Eventi e cultura
Il Tricolore di Reggio Emilia all’ANCRI Bat Canusium
La benedizione nella Cattedrale e poi l’ esposizione davanti ad Imbriani
Canosa - mercoledì 2 giugno 2021
23.49
Nel giorno della Festa della Repubblica, il primo Tricolore di Reggio Emilia è stato donato dal Cavaliere della Repubblica Bartolomeo Carbone all'ANCRI Bat Canusium, presieduta dal Cavaliere Cosimo Sciannamea, per contribuire alle conoscenze ed a promuovere gli studi sulla bandiera italiana "simbolo moderno di un popolo antico, ricco di cultura, tradizioni, di arte di nobiltà d'animo" rafforzando così il sentimento di unità ed identità nazionale soprattutto in questo periodo afflitto dalla pandemia. La storia riporta che il 7 gennaio 1797, a Reggio Emilia, il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decretò che "si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti". Verde, bianco e rosso, a bande verticali e di eguali dimensioni come sancito dal decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1946 che stabilì la foggia provvisoria della bandiera, confermata poi dall'Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 ed inserita nell'articolo 12 della Costituzione. Quest'oggi 2 giugno 2021, data importante per la Repubblica Italiana che ha celebrato i 75 anni della sua nascita, i rappresentanti dell'ANCRI Bat Canusium si sono recati nella Cattedrale San Sabino di Canosa di Puglia per la benedizione del primo tricolore che è stata effettuata da don Nicola Caputo, assistente spirituale dell'ANCRI. : "Questo vessillo, simbolo visibile della nostra Italia; fa che esso sia anche il segno concreto della Tua protezione. Assisti e proteggi tutti coloro che sotto questa bandiera compiono il servizio per l'osservanza delle patrie leggi, per la custodia dell'ordine, a garanzia della tranquilla convivenza di tutti i cittadini. Fa' che la nostra Patria, anche per la concordia operosa dei suoi figli, viva lunghi giorni di serenità e di pace".
Dopo la breve cerimonia religiosa nella Cattedrale di Canosa, tre Cavalieri al Merito della Repubblica dell'ANCRI BAT Canusium, Cosimo Sciannamea, Giuseppe Di Nunno e Bartolomeo Carbone si sono soffermati con il primo tricolore di Reggio Emilia davanti al monumento dedicato a Matteo Renato Imbriani, che con Giovanni Bovio fu Deputato Repubblicano nel Parlamento di fine '800. Il maestro Giuseppe Di Nunno (72 anni), che ha studiato il tricolore con la faretra, si è emozionato a reggere le radici della bella bandiera, tramandandola e consegnandola al nipotino di dieci anni Emanuele, giunto oggi dal Piemonte al Tavoliere delle Puglie. "Il nipotino compie gli anni nello stesso giorno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; - ha dichiarato il maestro Peppino Di Nunno - con le nuove generazioni si congiungono le mani dei nostri padri della Repubblica e del Tricolore: Ti saluto, Repubblica Italiana, non cosa. Ti immagino donna, donna eroica italiana in piedi. Sul tuo capo dalla bandiera pongo il serto di alloro, di onore, di gloria, di storia di libertà e di pace.Sento sulle mie spalle forti e fragili quell'antica faretra di sacco caprino, scrigno di lavoro del Popolo che diventa ruota dentata. Dalla faretra escono verso il cielo le frecce dei naviganti dell'aria dell'Aeronautica 'con coraggio verso le stelle', verso una sola stella che brilla nell'emblema repubblicano sul Torrino del Quirinale tra le dodici stelle d'Europa.Salute a Te Donna eroica Repubblica Italiana!""" La commozione ha preso il cuore dei presenti con il maestro Giuseppe Di Nunno sullo stesso monumento, "ara della Patria" del 1907 di Imbriani mentre ha fatto notare e leggere le lettere scalpellate sulla pietra marmorea in latino "REI PVBLICAE D." e dedicate alla Repubblica Italiana per i suoi 75 anni di storia, "fatta da tutti nessuno escluso non solo i grandi personaggi, ma anche le persone comuni, i cittadini onesti" sempre pronti a fare il proprio dovere da volontari.
Foto a cura di Savino Mazzarella
Dopo la breve cerimonia religiosa nella Cattedrale di Canosa, tre Cavalieri al Merito della Repubblica dell'ANCRI BAT Canusium, Cosimo Sciannamea, Giuseppe Di Nunno e Bartolomeo Carbone si sono soffermati con il primo tricolore di Reggio Emilia davanti al monumento dedicato a Matteo Renato Imbriani, che con Giovanni Bovio fu Deputato Repubblicano nel Parlamento di fine '800. Il maestro Giuseppe Di Nunno (72 anni), che ha studiato il tricolore con la faretra, si è emozionato a reggere le radici della bella bandiera, tramandandola e consegnandola al nipotino di dieci anni Emanuele, giunto oggi dal Piemonte al Tavoliere delle Puglie. "Il nipotino compie gli anni nello stesso giorno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; - ha dichiarato il maestro Peppino Di Nunno - con le nuove generazioni si congiungono le mani dei nostri padri della Repubblica e del Tricolore: Ti saluto, Repubblica Italiana, non cosa. Ti immagino donna, donna eroica italiana in piedi. Sul tuo capo dalla bandiera pongo il serto di alloro, di onore, di gloria, di storia di libertà e di pace.Sento sulle mie spalle forti e fragili quell'antica faretra di sacco caprino, scrigno di lavoro del Popolo che diventa ruota dentata. Dalla faretra escono verso il cielo le frecce dei naviganti dell'aria dell'Aeronautica 'con coraggio verso le stelle', verso una sola stella che brilla nell'emblema repubblicano sul Torrino del Quirinale tra le dodici stelle d'Europa.Salute a Te Donna eroica Repubblica Italiana!""" La commozione ha preso il cuore dei presenti con il maestro Giuseppe Di Nunno sullo stesso monumento, "ara della Patria" del 1907 di Imbriani mentre ha fatto notare e leggere le lettere scalpellate sulla pietra marmorea in latino "REI PVBLICAE D." e dedicate alla Repubblica Italiana per i suoi 75 anni di storia, "fatta da tutti nessuno escluso non solo i grandi personaggi, ma anche le persone comuni, i cittadini onesti" sempre pronti a fare il proprio dovere da volontari.
Foto a cura di Savino Mazzarella