Cronaca
Il discount chiude l'attività
L'intervento di Montaruli, presidente di Unimpresa BAT
Canosa - lunedì 28 dicembre 2015
9.12
«L'ennesimo episodio criminoso ai danni di un commerciante, a Canosa di Puglia, sottolinea l'elevatissimo grado di tensione che investe il territorio della provincia Barletta Andria Trani». Esordisce così il presidente di Unimpresa BAT, Savino Montaruli nel comunicato in merito al quarto attentato esplosivo nei confronti del discount in piazza Terme a Canosa che ha portato alla chiusura dello stesso, come espone un cartello scritto a mano. «Siamo certi, sicuri e convinti che anche per questo episodio le indagini stiano andando avanti senza sosta, - continua il presidente Montaruli - con tutto l'impegno e la professionalità dell'intelligence coordinata da dirigenti esperti e capaci ma se le bombe esplodono quando la gente attraversa le strade della città, in modo così sfacciato e dirompente allora bisogna andare oltre e andare oltre significa comprendere se ci siano le condizioni, tutte le condizioni per affrontare questa emergenza più volte sottolineata anche dai Questori che si sono succeduti nel tempo, dalla Magistratura e dalle Associazioni Antiracket. L'apertura di uno Sportello Fai, recentemente a Barletta, è la dimostrazione di quanto sia delicata la situazione in questo territorio. I sistemi di deterrenza come la videosorveglianza servono ma servono se si è in grado di arrivare un minuto prima che il fatto accada altrimenti non si potranno evitare, purtroppo, conseguenze anche peggiori che in taluni casi, come quello dell'omicidio del giovane professionista tranese, non servono ad evitare il peggio. Come Associazione di Imprese condividiamo il messaggio del Sindaco La Salvia alla collaborazione dei cittadini ma esprimiamo anche profondo rammarico per la mancata realizzazione di importanti Presidi di sicurezza come la Questura della provincia con una struttura organizzativa, con uomini e donne destinate alle fasi investigative, preventive e repressive e soprattutto con una sua capacità di fare da collante e da coordinamento fra tutte le Forze presenti sul territorio che spesso con difficoltà si trovano ad affrontare situazioni molto delicate e complesse pur continuando a farlo con dedizione ed impegno che vanno sottolineati. Si fa presto quindi a parlare di omertà e bisogna stare molto attenti perché si rischia di avere un effetto opposto se non si unisce a quell'appello anche un reale segnale di vicinanza ai problemi, ai tanti problemi dei cittadini. La parola magica è fiducia e questa si guadagna in tanti modi, anche con le buone prassi, con la presenza costante delle Istituzioni con la gente e tra la gente, con efficacia ed efficienza, e perché no, con una classe politica che sia meno litigiosa, meno protesa a salvaguardare le proprie posizioni di vantaggio e più presente nelle strade e nelle piazze, vicina alla gente, che abbia reale capacità di ascolto per dare le risposte attese, le tante risposte attese e spesso sinora disattese, anche in tema di Sicurezza».