Taxi sociale
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Politica

Il Taxi Sociale è fermo da mesi

Il disappunto del consigliere Petroni

Vita quotidiana molto più difficile per anziani e disabili che devono andare dal medico o a fare terapia o a trovare qualcuno o a lavorare. Anziani e disabili da mesi non hanno più la possibilità di andare in taxi, da mesi non possono più contare su questo servizio a compartecipazione degli anziani e che ha anche visto, di conseguenza, minori entrate. Ecco la fine che ha fatto il Taxi Sociale, da mesi fermo, sedotto ed abbandonato a sé prima nel parcheggio dei vigili urbani del Comune, poi all'interno del giardino degli Uffici delle Politiche sociali siti in Via Bovio, con il rischio anche del degrado del mezzo per il quale non sono state previste neanche somme per la sostituzione della batteria. Siamo all'assurdo!Non capisco perché l'amministrazione complica la vita di anziani e disabili in questo modo. Non di rado è, infatti, successo che questa amministrazione nell'individuare i servizi sociali rivolti alle persone anziane e disabili sia stata poco efficiente, ma anche a causa della scarsa considerazione delle reali necessità delle persone anziane e disabili, in fase di pianificazione dei servizi ha finito per negare servizi di vitale importanza, come il TAXI Sociale, un servizio che dava una buona autonomia a molte persone anziane e disabili, oggi sostituito con il niente.

Nei casi più fortunati, anziani e disabili si sono dovuti rivolgere a chi sta loro vicino oppure attingere ai loro risparmi per poter avere libertà di movimento; nei casi più sfortunati, l'organizzazione della vita quotidiana si è complicata con il forte rischio di isolamento sociale. Eravamo tutti speranzosi che il Taxi sociale avrebbe sopperito alle difficoltà motorie di persone meno abbienti per raggiungere "i centri ospedalieri, le strutture didattiche, educative, sanitarie, assistenziali, riabilitative, per l'effettuazione di visite mediche, analisi, cure riabilitative". Ed invece, tutto è andato in fumo. La procedura di affidamento, iniziata il 30/04/2014 si è conclusa miseramente il 31/10/2015. Perché l'amministrazione, erogatrice di servizi ai cittadini, a fronte di diritti sanciti, non è intervenuta nel proseguimento di questo servizio?Ai lettori la più logica delle risposte…

Sindaco La Salvia e Assessore Castrovilli, una buona amministrazione deve essere capace di generare reali processi di partecipazione dove le persone anziane e i disabili siano sempre più protagoniste e responsabili della propria vita e del proprio futuro, in quanto unici soggetti in grado di proporre soluzioni idonee ai loro bisogni, nel pieno rispetto delle norme vigenti. Mi auguro che la prossima amministrazione faccia in modo che i valori di responsabilità, di dignità, di solidarietà e di pari opportunità, tornino ad essere le fondamenta per la nostra Città che oggi è tutto, tranne che Civile.
Mariangela Petroni, consigliere di opposizione "Movimento "Direzione Italia" ex Conservatori e Riformisti"
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