Storia
In memoria delle vittime del sisma dell’Irpinia con l’affetto della preghiera
La nota di Don Carmine Catalano, parroco delle Parrocchie del Centro Storico di Canosa di Puglia
Canosa - venerdì 22 novembre 2024
22.30
Il 23 novembre 2024 ricorre il 44.mo anniversario del terremoto dell'Irpinia che ha anche colpito «la nostra città, in particolare la zona del centro storico di Canosa di Puglia.» – Scrive in una nota Don Carmine Catalano, parroco delle Parrocchie del Centro Storico di Canosa di Puglia, - «mentre ricordiamo con l'affetto della preghiera coloro che morirono, constatiamo che quel tragico evento costituì l'inizio dell'abbandono della zona, che ne porta ancora oggi le ferite. Questo anniversario sia per tutta la cittadinanza un monito nell'assumere la consapevolezza che per un pieno recupero e per una giusta valorizzazione è necessario – conclude il parroco- il coinvolgimento di tutti coloro che vi abitano e delle istituzioni.» Il terremoto di magnitudo 6.9 (10° della Scala Mercalli) devastò l'Irpinia, la Basilicata, una parte della Puglia, compresa Canosa, facendo registrare la morte di 3.000 persone, e quasi 300.000 sfollati. Le fonti riportano che in occasione del sisma, la faglia è emersa in superficie per una lunghezza di circa 40 km e dislocazioni fino a circa un metro. La notte 23 novembre 1980 segnò una frattura temporale che «divise mille biografie, mille storie, mille luoghi» tra tutto ciò che era «prima del terremoto» e tutto ciò che sarebbe stato «dopo il terremoto»: altro ritornello nel repertorio della memoria collettiva duramente provata dal dolore e dalle distruzioni del sisma.