Guidoni
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Scuola e Lavoro

L’astronauta Guidoni incanta gli studenti

In un incontro a Bitetto

Il film capolavoro "2001 Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick era già uscito nel 1968 ed era sicuramente rimasto impresso nella mente di Umberto Guidoni, studente liceale. Quando poi, nell'aprile 2001, a bordo dell'Endeavour si è trovato davvero nello spazio, quel film visto da ragazzino gli è parso una sorta di vaticinio. Umberto Guidoni: astronauta, fisico, astrofisico, scrittore e divulgatore scientifico, rievoca quei momenti, raccontando le sue emozioni ad una vasta platea, giunta nella sala dell'ex convento dei Domenicani di Bitetto(BA), per ascoltare il primo europeo salito a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Ad accoglierlo, fra gli altri, il sindaco Fiorenza Pascazio, l'assessore alla Pubblica Istruzione, Giulio De Benedittis, la dirigente scolastica del polo liceale "Amaldi", Giovanna De Giglio. Guidoni ha già tenuto una lectio magistralis nel liceo rispondendo alle domande degli studenti, qui invece è stato invitato anche perché preside e professori del liceo presentano il piano dell'offerta formativa. Quella di Guidoni per fortuna non fu un'odissea ma un'esperienza di grande valore per lui, per la comunità scientifica e per l'Italia. Guidoni ricorda bene quel 25 aprile del 2001 quando fu raggiunto al telefono dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ma quale è stato il beneficio per l'umanità scaturito da queste missioni nello spazio? "Ogni missione aggiunge un tassello. Non possiamo vedere immediatamente il valore, ma sui tempi lunghi sicuramente c'è". Difficile dargli torto, una serie di nuove tecnologie e applicazioni scientifiche nei più svariati campi, compreso quello medico, hanno fatto tesoro di quanto scoperto nelle missioni spaziali. Guidoni commentando un video che mostra i momenti più belli della sua missione sulla Stazione Spaziale, ricorda un momento particolare, quando a 400 chilometri di altezza e viaggiando alla velocità di 28mila chilometri all'ora, vide la Terra. Distinguendola per colori, l'Australia rossa, la Foresta Amazzonica verde, la catena dell'Himalaya bianco. E poi di notte con l'Europa illuminatissima e vastissime zona dell'Africa e dell'Asia al buio. "Dallo spazio si vede davvero cosa è la deforestazione, gli incendi, l'inquinamento". Guidoni conduce tutti i presenti nello spazio interplanetario dove lui è stato realmente, affascina ragazzi e adulti. E dedica le ultime frasi del suo intervento agli studenti: "La tecnologia si sviluppa sulla conoscenza. Prima viene la conoscenza, la tecnologia senza conoscenza è magia". Poi deve andar via perché da lì a poco dovrà prendere la sua "astronave" per tornare a Roma, ma l'incontro prosegue perché si passa alla presentazione dell'offerta formativa del Polo liceale che, come sottolinea la preside Giovanna De Giglio, gode di ottima salute, più di 1000 gli alunni. Tanti i progetti realizzati e altri in cantiere, Erasmus Plus con scambi culturali in Lituania e Francia e Esabac con l'ottenimento del Diploma binazionale italo-francese. Francesco Cirrottola, docente di matematica e fisica illustra il progetto dei 100 telescopi in 100 scuole e fra queste ci sarà il liceo Amaldi di Bitetto, telescopi capaci di catturare i raggi cosmici, in collaborazione col Cern e poi l'istituzione di un corso di Storia della Scienza. Francesco De Fino, docente responsabile dell'Offerta Formativa mostra in generale tutta una serie di offerte culturali che propone il Liceo e poi le docenti Francesca Di Napoli e Annamaria Cometa si soffermano sui progetti relativi alle loro competenze, scienze umane. La testimonianza dell'astronauta Guidoni ben si inserisce in un'offerta culturale ampia come quella del Polo liceale "E. Amaldi" di Bitetto(BA), frutto fra l'altro di una stretta collaborazione fra l'istituto scolastico e l'amministrazione comunale guidata da Fiorenza Pascazio.
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