Scuola e Lavoro
L’Università di Foggia ospiterà la professoressa Isabella Rega dell'Università di Bournemouth.
Per discutere di temi come artivismo, media literacy, cambiamento sociale
Puglia - mercoledì 18 settembre 2024
10.22
Il Learning Sciences Institute dell'Università di Foggia è pronto ad accogliere dal 23 al 25 settembre 2024 la Professoressa Isabella Rega, docente di Media Digitali per il Cambiamento Sociale presso l'Università di Bournemouth, la quale ha guidato diversi progetti di ricerca finanziati dal UK Arts and Humanities Research Council, dalla British Academy, dal British Council, dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca e dall'Agenzia Svizzera per la Cooperazione. Ha pubblicato articoli su diverse riviste ed è co-autrice del libro "Media Activism, Artivism and the Fight Against Marginalisation in the Global South" pubblicato da Routledge. Fa parte dell'advisory board del Journal of Media Literacy Education ed è membro di IDIA (International Development Informatics Association) e CIRN (Community Informatics Research Network).
La coordinatrice del Learning Sciences Institute e ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale, la professoressa Giusi Antonia Toto, afferma: "La presenza di docenti internazionali, esperti di grande rilievo in tematiche così attuali e cruciali nel panorama globale, rappresenta un'opportunità unica per i nostri studenti. Grazie al loro bagaglio di esperienze e competenze maturate in contesti internazionali, sarà possibile offrire una formazione non solo innovativa e all'avanguardia, ma anche arricchita da una prospettiva globale, che consentirà ai nostri studenti di comprendere meglio le dinamiche interculturali e interdisciplinari. Questo scambio accademico non solo promuoverà l'acquisizione di nuove conoscenze teoriche e pratiche, ma incoraggerà anche un approccio critico e riflessivo, stimolando gli studenti a interrogarsi sulle sfide contemporanee e sulle loro possibili soluzioni. Il confronto con esperti di caratura internazionale contribuirà inoltre a sviluppare competenze trasversali, quali la capacità di pensiero analitico e la visione strategica, fondamentali in un mondo in continua evoluzione. L'interazione con i docenti non si limiterà alla trasmissione di informazioni, ma aprirà le porte a una vera e propria collaborazione intellettuale, favorendo il dialogo e lo scambio di idee tra studenti e professori, elementi essenziali per una crescita accademica e personale".
Il 23 Settembre 2024, la professoressa Isabella Rega terrà una lezione ai corsisti del TFA sul tema Digital storytelling & Digital storymapping, mentre il 24 Settembre 2024 farà una lezione di dottorato sul tema seguente: "Artivismo e media literacy per la promozione del cambiamento sociale". Il seminario indaga l'interazione tra artivismo e media literacy nel Sud Globale per promuovere la giustizia sociale, presentando tre progetti di artivismo digitale sviluppati con giovani attivisti in Brasile, Kenya, Regno Unito, Tunisia, Bangladesh e Turchia. Durante il seminario la prof.ssa Rega analizzerà questi tre casi attraverso una teoria del cambiamento per una media literacy agentica composta da quattro elementi: Accesso, Consapevolezza, Capacità e Conseguenze. Questo approccio apre riflessioni su come la media literacy possa promuovere la creazione di spazi dialogici virtuali e fisici per i giovani, contribuire alla condivisione di memorie e storie per plasmare nuove narrazioni comuni sul passato, presente e futuro, e assemblare territori mediatici imprevisti che trascendono lo spazio progettuale grazie alle affordances dialogiche intrinseche nei manufatti digitali. Per ultimo rifletterà sui possibili rischi legati alla visibilità di queste forme di artivismo e sulle strategie messe in atto dagli artivisti digitali per navigare questi momenti critici di visibilità.
A riguardo, il professor Luigi Traetta, docente di Didattica e Pedagogia Speciale e coordinatore dei Corsi di Formazione per le Attività di Sostegno (TFA) riflette: "Questa collaborazione è significativa non solo per il prestigio che porta con sé, ma anche per le concrete opportunità di crescita e arricchimento che offre ai nostri studenti e al personale accademico. Sono convinto che l'integrazione di esperienze internazionali nei nostri programmi accademici e formativi possa rappresentare un passo fondamentale per migliorare la qualità dell'istruzione e per promuovere un ambiente di apprendimento innovativo per tutte le studentesse e tutti gli studenti del nostro Ateneo. Il nostro impegno per rendere eccellente la didattica trova riscontro nell'internazionalizzazione delle esperienze formative, un aspetto fondamentale per fornire agli studenti una formazione che sia non solo completa, ma anche aperta a prospettive globali. L'integrazione di approcci e metodologie provenienti da diverse realtà accademiche e professionali consente ai nostri allievi di sviluppare una visione più ampia e articolata dei temi trattati, superando i confini geografici e culturali. Attraverso queste collaborazioni, i nostri studenti e docenti sono chiamati a confrontarsi con nuovi modelli didattici, a sperimentare pratiche innovative e ad accrescere la loro capacità di analisi e di problem solving in contesti globali. La dimensione internazionale della nostra didattica, - conclude il professor Traetta - pertanto, non solo contribuisce a migliorare le competenze specifiche, ma favorisce anche lo sviluppo di una mentalità aperta, curiosa e pronta ad affrontare le sfide di un mondo sempre più interconnesso."
La coordinatrice del Learning Sciences Institute e ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale, la professoressa Giusi Antonia Toto, afferma: "La presenza di docenti internazionali, esperti di grande rilievo in tematiche così attuali e cruciali nel panorama globale, rappresenta un'opportunità unica per i nostri studenti. Grazie al loro bagaglio di esperienze e competenze maturate in contesti internazionali, sarà possibile offrire una formazione non solo innovativa e all'avanguardia, ma anche arricchita da una prospettiva globale, che consentirà ai nostri studenti di comprendere meglio le dinamiche interculturali e interdisciplinari. Questo scambio accademico non solo promuoverà l'acquisizione di nuove conoscenze teoriche e pratiche, ma incoraggerà anche un approccio critico e riflessivo, stimolando gli studenti a interrogarsi sulle sfide contemporanee e sulle loro possibili soluzioni. Il confronto con esperti di caratura internazionale contribuirà inoltre a sviluppare competenze trasversali, quali la capacità di pensiero analitico e la visione strategica, fondamentali in un mondo in continua evoluzione. L'interazione con i docenti non si limiterà alla trasmissione di informazioni, ma aprirà le porte a una vera e propria collaborazione intellettuale, favorendo il dialogo e lo scambio di idee tra studenti e professori, elementi essenziali per una crescita accademica e personale".
Il 23 Settembre 2024, la professoressa Isabella Rega terrà una lezione ai corsisti del TFA sul tema Digital storytelling & Digital storymapping, mentre il 24 Settembre 2024 farà una lezione di dottorato sul tema seguente: "Artivismo e media literacy per la promozione del cambiamento sociale". Il seminario indaga l'interazione tra artivismo e media literacy nel Sud Globale per promuovere la giustizia sociale, presentando tre progetti di artivismo digitale sviluppati con giovani attivisti in Brasile, Kenya, Regno Unito, Tunisia, Bangladesh e Turchia. Durante il seminario la prof.ssa Rega analizzerà questi tre casi attraverso una teoria del cambiamento per una media literacy agentica composta da quattro elementi: Accesso, Consapevolezza, Capacità e Conseguenze. Questo approccio apre riflessioni su come la media literacy possa promuovere la creazione di spazi dialogici virtuali e fisici per i giovani, contribuire alla condivisione di memorie e storie per plasmare nuove narrazioni comuni sul passato, presente e futuro, e assemblare territori mediatici imprevisti che trascendono lo spazio progettuale grazie alle affordances dialogiche intrinseche nei manufatti digitali. Per ultimo rifletterà sui possibili rischi legati alla visibilità di queste forme di artivismo e sulle strategie messe in atto dagli artivisti digitali per navigare questi momenti critici di visibilità.
A riguardo, il professor Luigi Traetta, docente di Didattica e Pedagogia Speciale e coordinatore dei Corsi di Formazione per le Attività di Sostegno (TFA) riflette: "Questa collaborazione è significativa non solo per il prestigio che porta con sé, ma anche per le concrete opportunità di crescita e arricchimento che offre ai nostri studenti e al personale accademico. Sono convinto che l'integrazione di esperienze internazionali nei nostri programmi accademici e formativi possa rappresentare un passo fondamentale per migliorare la qualità dell'istruzione e per promuovere un ambiente di apprendimento innovativo per tutte le studentesse e tutti gli studenti del nostro Ateneo. Il nostro impegno per rendere eccellente la didattica trova riscontro nell'internazionalizzazione delle esperienze formative, un aspetto fondamentale per fornire agli studenti una formazione che sia non solo completa, ma anche aperta a prospettive globali. L'integrazione di approcci e metodologie provenienti da diverse realtà accademiche e professionali consente ai nostri allievi di sviluppare una visione più ampia e articolata dei temi trattati, superando i confini geografici e culturali. Attraverso queste collaborazioni, i nostri studenti e docenti sono chiamati a confrontarsi con nuovi modelli didattici, a sperimentare pratiche innovative e ad accrescere la loro capacità di analisi e di problem solving in contesti globali. La dimensione internazionale della nostra didattica, - conclude il professor Traetta - pertanto, non solo contribuisce a migliorare le competenze specifiche, ma favorisce anche lo sviluppo di una mentalità aperta, curiosa e pronta ad affrontare le sfide di un mondo sempre più interconnesso."