Territorio
In Puglia è partita la campagna europea a sostegno della Dichiarazione VITÆVINO
A sostegno del riconoscimento del consumo responsabile e moderato di vino nell'ambito di uno stile di vita sano ed equilibrato.
Puglia - sabato 5 ottobre 2024
15.23
Ha preso il via anche in Puglia la campagna europea a sostegno della Dichiarazione VITÆVINO, promossa a livello continentale dalle organizzazioni del settore vitivinicolo Comité Européen des Entreprises Vins (CEEV), Confédération Européenne des Vignerons Indépendants (CEVI), COPA-COGECA e European Federation of Origin Wines (EFOW) e in Italia, tra gli altri, da Coldiretti. A lanciare la raccolta firme a Bari è Coldiretti Puglia, in occasione della Festa della Vendemmia al mercato regionale dei contadini di Campagna Amica alla Fiera del Levante, dove bambini e adulti hanno potuto assistere alla pigiatura dell'uva in diretta, oltre a percorsi guidati e degustazioni. La Dichiarazione VITÆVINO è un'iniziativa europea a sostegno del riconoscimento del consumo responsabile e moderato di vino nell'ambito di uno stile di vita sano ed equilibrato. La campagna a sostegno della Dichiarazione è dedicata in particolare alla difesa della millenaria cultura del vino e del suo ruolo nella promozione della convivialità ed è sottoscrivibile da oggi collegandosi al sito web dedicato.
L'iniziativa punta a difendere il settore vinicolo in un contesto in cui si manifestano crescenti pressioni di movimenti neo proibizionisti a livello mondiale. La Dichiarazione è stata concepita per contrastare la crescente stigmatizzazione del consumo del vino, spesso guidata da dati scientifici incompleti o distorti, che non riescono a distinguere tra abuso di alcol e consumo moderato di vino. Una pressione che ha portato in alcuni casi alla formulazione di normative inique e unilaterali che minacciano la sostenibilità delle comunità rurali in cui operano i produttori di vino e quindi dell'intero settore vitivinicolo.
Il vino è molto più di una semplice bevanda, è simbolo della tradizione e della cultura millenaria dell'Europa, ricopre un profondo ruolo antropologico e storico nella formazione delle società. Da sempre legato alla convivialità, rappresenta un elemento fondante del patrimonio culturale e contribuisce in modo determinante all'economia rurale europea.
La produzione pugliese dovrebbe attestarsi intorno ai 9 milioni di ettolitri, in forte recupero dopo il crollo del 37% nel 2023 quando sono stati prodotti scarsi 6,9 milioni di ettolitri rispetto all'anno prima, ma comunque in calo nel 2024 di circa il 15% rispetto alle medie storiche. Sono 38 i vini DOP e IGP che posizionano la Puglia e il Vigneto Puglia al quinto posto in Italia per prodotti certificati con un valore di 631 milioni di euro (93,1% del paniere IG del Paese).
L'obiettivo è sensibilizzare i cittadini contro i tentativi in atto di demonizzazione di un prodotto che fa parte a pieno titolo della Dieta mediterranea considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti a partire dal bicchiere di rosso o di bianco ai pasti i cui effetti benefici sono stati raccontati nel corso dei secoli. Se gli italiani continuano a far segnare record di longevità rispetto agli altri popoli un motivo ci sarà. Il rischio paradossale di alcune politiche europee, come il tentativo di apporre sulle bottiglie delle etichette allarmistiche adottato in Irlanda, è – conclude Coldiretti – quello di trovare gli scaffali vino "bollato" con scritte terroristiche accanto a cibi e bevande ultraprocessate, che non hanno niente di naturale, ma che magari vantano bollini verdi e claim positivi, nonostante gli ormai sempre più evidenti e riconosciuti effetti dannosi sulla salute.
L'iniziativa punta a difendere il settore vinicolo in un contesto in cui si manifestano crescenti pressioni di movimenti neo proibizionisti a livello mondiale. La Dichiarazione è stata concepita per contrastare la crescente stigmatizzazione del consumo del vino, spesso guidata da dati scientifici incompleti o distorti, che non riescono a distinguere tra abuso di alcol e consumo moderato di vino. Una pressione che ha portato in alcuni casi alla formulazione di normative inique e unilaterali che minacciano la sostenibilità delle comunità rurali in cui operano i produttori di vino e quindi dell'intero settore vitivinicolo.
Il vino è molto più di una semplice bevanda, è simbolo della tradizione e della cultura millenaria dell'Europa, ricopre un profondo ruolo antropologico e storico nella formazione delle società. Da sempre legato alla convivialità, rappresenta un elemento fondante del patrimonio culturale e contribuisce in modo determinante all'economia rurale europea.
La produzione pugliese dovrebbe attestarsi intorno ai 9 milioni di ettolitri, in forte recupero dopo il crollo del 37% nel 2023 quando sono stati prodotti scarsi 6,9 milioni di ettolitri rispetto all'anno prima, ma comunque in calo nel 2024 di circa il 15% rispetto alle medie storiche. Sono 38 i vini DOP e IGP che posizionano la Puglia e il Vigneto Puglia al quinto posto in Italia per prodotti certificati con un valore di 631 milioni di euro (93,1% del paniere IG del Paese).
L'obiettivo è sensibilizzare i cittadini contro i tentativi in atto di demonizzazione di un prodotto che fa parte a pieno titolo della Dieta mediterranea considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti a partire dal bicchiere di rosso o di bianco ai pasti i cui effetti benefici sono stati raccontati nel corso dei secoli. Se gli italiani continuano a far segnare record di longevità rispetto agli altri popoli un motivo ci sarà. Il rischio paradossale di alcune politiche europee, come il tentativo di apporre sulle bottiglie delle etichette allarmistiche adottato in Irlanda, è – conclude Coldiretti – quello di trovare gli scaffali vino "bollato" con scritte terroristiche accanto a cibi e bevande ultraprocessate, che non hanno niente di naturale, ma che magari vantano bollini verdi e claim positivi, nonostante gli ormai sempre più evidenti e riconosciuti effetti dannosi sulla salute.