettere le proposte finali al Governo, che provvederà all'effettiva riduzione delle Province promuovendo un nuovo atto legislativo che completerà la procedura.
«Il fatto che in Puglia il Cal non si sia mai insediato - ha proseguito Ventola - complica ulteriormente la situazione, che di suo è già parecchio ingarbugliata. Per questo, occorre come prima cosa che la Regione insedi al più presto il Consiglio delle Autonomie Locali».
Nel corso del suo intervento, inoltre, il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani e Vicepresidente dell'Upi Puglia ha esortato formalmente la Regione a presentare quanto prima un ricorso alla Corte Costituzionale contro il Decreto di riorganizzazione delle Province. «Siamo davanti ad un Decreto che aggira letteralmente la Costituzione, motivo per cui ritengo che il ricorso alla Corte Costituzionale sia quantomeno un atto dovuto ed inevitabile - ha spiegato Ventola -. Nell'odierna Cabina di Regia, ho inoltre fatto notare come il Decreto parli di riordino delle Province, non di soppressione. E comunque, prima di assumere qualunque tipo di decisione, andrebbero coinvolte ed ascoltate le comunità, i cittadini ed i relativi Consigli comunali. Basta con le decisioni prese dall'alto!».
Il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani ha poi concluso rilanciando una proposta ampiamente dibattuta negli ultimi tempi. «Si parla tanto di costi della politica ed enti da abolire - ha concluso Ventola -. Ma perché prima di tagliare le Province, sottraendo servizi ai cittadini, non si comincia col tagliare quei tanti enti intermedi inutili che proliferano nel nostro Paese? I componenti dei rispettivi Consigli di Amministrazione, tutti rigorosamente nominati e calati dall'alto, guadagnano fior di quattrini di soldi pubblici ed i cittadini non hanno neanche il piacere di conoscerli, né tantomeno di eleggerli. Potremmo cominciare a dare l'esempio dalla Puglia, che di questi enti è letteralmente stracolma, trasferendo le relative competenze a Province o Comuni».