Amministrazioni ed Enti
L'assessore Facciolongo risponde al Presidente del Comitato di Quartiere
Ci stiamo attivando in tal senso nella ricerca dei relativi finanziamenti. È necessaria un'azione congiunta di cittadini ed amministratori affinché questa "piaga" possa essere sanata
Canosa - martedì 26 marzo 2013
13.21
Egregio dott. Ardito,
Le rispondo in merito ai suoi rilievi a proposito delle condizioni in cui versano alcune aree archeologiche della nostra città. La mia non vuole essere certo una contestazione a quanto da lei scritto e dai cittadini rilevato nei dintorni di alcuni significativi monumenti di Canosa. È infatti innegabile che molte aree siano diventate piccole discariche ma è altrettanto innegabile che a renderle tali e' il contributo fattivo di molti nostri concittadini cui difetta in maniera evidente il senso civico e francamente gettare la croce di tale situazione solo sulla civica amministrazione mi sembra alquanto ingiusto (lo prova il riferimento alle promesse elettorali), oltre che un po' manicheo. Se vogliamo, ciò che lei dice non mi sembra neanche granché educativo nei confronti dei "distributori d'immondizia", che si sentono già quasi autorizzati all'abbandono dei rifiuti dal fatto che sanno che qualcuno (il Comune) prima o poi li raccoglierà permettendo loro di ricominciare l'opera non appena il sito sarà stato ripulito. Ma tant'è: nostro dovere è tutelare l'igiene pubblica e, mi creda, cerchiamo di farlo anche con costi notevoli per la collettività, ma lo è ugualmente far rilevare che tali costi ricadranno sulla medesima collettività. Soluzione? È necessaria un'azione congiunta di cittadini ed amministratori affinché questa "piaga" possa essere sanata.
Quanto al merito delle aree citate, nell'area di Giove Toro, che con uguale fatica rispetto ai nostri predecessori abbiamo acquisito al patrimonio comunale, per le ragioni di cui sopra (vedi inciviltà), se non partirà la sua conversione in parco archelogico, con relativa congrua illuminazione, il problema non lo risolveremo davvero. Ci stiamo attivando in tal senso nella ricerca dei relativi finanziamenti che, come lei immagina, data la particolare congiuntura economica ed i tempi biblici di tali interventi (basti l'esempio quasi decennale dell'Ipogeo Varrese) non è opera semplice ne' rapidissima. Riguardo le Terme Lomuscio, oltre alle difficoltà sopra indicate, lei dovrebbe sapere che non sono ancora di proprietà pubblica (manca l'acquisizione di una quota da parte di eredi non residenti a Canosa) e dunque le possibilità di intervento sono molto ridotte, data anche l'impossibilità allo stato di recintarle. Ma il progetto di acquisizione, vorrei tranquillizzarla, sta procedendo.
Infine, in merito all'Ipogeo dell'Oplita, in aggiunta a quanto detto, vorrei farle rilevare che non più tardi di un mese fa addirittura un auto ha parzialmente divelto la recinzione e le indagini sono in corso: tanto per farle comprendere la situazione! In chiusura, e mi scuso per la mia prolissita', vorrei solo ricordarle, a mo' di esempio della nostra azione , la risistemazione del lapidario della Villa comunale, da ben 10 anni (ne so qualcosa essendone stato uno degli ideatori) abbandonato a se stesso ed apprezzatissimo dai turisti. Questo senza voler gettare la croce addosso a nessuno, essendovi sicuramente state in passato altre priorità, ma solo per amore della verità e per chiarezza nei confronti dei cittadini, che devono sapere quanto i propri amministratori realizzano.
La ringrazio per la pazienza e le invio cordiali saluti.
Assessore Sabino Facciolongo
Le rispondo in merito ai suoi rilievi a proposito delle condizioni in cui versano alcune aree archeologiche della nostra città. La mia non vuole essere certo una contestazione a quanto da lei scritto e dai cittadini rilevato nei dintorni di alcuni significativi monumenti di Canosa. È infatti innegabile che molte aree siano diventate piccole discariche ma è altrettanto innegabile che a renderle tali e' il contributo fattivo di molti nostri concittadini cui difetta in maniera evidente il senso civico e francamente gettare la croce di tale situazione solo sulla civica amministrazione mi sembra alquanto ingiusto (lo prova il riferimento alle promesse elettorali), oltre che un po' manicheo. Se vogliamo, ciò che lei dice non mi sembra neanche granché educativo nei confronti dei "distributori d'immondizia", che si sentono già quasi autorizzati all'abbandono dei rifiuti dal fatto che sanno che qualcuno (il Comune) prima o poi li raccoglierà permettendo loro di ricominciare l'opera non appena il sito sarà stato ripulito. Ma tant'è: nostro dovere è tutelare l'igiene pubblica e, mi creda, cerchiamo di farlo anche con costi notevoli per la collettività, ma lo è ugualmente far rilevare che tali costi ricadranno sulla medesima collettività. Soluzione? È necessaria un'azione congiunta di cittadini ed amministratori affinché questa "piaga" possa essere sanata.
Quanto al merito delle aree citate, nell'area di Giove Toro, che con uguale fatica rispetto ai nostri predecessori abbiamo acquisito al patrimonio comunale, per le ragioni di cui sopra (vedi inciviltà), se non partirà la sua conversione in parco archelogico, con relativa congrua illuminazione, il problema non lo risolveremo davvero. Ci stiamo attivando in tal senso nella ricerca dei relativi finanziamenti che, come lei immagina, data la particolare congiuntura economica ed i tempi biblici di tali interventi (basti l'esempio quasi decennale dell'Ipogeo Varrese) non è opera semplice ne' rapidissima. Riguardo le Terme Lomuscio, oltre alle difficoltà sopra indicate, lei dovrebbe sapere che non sono ancora di proprietà pubblica (manca l'acquisizione di una quota da parte di eredi non residenti a Canosa) e dunque le possibilità di intervento sono molto ridotte, data anche l'impossibilità allo stato di recintarle. Ma il progetto di acquisizione, vorrei tranquillizzarla, sta procedendo.
Infine, in merito all'Ipogeo dell'Oplita, in aggiunta a quanto detto, vorrei farle rilevare che non più tardi di un mese fa addirittura un auto ha parzialmente divelto la recinzione e le indagini sono in corso: tanto per farle comprendere la situazione! In chiusura, e mi scuso per la mia prolissita', vorrei solo ricordarle, a mo' di esempio della nostra azione , la risistemazione del lapidario della Villa comunale, da ben 10 anni (ne so qualcosa essendone stato uno degli ideatori) abbandonato a se stesso ed apprezzatissimo dai turisti. Questo senza voler gettare la croce addosso a nessuno, essendovi sicuramente state in passato altre priorità, ma solo per amore della verità e per chiarezza nei confronti dei cittadini, che devono sapere quanto i propri amministratori realizzano.
La ringrazio per la pazienza e le invio cordiali saluti.
Assessore Sabino Facciolongo