Eventi e cultura
"L'Italia Liberata" è il titolo del CalendEsercito 2025
Presentato al Sacrario Militare dei Caduti d'Oltremare di Bari
Puglia - mercoledì 11 dicembre 2024
16.57
"L'Italia Liberata" è il titolo del CalendEsercito 2025 presentato al Sacrario Militare dei Caduti d'Oltremare di Bari, dove sono custodite le spoglie di oltre 70.000 caduti italiani in terra straniera. Una vera e propria opera editoriale: il calendario del 2025 è arricchito di foto, documenti e testimonianze che, a partire dall'edizione 2023, racconta cosa accadde dai giorni che seguirono l'armistizio dell'8 settembre 1943, fino alla Liberazione del Paese, il 25 aprile 1945. In particolare l'opera editoriale ripercorre i principali fatti d'arme a cui prese parte il ricostituito Esercito, dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di Combattimento, illustrando le imprese e il coraggio dei Corpi e delle unità ausiliarie che parteciparono alla Resistenza nonché il fondamentale contributo offerto dalla Forza Armata alla ricostruzione post bellica dell'Italia. Il Calendario, disponibile in vendita nell'unico formato tradizionale da muro, anche quest'anno contribuirà a sostenere l'Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani ed i Militari di Carriera dell'Esercito (O.N.A.O.M.C.E.) alla quale sarà devoluta una quota del ricavato delle vendite. L'Opera Nazionale assiste, attualmente, circa 500 orfani di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati nonché dei militari di truppa, a ciascuno dei quali eroga sussidi annuali per la formazione scolastica e per particolari necessità di carattere economico-familiare.
Alla presentazione è intervenuto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, fonte storica primaria degli eventi, essendo diretto discendente di combattenti e internati nella Guerra di Liberazione e custode delle loro storie. "Oggi è davvero una giornata particolare. Questo calendario – ha affermato il presidente Emiliano - parla del contributo che le forze armate italiane dettero, anche assieme ai partigiani, nella lotta di liberazione al fianco degli inglesi, degli americani e dei polacchi. Una storia che fa parte anche della storia della mia famiglia: mio nonno Michele Emiliano e i miei due zii, Franco e Cesare, non accettarono di schierarsi con la Repubblica di Salò e con i fascisti, furono catturati, internati in Germania e messi a lavorare nelle fabbriche di armi dei tedeschi. Quando tornarono a casa, erano compromessi nello spirito, oltre che nella salute, e parlavano malvolentieri delle umiliazioni che avevano subito, ma allora tennero fede al loro giuramento di fedeltà al Regno d'Italia. Questa storia è anche la storia dell'Esercito Italiano, delle Forze Armate italiane, che dopo l'armistizio, appunto in nome di quel giuramento di fedeltà, condussero la guerra di Resistenza. Il CalendEsercito di quest'anno ricorda questa bellissima storia. Senza memoria è difficile comprendere il presente".
L'evento, moderato dalla giornalista Stefania Di Michele di Tele Sveva, ha celebrato anche l'80° anniversario della Guerra di Liberazione. Hanno partecipato, tra gli altri, il colonnello Antonio Sottile, Comandante territoriale dell'Esercito in Puglia, il prof. Nicola Neri, docente dell'Università "Aldo Moro" di Bari, autorità militari e religiose e di una rappresentanza di studenti e insegnati dell'IISS "Romanazzi" di Bari.
Alla presentazione è intervenuto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, fonte storica primaria degli eventi, essendo diretto discendente di combattenti e internati nella Guerra di Liberazione e custode delle loro storie. "Oggi è davvero una giornata particolare. Questo calendario – ha affermato il presidente Emiliano - parla del contributo che le forze armate italiane dettero, anche assieme ai partigiani, nella lotta di liberazione al fianco degli inglesi, degli americani e dei polacchi. Una storia che fa parte anche della storia della mia famiglia: mio nonno Michele Emiliano e i miei due zii, Franco e Cesare, non accettarono di schierarsi con la Repubblica di Salò e con i fascisti, furono catturati, internati in Germania e messi a lavorare nelle fabbriche di armi dei tedeschi. Quando tornarono a casa, erano compromessi nello spirito, oltre che nella salute, e parlavano malvolentieri delle umiliazioni che avevano subito, ma allora tennero fede al loro giuramento di fedeltà al Regno d'Italia. Questa storia è anche la storia dell'Esercito Italiano, delle Forze Armate italiane, che dopo l'armistizio, appunto in nome di quel giuramento di fedeltà, condussero la guerra di Resistenza. Il CalendEsercito di quest'anno ricorda questa bellissima storia. Senza memoria è difficile comprendere il presente".
L'evento, moderato dalla giornalista Stefania Di Michele di Tele Sveva, ha celebrato anche l'80° anniversario della Guerra di Liberazione. Hanno partecipato, tra gli altri, il colonnello Antonio Sottile, Comandante territoriale dell'Esercito in Puglia, il prof. Nicola Neri, docente dell'Università "Aldo Moro" di Bari, autorità militari e religiose e di una rappresentanza di studenti e insegnati dell'IISS "Romanazzi" di Bari.