Eventi e cultura
In "Bianco&Nero", i colori della verità
Il calendario 2017 della Comunità MigrantesLiberi
BAT - martedì 3 gennaio 2017
14.52
Un racconto di immagini che colgono l'amore, il lavoro, l'amicizia, il gioco, l'attesa e la preghiera di un gruppo di persone, che fanno del servizio all'altro il loro credo racchiuse nelle tavole del Calendario 2017 intitolato "Bianco&Nero". L'iniziativa editoriale è prom ossa dalla Comunità MigrantesLiberi - operante nella Città di Andria e territorio della Provincia Barletta Andria Trani, nell'ambito del Servizio di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) "Come.Te", presso la Casa di Accoglienza "Santa Croce-Rosario Livatino", bene confiscato alla criminalità -. L'ideazione spetta all'agenzia MediaE20 con fotografie di Sabino Liso e Raffaele Alicino mentre la grafica è di Giuseppe Rella, per un prodotto editoriale, che riflette la narrazione quotidiana di uomini e donne con relazioni umane sane e condivisione di valori sociali robusti. Un racconto di immagini sul crinale tagliente del bianco e del nero, che colgono l'amore, il lavoro, l'amicizia, il gioco, l'attesa e la preghiera di un gruppo di persone, che fanno del servizio all'altro/a il loro credo. La lente fotografica consente di mostrare la simultaneità del bianco e del nero, che non possono stemperarsi se volti, mani e cuori non si mescolano per la realizzazione di un pantone umano, dove saperi e costumi differenti possono originare un cambiamento antropico, sociale, sano e bello da vivere. L'obiettivo della Comunità MigrantesLiberi è toccare i tessuti sociali di questo tempo storico-culturale e contaminarli con i colori della verità che sono il bianco e il nero, con le gradazioni colorate, che ne scaturiscono per il riscatto di vite dimenticate, abusate e rifiutate. Nel lento scorrere dei giorni e dei mesi di questo nuovo anno 2017 l'invito a scorgere nel Kronos il Kairos, nel tempo sequenziale e cronologico il momento giusto e opportuno, bello e supremo. La distribuzione del calendario avverrà tramite gli operatori delle case di accoglienza rappresentati nelle immagini,
Don Geremia Acri
Don Geremia Acri