Appuntamenti
L’artista Sergio Rubini espone a Barletta
Inaugurazione della mostra il 14 agosto
Canosa - martedì 12 agosto 2014
14.29
Un'altra location di rilievo ospiterà le opere dell'artista canosino Sergio Rubini che saranno presentate dal 14 al 31 agosto, in occasione della personale di scultura "Pente Silente" organizzata a Barletta(BT) nell'accogliente Bastione Santa Maria del Castello Federiciano dell'XI secolo. Lo scorso inverno lo scultore Rubini ha esposto nel Palazzo Malvezzi de' Medici di Bologna nell'ambito della mostra "Impronte di Donna. Visioni tattili al femminile" dedicata alle donne, dalle figure della mitologia greca alla donna contemporanea, sognatrici e romantiche, ma al tempo stesso forti nell'animo, che lottano e si impegnano quotidianamente. A inizio estate ha portato in mostra i suoi lavori scultorei nell'Orto dell'Arte di Anacapri, tuttora presenti, per il "Progetto Capri Clou" firmato da Federico Guiscardo destinato ad arricchire ed impreziosire il giardino naturale della famosa isola del Golfo di Napoli. Alla vigilia di Ferragosto sarà inaugurata nella Città della Disfida la mostra di scultura dell'artista Sergio Rubini intitolata "Pente Silente", che già si annuncia interessante visti i patrocini della Provincia Barletta Andria Trani, del Comune di Barletta e dell'Associazione Officina della Storia di Trani e l'autorevole critica della curatrice Eleonora Zaccaria.
"""Il mito della Regina Pentesilea e delle Amazzoni rivive nelle sculture di Sergio Rubini. – come ha dichiarato la curatrice Eleonora Zaccaria nella presentazione della mostra - Guardando le sculture di Rubini, la cosa che colpisce subito è la "terrosità" della materia che rievoca mondi arcaici in cui la creta era la "terra madre" da cui tutto poteva prendere forma. Rubini dona l'Anima alle sue opere e quest'Anima racconta subito una storia antica eppure attuale che può arrivare al cuore di tutti. Le sue donne, come le Amazzoni, sono mutilate, non hanno braccia per abbracciare e mani per toccare. La loro espressione esprime il dramma a cui sono condannate e lo mettono in scena usando un linguaggio duro ed immediato che comunica una condizione di dolore ed impotenza che la flessuosa sensualità, piuttosto che celare, sottolinea in maniera drammatica. Sono donne imbrigliate, legate,immobilizzate, quasi mummificate, in fasce e nastri…""" - e nella conclusione la stessa ha evidenziato il significato delle sculture realizzate dall'artista canosino - """E' chiaro l'intento, anche sociale, dello scultore di voler dare forma ai conflitti sia interiori che esteriori cui, ogni giorno, vanno incontro le donne contemporanee. Donne dall'animo colmo di sentimenti intricati e desideri celati, sognatrici romantiche ma forti che lottano e si impegnano per apportare un valore aggiunto alla nostra società. In fondo Rubini è un testimone del tempo e il suo è un racconto antico eppure inesorabilmente attuale."""
Appuntamento da non perdere il 14 agosto, alle ore 18,00, per l'inaugurazione a Barletta(BT) della mostra di scultura "Pente Silente" di Sergio Rubini, che sarà visitabile fino al 31 agosto, dal martedì alla domenica e dalle ore 10,00 alle 20,00, ingresso libero. Un'opportunità culturale, per conoscere da vicino Sergio Rubini(35 anni), figlio d'arte di terza generazione nel settore ceramico, impegnato tra Canosa di Puglia(BT) e Firenze attraverso le fattive collaborazioni con una fonderia artistica di Firenze, come modellatore, formatore, fonditore e rifinitura di bronzi, dopo aver conseguito il diploma di Scultura presso l' Accademia di Belle Arti di Firenze con il massimo dei voti. La scultura come "arte del bello" con le opere di Sergio Rubini in un evento espositivo dal forte impatto evocativo attraverso il fascino della storia e della bellezza femminile molto vicine per forza espressiva e comunicativa.
Bartolo Carbone
"""Il mito della Regina Pentesilea e delle Amazzoni rivive nelle sculture di Sergio Rubini. – come ha dichiarato la curatrice Eleonora Zaccaria nella presentazione della mostra - Guardando le sculture di Rubini, la cosa che colpisce subito è la "terrosità" della materia che rievoca mondi arcaici in cui la creta era la "terra madre" da cui tutto poteva prendere forma. Rubini dona l'Anima alle sue opere e quest'Anima racconta subito una storia antica eppure attuale che può arrivare al cuore di tutti. Le sue donne, come le Amazzoni, sono mutilate, non hanno braccia per abbracciare e mani per toccare. La loro espressione esprime il dramma a cui sono condannate e lo mettono in scena usando un linguaggio duro ed immediato che comunica una condizione di dolore ed impotenza che la flessuosa sensualità, piuttosto che celare, sottolinea in maniera drammatica. Sono donne imbrigliate, legate,immobilizzate, quasi mummificate, in fasce e nastri…""" - e nella conclusione la stessa ha evidenziato il significato delle sculture realizzate dall'artista canosino - """E' chiaro l'intento, anche sociale, dello scultore di voler dare forma ai conflitti sia interiori che esteriori cui, ogni giorno, vanno incontro le donne contemporanee. Donne dall'animo colmo di sentimenti intricati e desideri celati, sognatrici romantiche ma forti che lottano e si impegnano per apportare un valore aggiunto alla nostra società. In fondo Rubini è un testimone del tempo e il suo è un racconto antico eppure inesorabilmente attuale."""
Appuntamento da non perdere il 14 agosto, alle ore 18,00, per l'inaugurazione a Barletta(BT) della mostra di scultura "Pente Silente" di Sergio Rubini, che sarà visitabile fino al 31 agosto, dal martedì alla domenica e dalle ore 10,00 alle 20,00, ingresso libero. Un'opportunità culturale, per conoscere da vicino Sergio Rubini(35 anni), figlio d'arte di terza generazione nel settore ceramico, impegnato tra Canosa di Puglia(BT) e Firenze attraverso le fattive collaborazioni con una fonderia artistica di Firenze, come modellatore, formatore, fonditore e rifinitura di bronzi, dopo aver conseguito il diploma di Scultura presso l' Accademia di Belle Arti di Firenze con il massimo dei voti. La scultura come "arte del bello" con le opere di Sergio Rubini in un evento espositivo dal forte impatto evocativo attraverso il fascino della storia e della bellezza femminile molto vicine per forza espressiva e comunicativa.
Bartolo Carbone