Territorio
In anticipo fave e asparagi sui banchi
I cambiamenti climatici sconvolgono i cicli stagionali della natura
Italia - martedì 2 marzo 2021
15.44
I cambiamenti climatici sconvolgono i cicli stagionali della natura e la spesa degli italiani con l'arrivo sui banchi le primizie con un mese di anticipo per effetto di un inverno anomalo che ha mandato in tilt le colture, con la raccolta di zucchine e fragole nel Lazio già avviata, ma anche l'arrivo degli asparagi in Campania e delle fave in Sicilia molto prima del tradizionale appuntamento del primo maggio. E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica sugli effetti concreti dei cambiamenti climatici con un lungo anticipo di primavera. Nelle campagne laziali si trovano così – sottolinea la Coldiretti – anche gli agretti oltre agli asparagi, arrivati almeno quindici giorni prima del normale, mentre nel Napoletano e in Sicilia i piselli hanno accelerato di due settimane e sono pronti al consumo. In Calabria ci sono già cipollotti, carciofi e fragole come in Sardegna dove si raccolgono anche gli spinaci. Il caldo fuori stagione – sottolinea la Coldiretti – ha stravolto completamente i normali cicli colturali e di conseguenza anche le offerte stagionali presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell'anno.
Con il carrello degli italiani che al tempo del Covid è diventato sempre più green, come dimostra l'incremento dell'11% degli acquisti di frutta e dell'8,4% di quelli di verdura, secondo un'analisi Coldiretti su dati Ismea relativi ai primi 9 mesi del 2020, è allora importante fare attenzione a ciò che si compra e non cadere nell'inganno dei prodotti importati spacciati per Made in Italy. Coldiretti consiglia dunque di verificare sempre l'origine nazionale in etichetta che è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di campagna Amica dove i prodotti sono anche più freschi e durano di più. Se nei banchi del mercato di Campagna Amica di Roma gli agricoltori offrono anche asparagi e fragole – rileva la Coldiretti -, al mercato contadino di Napoli ci sono anche i fiori di zucca assieme alle zucchine, mentre al mercato di Campagna Amica di Catania è possibile acquistare fave e piselli e in quelli sardi di Sassari, Monserrato, Oristano e Nuoro le favette. Cipollotti carciofi e zucchine arricchiscono inoltre l'offerta dei mercati di campagna Amica calabresi, da Catanzaro a Cosenza, fino a Reggio Calabria ma i carciofi si trovano anche in quello di Campobasso, in Molise.
La natura è dunque in tilt e a macchia di leopardo lungo la Penisola dove si sono verificate anche fioriture anticipate di mandorli e peschi ma nei campi è fiorito pure il rosmarino e sono comparse già le margherite. Un clima pazzo che non aiuta certamente la programmazione colturale in campagna ma espone le piante anche al rischio di gelate nel caso di brusco abbassamento delle temperature con conseguente perdita delle produzioni e del lavoro di un intero anno. L'andamento anomalo di questo inverno conferma dunque – continua la Coldiretti – i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa. L'agricoltura – conclude la Coldiretti – è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali.
Con il carrello degli italiani che al tempo del Covid è diventato sempre più green, come dimostra l'incremento dell'11% degli acquisti di frutta e dell'8,4% di quelli di verdura, secondo un'analisi Coldiretti su dati Ismea relativi ai primi 9 mesi del 2020, è allora importante fare attenzione a ciò che si compra e non cadere nell'inganno dei prodotti importati spacciati per Made in Italy. Coldiretti consiglia dunque di verificare sempre l'origine nazionale in etichetta che è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di campagna Amica dove i prodotti sono anche più freschi e durano di più. Se nei banchi del mercato di Campagna Amica di Roma gli agricoltori offrono anche asparagi e fragole – rileva la Coldiretti -, al mercato contadino di Napoli ci sono anche i fiori di zucca assieme alle zucchine, mentre al mercato di Campagna Amica di Catania è possibile acquistare fave e piselli e in quelli sardi di Sassari, Monserrato, Oristano e Nuoro le favette. Cipollotti carciofi e zucchine arricchiscono inoltre l'offerta dei mercati di campagna Amica calabresi, da Catanzaro a Cosenza, fino a Reggio Calabria ma i carciofi si trovano anche in quello di Campobasso, in Molise.
La natura è dunque in tilt e a macchia di leopardo lungo la Penisola dove si sono verificate anche fioriture anticipate di mandorli e peschi ma nei campi è fiorito pure il rosmarino e sono comparse già le margherite. Un clima pazzo che non aiuta certamente la programmazione colturale in campagna ma espone le piante anche al rischio di gelate nel caso di brusco abbassamento delle temperature con conseguente perdita delle produzioni e del lavoro di un intero anno. L'andamento anomalo di questo inverno conferma dunque – continua la Coldiretti – i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa. L'agricoltura – conclude la Coldiretti – è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali.