Eventi e cultura
In memoria di Paolo Borsellino e gli agenti della scorta
Commemorazione in silenzio del Rotaract Club Canosa
Canosa - mercoledì 21 luglio 2021
22.57
Sono trascorsi 29 anni dalla strage di via D'Amelio a Palermo, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina, In occasione della 29esima commemorazione della morte di Paolo Borsellino, il Rotaract Club Canosa di Puglia si è riunito, lo scorso 19 luglio, per celebrarlo deponendo un mazzo di fiori, come di consueto. «Quest'anno invece di prestarci nei pressi della targa per esprimere le nostre emozioni e riflettere sull'accaduto, abbiamo preferito commemorare e ricordare nell'assoluto silenzio».. Ha dichiarato Mauro Robbe il presidente del Rotaract Club Canosa di Puglia a margine della deposizione dei fiori in Via Paolo Borsellino e Piazza Emanuela Loi a Canosa di Puglia nel 29° Anniversario della strage di Via D'Amelio che ha «segnato così profondamente la storia repubblicana, suscita tuttora una immutata commozione, e insieme rinnova la consapevolezza della necessità dell'impegno comune per sradicare le mafie, per contrastare l'illegalità, per spezzare connivenze e complicità che favoriscono la presenza criminale.» Nella dichiarazione rilasciata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Paolo Borsellino, e come lui Giovanni Falcone, sapevano bene che la lotta alla mafia richiede una forte collaborazione tra Istituzioni e società. Per questo si sono spesi con ogni energia. Da magistrati hanno espresso altissime qualità professionali. Hanno intrapreso strade nuove, più efficaci, nelle indagini e nei processi. Hanno testimoniato, da uomini dello Stato, come le mafie possono essere sconfitte, hanno dimostrato che la loro organizzazione, i loro piani possono essere svelati e che i loro capi e i loro sicari possono essere assicurati alla giustizia. Per questo sono stati uccisi. Non si sono mai rassegnati e si sono battuti per la dignità della nostra vita civile. Sono stati e saranno sempre un esempio per i cittadini e per i giovani. Tanti importanti risultati nella lotta alle mafie si sono ottenuti negli anni grazie al lavoro di Borsellino e Falcone. La Repubblica è vicina ai familiari di Borsellino e ai familiari dei servitori dello Stato, la cui vita è stata crudelmente spezzata per colpire le libertà di tutti. Onorare quei sacrifici, promuovendo la legalità e la civiltà, è un dovere morale che avvertiamo nelle nostre coscienze».