Eventi e cultura
Ipogeo Varrese: una meta per le vacanze natalizie.
Da contemplare il corredo funerario nel Palazzo Sinesi
Canosa - sabato 19 dicembre 2015
18.02
L'apertura al pubblico dell'Ipogeo Varrese (IV-III sec. a.C.), avvenuta lo scorso 11 dicembre, restituisce alla comunità in generale la fruizione e la conoscenza di un luogo a dir poco suggestivo. Il complesso sepolcrale – scoperto nel 1912 – è ubicato in via Lavello, alla periferia sud-occidentale di Canosa di Puglia(BT), ed è caratterizzato da una serie di cinque vani ricavati interamente nel banco tufaceo del sottosuolo e dai resti di un dromos che collegava le sepolture con l'esterno. L'area archeologica è annunciata da una struttura moderna caratterizzata da tettoie sorrette da pilastri in legno, progettata dagli architetti Matteo Ieva e Carmine Robbe. Il sito archeologico è stato oggetto di finanziamenti elargiti dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Puglia. A differenza delle altre tombe a camera canosine, l'ipogeo Varrese ha in più la possibilità di osservare e contemplare il suo corredo funerario esposto nelle sale di Palazzo Sinesi. Per questo motivo si dovrà sfruttare al massimo il segmento Ipogeo Varrese-Palazzo Sinesi, affinché vengano esaltati il contesto di appartenenza delle ceramiche e l'aristocrazia della Canosa preromana nelle forme significative dell'ipogeo, da cui provengono, per l'appunto, i vasi.
Nell'ultimo weekend l'ipogeo è stato aperto al pubblico, raggiungendo un numero elevato di visite e sarà fruibile anche nel prossimo fine settimana, in occasione del Progetto SAC (Sistema Ambientale e Culturale) "Terre Diomedee", i cui servizi sono forniti dalla Soc. Coop. Dromos.it e dalla Fondazione Archeologica Canosina Onlus. Attualmente, sta avvenendo una comunicazione periodica e costante sulle attività culturali e turistiche cittadine, curata dalle guide Dromos e divulgata attraverso i vari canali d'informazione, come gli organi di carta stampata, le testate web e social network come Facebook e Twitter. Tale attività promozionale e divulgativa ha permesso al nostro territorio di raggiungere alte posizioni, nelle classifiche regionali, per quanto ha riguardato i movimenti turistici sviluppati quest'estate in occasione del cartellone "Puglia Open Days". Come di consueto, le guide turistiche Dromos sono impegnate a mostrare ai turisti luoghi ed aspetti affascinanti della nostra antica e nobile città, lavorando con professionalità, preparazione e rendendo le proprie iniziative le più attraenti possibili. Affinchè però vi sia maggiore consapevolezza di vivere in una città turistica è necessaria la collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati (enti pubblici, strutture ricettive, imprenditoria, società civile), sperando che i sacrifici vengano ripagati e auspicando un maggiore risalto di Canosa, tra le principali mete per il turismo culturale ed archeologico della Puglia.
Nell'ultimo weekend l'ipogeo è stato aperto al pubblico, raggiungendo un numero elevato di visite e sarà fruibile anche nel prossimo fine settimana, in occasione del Progetto SAC (Sistema Ambientale e Culturale) "Terre Diomedee", i cui servizi sono forniti dalla Soc. Coop. Dromos.it e dalla Fondazione Archeologica Canosina Onlus. Attualmente, sta avvenendo una comunicazione periodica e costante sulle attività culturali e turistiche cittadine, curata dalle guide Dromos e divulgata attraverso i vari canali d'informazione, come gli organi di carta stampata, le testate web e social network come Facebook e Twitter. Tale attività promozionale e divulgativa ha permesso al nostro territorio di raggiungere alte posizioni, nelle classifiche regionali, per quanto ha riguardato i movimenti turistici sviluppati quest'estate in occasione del cartellone "Puglia Open Days". Come di consueto, le guide turistiche Dromos sono impegnate a mostrare ai turisti luoghi ed aspetti affascinanti della nostra antica e nobile città, lavorando con professionalità, preparazione e rendendo le proprie iniziative le più attraenti possibili. Affinchè però vi sia maggiore consapevolezza di vivere in una città turistica è necessaria la collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati (enti pubblici, strutture ricettive, imprenditoria, società civile), sperando che i sacrifici vengano ripagati e auspicando un maggiore risalto di Canosa, tra le principali mete per il turismo culturale ed archeologico della Puglia.