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L'Amministrazione La Salvia risponde alla lettera dei capigruppo di minoranza in merito all'ospedale
Torniamo a interessarci delle persone, lasciando perdere la maldicenza. I cittadini avranno i numeri per giudicare e non solo fumo negli occhi
Canosa - giovedì 16 agosto 2012
10.33
L'Amministrazione La Salvia risponde alla lettera dei capigruppo di minoranza in merito al locale ospedale
"Sono tanti i problemi lasciati sul tavolo dalla trascorsa Amministrazione comunale rappresentata da Francesco Ventola- ha detto il sindaco Ernesto La Salvia- : la questione dell'accorpamento degli istituti scolastici, il destino del locale ospedale, la radicata disoccupazione e il malvezzo della disinformazione. Apprendiamo dalle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno del 14 agosto che sarebbe stata negata una seduta monotematica del Consiglio comunale, richiesta dai rappresentanti della minoranza".
"I capigruppo - ha proseguito il primo cittadino - sono stati convocati dal Presidente del Consiglio, Pasquale Di Fazio, in due occasioni per onorare la richiesta di Consiglio comunale monotematico sulle sorti dell'ospedale di Canosa, già calendarizzato per il giorno 11 agosto. Ai due incontri hanno partecipato i Consiglieri capigruppo Petroni, Di Nunno, Matarrese, oltre a quelli di maggioranza. Come da Regolamento Comunale, espressione della legalità e validità della vita democratica del Comune, è stato richiesto di produrre un ordine del giorno. Il Consigliere Matarrese, confermata la personale valutazione dalla Dott.ssa Petroni e dal Sig. Di Nunno, riferiva di non voler presentare alcuna richiesta, ritenendo sufficiente la formulazione di un'informativa e, di fatto, annullando il già previsto Consiglio comunale. Quanto riferito è riscontrabile nei verbali degli incontri, firmati, per condivisione, anche dai citati Consiglieri, ed è a disposizione, in quanto atto pubblico, di qualsiasi persona ne faccia richiesta".
"Ci lascia perplessi, poi, l'ossimoro "silenzio assordante", poiché scopriamo l'ipoacusia del Presidente della Provincia, presente nel corso degli incontri istituzionali avuti presso la Commissione Regionale Sanità. Evidentemente il Presidente Ventola non è a conoscenza dei contenuti della mia proposta, alternativa alle indicazioni del Piano di Riordino Ospedaliero e fortemente contraria ed argomentata, e coniugante sia le necessità dei tagli che l'adeguamento a nuove necessità riabilitative. Ad onor di cronaca, Francesco Ventola, nelle occasioni citate, era presente ed era seduto accanto al Consigliere Regionale Marmo durante l'audizione del Sindaco di Canosa e accanto al primo cittadino di Bisceglie, Spina, durante la Conferenza dei Sindaci, alla quale era stato invitato per ascoltare la relazione del Direttore Generale dell'Asl BAT, Gorgoni".
"Inoltre, se il formalismo coincide con l'applicazione della norma, ci onoriamo di aver fissato con immediatezza la data del Consiglio comunale e la convocazione dei capigruppo. Se poi i Consiglieri capigruppo richiedenti ci hanno ripensato, siamo comunque attenti alle decisioni, anche se instabili, di tutti i rappresentanti della cittadinanza. E ancora, siamo in attesa della presentazione di una formale interrogazione (altro che interesse…)".
"Infine, la scorsa domenica, la Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato una mia dichiarazione, con la quale ho chiesto ufficialmente le dimissioni dell'assessore regionale alla Salute, Attolini e del Direttore Generale dell'ASL BAT Gorgoni- ha ribadito il primo cittadino - , con le motivazioni che ho illustrato. Come dimostrano i fatti - ha continuato - , "un dipendente dell'ASL BAT, rappresentante locale" coraggiosamente ha chiesto le dimissioni di Gorgoni e Attolini. Nel frattempo, siamo ancora alla ricerca degli atti formali prodotti negli ultimi quattro anni sullo stesso argomento da chi ci ha preceduto".
"Insolenti- ha aggiunto - sono coloro che, attraverso le bugie, ritenendo che i cittadini non siano in grado di intendere e di volere, pretendono di creare consenso. Dopo dieci anni costoro lo hanno perso e non per brogli elettorali ma per volontà del popolo. Se è "difficile", a loro dire, fare un bilancio di dieci anni, è arrogante pensare di poter pontificare su sessanta giorni di Amministrazione. Infine, il bilancio vedrà nei prossimi giorni la pubblicazione delle fatture di spesa della magnanima gestione trascorsa: almeno, così facendo, i cittadini avranno i numeri per giudicare e non solo fumo negli occhi. La campagna elettorale è terminata. Il confronto è indispensabile, ma deve svolgersi in base ai fatti. Torniamo a interessarci delle persone, lasciando perdere la maldicenza da bottega. Per questa ragione ci hanno chiesto di amministrare la città".
Francesca Lombardi
ufficio stampa
"Sono tanti i problemi lasciati sul tavolo dalla trascorsa Amministrazione comunale rappresentata da Francesco Ventola- ha detto il sindaco Ernesto La Salvia- : la questione dell'accorpamento degli istituti scolastici, il destino del locale ospedale, la radicata disoccupazione e il malvezzo della disinformazione. Apprendiamo dalle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno del 14 agosto che sarebbe stata negata una seduta monotematica del Consiglio comunale, richiesta dai rappresentanti della minoranza".
"I capigruppo - ha proseguito il primo cittadino - sono stati convocati dal Presidente del Consiglio, Pasquale Di Fazio, in due occasioni per onorare la richiesta di Consiglio comunale monotematico sulle sorti dell'ospedale di Canosa, già calendarizzato per il giorno 11 agosto. Ai due incontri hanno partecipato i Consiglieri capigruppo Petroni, Di Nunno, Matarrese, oltre a quelli di maggioranza. Come da Regolamento Comunale, espressione della legalità e validità della vita democratica del Comune, è stato richiesto di produrre un ordine del giorno. Il Consigliere Matarrese, confermata la personale valutazione dalla Dott.ssa Petroni e dal Sig. Di Nunno, riferiva di non voler presentare alcuna richiesta, ritenendo sufficiente la formulazione di un'informativa e, di fatto, annullando il già previsto Consiglio comunale. Quanto riferito è riscontrabile nei verbali degli incontri, firmati, per condivisione, anche dai citati Consiglieri, ed è a disposizione, in quanto atto pubblico, di qualsiasi persona ne faccia richiesta".
"Ci lascia perplessi, poi, l'ossimoro "silenzio assordante", poiché scopriamo l'ipoacusia del Presidente della Provincia, presente nel corso degli incontri istituzionali avuti presso la Commissione Regionale Sanità. Evidentemente il Presidente Ventola non è a conoscenza dei contenuti della mia proposta, alternativa alle indicazioni del Piano di Riordino Ospedaliero e fortemente contraria ed argomentata, e coniugante sia le necessità dei tagli che l'adeguamento a nuove necessità riabilitative. Ad onor di cronaca, Francesco Ventola, nelle occasioni citate, era presente ed era seduto accanto al Consigliere Regionale Marmo durante l'audizione del Sindaco di Canosa e accanto al primo cittadino di Bisceglie, Spina, durante la Conferenza dei Sindaci, alla quale era stato invitato per ascoltare la relazione del Direttore Generale dell'Asl BAT, Gorgoni".
"Inoltre, se il formalismo coincide con l'applicazione della norma, ci onoriamo di aver fissato con immediatezza la data del Consiglio comunale e la convocazione dei capigruppo. Se poi i Consiglieri capigruppo richiedenti ci hanno ripensato, siamo comunque attenti alle decisioni, anche se instabili, di tutti i rappresentanti della cittadinanza. E ancora, siamo in attesa della presentazione di una formale interrogazione (altro che interesse…)".
"Infine, la scorsa domenica, la Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato una mia dichiarazione, con la quale ho chiesto ufficialmente le dimissioni dell'assessore regionale alla Salute, Attolini e del Direttore Generale dell'ASL BAT Gorgoni- ha ribadito il primo cittadino - , con le motivazioni che ho illustrato. Come dimostrano i fatti - ha continuato - , "un dipendente dell'ASL BAT, rappresentante locale" coraggiosamente ha chiesto le dimissioni di Gorgoni e Attolini. Nel frattempo, siamo ancora alla ricerca degli atti formali prodotti negli ultimi quattro anni sullo stesso argomento da chi ci ha preceduto".
"Insolenti- ha aggiunto - sono coloro che, attraverso le bugie, ritenendo che i cittadini non siano in grado di intendere e di volere, pretendono di creare consenso. Dopo dieci anni costoro lo hanno perso e non per brogli elettorali ma per volontà del popolo. Se è "difficile", a loro dire, fare un bilancio di dieci anni, è arrogante pensare di poter pontificare su sessanta giorni di Amministrazione. Infine, il bilancio vedrà nei prossimi giorni la pubblicazione delle fatture di spesa della magnanima gestione trascorsa: almeno, così facendo, i cittadini avranno i numeri per giudicare e non solo fumo negli occhi. La campagna elettorale è terminata. Il confronto è indispensabile, ma deve svolgersi in base ai fatti. Torniamo a interessarci delle persone, lasciando perdere la maldicenza da bottega. Per questa ragione ci hanno chiesto di amministrare la città".
Francesca Lombardi
ufficio stampa