Pasquale Patruno
Pasquale Patruno
Vita di città

L’ultimo respiro di Pasquale Patruno

Lunedì la messa esequiale per l'ultimo saluto

Il primo commovente post della figlia Federica ad annunciare sui social, nel tardo pomeriggio di ieri, la dipartita di Pasquale Patruno all'età di 78 anni. """Ciao, Papà! Te ne sei andato troppo presto, ci mancherai! Sei stato il nonno e il papà che tutti vorrebbero avere!Caro Papà, ti voglio ricordare così: buono, leale, sorridente e pronto a dare una mano agli altri. Sei stato un esempio per tutti! Grazie Papà! Ci mancherai un sacco!""" Poi, un susseguirsi di testimonianze di stima e di vicinanza espresse da autorità cittadine, amici e conoscenti alla moglie Antonia, ai figli Felice e Federica, al genero Antonio, alla nuora Ola, ai nipoti Giorgia, Silvia ed Alessia, ai cognati Franco e Rosaria e ai suoi più stretti familiari per ricordare la memoria di Pasquale Patruno. Una vita dedicata alla famiglia, al lavoro e alla comunità da volontario sempre con garbo, gentilezza e quel suo sorriso, unico ed espressivo che accompagnava le sue azioni quotidiane.

Da Brescia a Torino, poi Barletta e Canosa di Puglia, sono le città delle sedi degli uffici postali dove ha lavorato prima di raggiungere la quiescenza. Sia in ambito lavorativo che in quello sociale e culturale ha sempre lasciato una impronta incisiva e personale di umanità. Il suo vanto, la partecipazione al concorso "Echi di poesia dialettale", dove è stato premiato nel 2015, ed il suo componimento pubblicato in un antologia "frutto di un lungo periodo di ricerca poesia dialettale. Le cui lingue sono veicoli di cultura e memoria di una comunità. Il pregio di questa silloge consiste non tanto nella qualità quanto piuttosto nella testimonianza che tutti recano del dialetto in cui si sono concepiti e composti." Pasquale Patruno, un cultore del dialetto, delle tradizioni e delle storie di un tempo che voleva salvaguardare e divulgare alle giovani generazioni. Una poesia o una storia per ogni ricorrenza, prima con i suoi fogli di protocollo, poi le dirette sui social degli ultimi anni. Dal funerale di Carnevale alle calze dei Morti, alle rappresentazioni del Presepe in tufo, per il decoro e l'abbellimento della città, sono solo alcune delle sue partecipazioni fattive alla vita cittadina, alla quale ci teneva tantissimo, dedicandosi con passione e dedizione per promuovere la cultura del dialetto come lingua della memoria, tesa a stimolare la curiosità attraverso tutti i mezzi: poesia, racconti, recite, sul palco, sui giornali e sui social.

Il 15 gennaio 2023, l'ultima uscita pubblica di Pasquale Patruno con la partecipazione alla "Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali", tenutasi presso il foyer del Teatro Comunale "Raffaele Lembo" di Canosa di Puglia, nell'ottica di sensibilizzare istituzioni e comunità sull'importanza di tutelare questi patrimoni culturali immateriali di cui ne era fiero ed orgoglioso di recitare le sue poesie in vernacolo. "Tutti noi ricordiamo i suoi componimenti in canosino che saranno ora la sua memoria". La santa messa esequiale per Pasquale Patruno si terrà a Canosa di Puglia, alle ore 10,30 di lunedì 26 giugno, presso la Chiesa di Gesù Liberatore dove la comunità si riunirà per l'ultimo saluto e si stringerà al dolore della famiglia con la partecipazione.

La Redazione di Canosaweb esprime le sentite condoglianze alla Famiglia Patruno

E' giunta in Redazione la seguente email : """Sono Alessandro Gerardi, voglio porgere le nostre più sentite condoglianze a nome mio, della mia famiglia e soprattutto di mio padre Natale, il quale oggi in questo giorno per tutti noi infausto perde un compagno di scuola fraterno, nonché un amico ritrovato. Ricordo la grande gioia quando ormai padri, si rincontrarono, poiché io e Federica ci trovammo ad essere compagni di scuola elementare, quasi a voler ripercorrere un solco già da loro tracciato anni prima. Per questa motivazione vogliamo esprimere la nostra personale vicinanza a Federica, sua mamma e suo fratello, nonostante siano trascorsi alcuni anni, sono legato ai ricordi scolastici miei e di Federica, in prosecuzione a quelli che erano stati i loro ricordi di scolari. Il mio personale ritratto di Pasquale è quello di una persona piena di facondia e bontà d'animo, in particolare mi vengono in mente i numerosi compleanni di Federica festeggiati in casa con gli altri compagni di classe in cui Pasquale con la sua gioia di vivere, allegria, spensieratezza allietava la serata. Con papà invece negli ultimi tempi si scambiavano le foto scolastiche, discutendo dei vari compagni di scuola, vicendevolmente apprendevano e fornivano notizie del loro mondo di scolari del dopoguerra. Oggi una giornata solare è resa scura dalla sua scomparsa che lascerà in tutti noi un vuoto incolmabile. Sono altresì convinto che dal cielo adesso ci saluta, ci sorride e ci benedice, l'esempio della sua intera vita lo ha dimostrato."""
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