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In memoria del Venerabile Padre Antonio Maria Losito
Padre Serafino Fiore ha concelebrato la santa messa
Canosa - giovedì 16 dicembre 2021
23.52
In molti della comunità canosina hanno partecipato alla S. Messa, presieduta dal Molto Reverendo Padre Serafino Fiore C.Ss.R (Superiore della Provincia Redentorista Napoletana) e concelebrata insieme ai parroci di Canosa, tra i quali Don Felice Bacco e Don Mario Porro, ed i diaconi e gli accoliti . La cerimonia religiosa si è svolta stasera nella Chiesa Concattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia(BT) per celebrare il 183º Anniversario della Nascita e del Battesimo del Venerabile Padre Antonio Maria Losito C.Ss.R. Al termine è stata recitata la preghiera di canonizzazione con omaggio floreale presso la tomba del Venerabile Padre Antonio Maria Losito, dal popolo chiamato "il Padre Santo", un sacerdote che seppe essere guida spirituale di grandi figure della Chiesa del suo tempo. La celebrazione ha offerto momenti di preghiera e riflessione sul battesimo che ha deposto in ognuno il seme della santità. E' stato ringraziato il Signore tramite l'Eucarestia, per aver suscitato nella Chiesa una figura così esemplare di santità e chiesta la piena glorificazione del suo Servo il Venerabile Padre Antonio Maria Losito( nato 16 dicembre 1838 a Canosa di Puglia - deceduto a Pagani il 18 luglio 1917). La sua geniale personalità, sia come Missionario Redentorista sia come restauratore della sua Congregazione emerge dalle testimonianze dei suoi contemporanei.
Il religioso pugliese fu un santo subito convincente da vivente e dopo la sua morte. Per il lungo apostolato esercitato in parte nella sua città natale, dove profuse tutto l'ardore missionario oltre a prestarsi quale restauratore dei monumenti sacri cittadini, si meritò l'appellativo di "Apostolo di Canosa". Stabilì come programma di vita "l'imitazione di Cristo". Attento nella formazione del giovane religioso si adoperò con l'impegno e l'entusiasmo di un padre per infondere nei giovani lo spirito del Fondatore, S. Alfonso: l'amore per la vita Redentorista, lo zelo per le missioni popolari. La fama di santità che ha accompagnato la sua memoria fino al novecento, ha spinto la Postulazione redentorista ad iniziare, nel 1938 e nel 1989, il processo di canonizzazione che è tuttora in corso. La sua vita anche se lontana nel tempo, conserva ancora oggi una particolare attualità nell'aderenza radicale al vangelo che la caratterizza. Sue note distintive furono la povertà, vissuta ed accolta come stile di vita, l'umiltà e la semplicità che espresse vivendo la vita di tutti, non proponendosi a nessuno, neppure ai suoi confratelli di cui fu solo per alcuni anni superiore provinciale, scegliendo per sé soltanto l'esercizio di quella carità che divenne per lui ideale fatto vita.
Foto a cura di Savino Mazzarella
riproduzione@riservata
Il religioso pugliese fu un santo subito convincente da vivente e dopo la sua morte. Per il lungo apostolato esercitato in parte nella sua città natale, dove profuse tutto l'ardore missionario oltre a prestarsi quale restauratore dei monumenti sacri cittadini, si meritò l'appellativo di "Apostolo di Canosa". Stabilì come programma di vita "l'imitazione di Cristo". Attento nella formazione del giovane religioso si adoperò con l'impegno e l'entusiasmo di un padre per infondere nei giovani lo spirito del Fondatore, S. Alfonso: l'amore per la vita Redentorista, lo zelo per le missioni popolari. La fama di santità che ha accompagnato la sua memoria fino al novecento, ha spinto la Postulazione redentorista ad iniziare, nel 1938 e nel 1989, il processo di canonizzazione che è tuttora in corso. La sua vita anche se lontana nel tempo, conserva ancora oggi una particolare attualità nell'aderenza radicale al vangelo che la caratterizza. Sue note distintive furono la povertà, vissuta ed accolta come stile di vita, l'umiltà e la semplicità che espresse vivendo la vita di tutti, non proponendosi a nessuno, neppure ai suoi confratelli di cui fu solo per alcuni anni superiore provinciale, scegliendo per sé soltanto l'esercizio di quella carità che divenne per lui ideale fatto vita.
Foto a cura di Savino Mazzarella
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